Questa non è una minaccia. Forse un avvertimento. Di fatto,  è quanto emerge da uno dei più importanti studi a livello mondiale sulla preparazione degli studenti delle scuole superiori, il rapporto Ocse. Il dato è allarmante. Lo studio ha infatti dimostrato che le lacune nella preparazione scolastica di uno studente non possono essere colmate dallo stesso nel corso di tutta la vita. Ciò che non impariamo a scuola, quindi, non lo impareremo mai. Con gravi conseguenze sul nostro futuro in termini culturali, di qualità della vita e di prospettive lavorative.

Per giungere a tale conclusione l’Ocse ha incrociato i risultati di uno studio sulle competenze  degli studenti di 15 anni effettuato nel 2000, con i risultati di un test del 2012 condotto sugli adulti di età compresa tra i 16 e i 65 anni di 16 Paesi di Europa, America e Asia, che avevano preso parte alle rilevazioni precedenti. A distanza di 12 anni, i Paesi che avevano ottenuto i risultati migliori nella valutazione delle competenze in matematica e lettura dei loro studenti, hanno ottenuto gli stessi ottimi risultati dall’interrogazione dei loro adulti. A godere di questa permanente posizione di prestigio sono la  Finlandia, il Giappone, la Corea e la Svezia.

Da tempo è noto a tutti che i quindicenni italiani non erano usciti affatto vittoriosi dall’ultimo studio Ocse, ma il nuovo focus non può che aggravare la situazione. Non solo la preparazione dei nostri studenti è lacunosa e insufficiente, ma resterà di scarsa qualità per tutta la loro vita. Ma c’è di più, rispetto ai risultati nel test del 2000, gli studenti italiani in lettura sembrano essere peggiorati in maniera netta.

Statistiche e numeri a parte, il focus lancia un chiaro messaggio alla scuola italiana: è fondamentale correre ai ripari, migliorando la formazione dei nostri studenti in termini di qualità e competenze. Sarebbe opportuno, inoltre, che gli studenti stessi vengano messi a conoscenza del risultato dello studio Ocse, un ottimo strumento per ribadire che studiare significa gettare le basi per un futuro migliore.

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