Gli ITS, ovvero gli Istituti Tecnici Superiori, sono “scuole ad alta specializzazione tecnologica” dei corsi biennali o triennali post diploma – da non confondere quindi con gli ITIS, ovvero gli Istituti tecnici industriali statali – inclusi a partire dal 2008 tra le proposte del sistema di Istruzione e Formazione Tecnica Superiore (IFTS).

Ancora poco conosciuti tra gli studenti, gli ITS sembrano avere tutte le carte in regola per diventare una valida alternativa all’Università. Recenti statistiche, diffuse dal Ministero, hanno messo in evidenza che il 59% di diplomati ai corsi degli ITS ha trovato subito lavoro.

Attualmente gli studenti italiani che frequentano i corsi sono oltre 5000, 65 gli ITS in tutta Italia con 247 percorsi formativi avviati e 825 studenti già diplomati. Le Regioni che hanno attivato il maggior numero di corsi sono Lombardia, Liguria, Emilia Romagna, Lazio e Veneto. Accademia italiana della Marina Mercantile.

Gli Istituti Tecnici Superiori si pongono l’obbiettivo di rispondere al bisogno delle aziende di assumere personale con elevate competenze tecniche e tecnologiche. I giovani in uscita da questi corsi, quindi, si caratterizzano per un profilo competitivo e di sicuro interesse per il mercato del lavoro attuale, proprio perché sono stati formati in aree tecniche specifiche che corrispondono a precisi segmenti industriali attualmente in espansione. Non possiamo quindi sottovalutare l’importanza di una formazione ad hoc che da una parte mira a istruire i giovani ai massimi livelli, dall’altro offre corsi fortemente orientanti al mercato. Da qui ne consegue l’altissimo tasso d’impiego che hanno i diplomati degli ITS.

Le aree tecnologiche che corrispondono ai percorsi degli ITS sono:

– Efficienza energetica

– Mobilità sostenibile

– Nuove tecnologie della vita

– Nuove tecnologie per il Made in Italy (sistemi meccanica, moda, alimentare, casa, servizi alle imprese)

– Tecnologie innovative per i beni e le attività culturali

– Tecnologie dell’ informazione e della comunicazione.

La durata dei corsi, non universitari, divisi in semestri, è complessivamente pari a due anni (quattro semestri) per un totale di 1800/2000 ore. Per particolari figure può essere prevista anche una durata superiore, con percorsi di 6 semestri, istituiti dagli ITS in convenzione con l’università. Il percorso didattico prevede una parte di attività in laboratorio e tirocini obbligatori per almeno il 30% del monte orario complessivo e la metà dei docenti è proveniente dal mondo del lavoro e delle professioni.

Corsi pratici quindi, in cui la teoria procede al braccetto con la pratica e in cui l’orientamento al lavoro è la chiave di volta.

Per maggiori informazioni http://www.indire.it/its/  

Serena De Domenico

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