L’arrivo della primavera purtroppo non è solo un evento piacevole nel quale, grazie alle temperature che si fanno via via più miti, si trascorre più tempo all’aria aperta in compagnia di amici a fare delle lunghe passeggiate o a mangiare un buon gelato, e non è solo la stagione nella quale si dice che nascono nuovi amori! La primavera annuncia anche l’arrivo delle prime fastidiosissime allergie.

Secondo gli esperti della Fimp (Federazione Italiana Medici Pediatri) infatti, sono oltre due milioni i ragazzi under 14 che soffrono di sintomi derivanti da allergie, quali congiuntivite, rinite, asma, con particolari intolleranze anche ai pollini, alla polvere, agli animali domestici, e non ultime le allergie verso alimenti quali latte, uova, noci o arachidi.

Da un’intervista fatta al presidente della Fimp Giuseppe Mele e al responsabile della Scuola di Bronco Pneumo Allergologia della Fimp Luigi Morcaldi, sono emersi alcuni consigli che i genitori devono mettere in atto per poter gestire nel modo migliore le allergie dei loro figli.

Innanzitutto è opportuno che i genitori sappiano che alla base delle allergie vi è una predisposizione genetica, e quindi per abbattere il problema sul nascere, già durante la gravidanza è opportuno che le mamme rispettino alcune semplici regole come smettere di fumare, assumere farmaci solo se prescritti dal medico (paracetamolo, antibiotici, etc), limitare l’esposizione all’inquinamento ambientale, evitare situazioni di stress e non esporre i neonati al fumo passivo.

Responsabili delle allergie sono gli allergeni, e in base a quello a cui si è più sensibili il corpo risponde con sintomatologia differente; addirittura sono emerse recentemente alcune allergie che fino a qualche tempo fa erano sconosciute, ad esempio quelle ad alcune piante come il cipresso e l’ambrosia, oppure ad alcuni alimenti di importazione.

I maggiori responsabili delle reazioni allergiche restano sempre gli acari della polvere, le Graminacee, l’olivo, gli alberi conosciuti a fioritura precoce come il nocciolo, la betulla, e tra i nuovi “arrivati” abbiamo anche il kiwi e in generale tutti i frutti tropicali.

È fondamentale che soprattutto le mamme sappiano che gli esperti considerano l’allergia una conseguenza della troppa igiene, della troppa pulizia personale, che riducendo la comparsa di infezioni, fa si che il sistema immunitario reagisca contro sostanze che alla fine sono innocue.

Per diagnosticare le allergie si effettuano dei test cutanei rapidi e indolori come il prick test che consiste in punturine cutanee superficiali nelle quali gli allergeni vengono messi a contatto diretto con la cute; in acuni casi si possono effettuare direttamente le analisi del sangue nel quale si controlla il dosaggio degli anticorpi dell’allergia in questione.

La prevenzione resta sempre un’arma efficace per combattere le allergie e consiste nel cosiddetto vaccino per l’allergia, una terapia adatta a correggere le risposte “anomale” del sistema immunitario.

È importante ricordare sempre che le terapie cosiddette “fai da te” o i test non sperimentati scientificamente in laboratorio sono da evitare perche i risultati non sono attendibili, possono portare sia ad un ritardo della reale diagnosi sia ad una diagnosi errata con il rischio di provocare, nel caso si tratti ad esempio di un’allergia alimentare, carenze o alterazioni a livello nutrizionale dannose per l’organismo in crescita dei nostri ragazzi senza che vi sia alcun bisogno.

Antonella Sibilla

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