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L’incontro tra il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Maria Chiara Carrozza e i rappresentanti del Forum nazionale delle Associazioni studentesche, del Forum nazionale delle Associazioni dei genitori e i rappresentanti regionali delle Consulte degli studenti sul tema della digitalizzazione delle scuole è avvenuto giovedì 1° agosto in mattinata.

Eppure, già nei giorni precedenti, l’argomento aveva avuto ampia eco sulla stampa, a seguito delle presunte dichiarazioni del ministro durante un incontro con gli editori avvenuto nella terza settimana di luglio. Mariangela Galatea Vaglio, in un articolo postato nel suo blog sull’Espresso, riporta pure un virgolettato, attribuito al Ministro: «L’accelerazione sui libri digitali non poggiava su alcuna seria e documentata validazione di carattere pedagogico e culturale, così come non sono state valutate le possibili ricadute sulla salute di bambini e adolescenti esposti a un uso massiccio di apparecchiature tecnologiche». Ma su Twitter il Ministro ha risposto alla giornalista di non aver mai detto le parole riportate. L’incontro tra il Ministro, i genitori e gli studenti è stato invece improntato sulla collaborazione e il confronto e, probabilmente, anche in autunno ci sarà spazio per un ulteriore tavolo di confronto. In questa occasione, il Ministro ha dichiarato: «Ho voluto incontrare studenti e genitori per ascoltare le loro idee e proposte in merito ad un tema fondamentale che abbiamo di fronte a noi: la gestione di un passaggio tecnologico storico del quale avverto la responsabilità. Per questo ritengo necessaria una consultazione degli attori principali del mondo della scuola e di esperti del settore per poter gestire con la necessaria gradualità e consapevolezza la transizione verso il libro digitale.» Non dimentichiamo che ci sono anche altre urgenze da affrontare nel mondo della scuola: il grande divario nell’accesso a internet rischia di peggiorare e, come evidenziato da Daniele Valli, portavoce dei rappresentanti dei Coordinamenti regionali per le consulte provinciali, si deve considerare che in Italia «non tutte le scuole sono ancora attrezzate» per accogliere questa «trasformazione epocale». Inoltre, l’introduzione del digitale deve essere accompagnata da un effettivo risparmio per le famiglie e non deve dimenticare i reali problemi della scuola: Davide Guarneri, presidente dell’A.Ge, l’Associazione dei Genitori, sottolinea che «è necessario anche mettere in sicurezza le scuole, oltre a coprirle con una connessione di banda larga». Non può infine mancare la gradualità: introdurre il digitale non significa semplicemente cambiare gli strumenti della didattica, ma rivoluzionare la didattica e cambiare la prospettiva e, in tal senso, anche gli insegnanti devono essere aggiornati e formati adeguatamente.

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