Ecco i risultati del nostro sondaggio su cosa ne pensano i nostri utenti sulle idee e sull’operato del Ministro Mariastella Gelmini
Su 1024 che hanno risposto al sondaggio:
Domanda: Come giudichi l’operato del ministro Gelmini?
un disastro 57.4%
piuttosto male 9.8%
poteva fare di meglio 4%
aspettiamo di vedere i risultati prima di giudicare 11,6%
non male 1,9%
sta facendo un buon lavoro per rinnovare la scuola 10,9%
chi è questo Gelmini 4,4%
In sintesi il 67,2% si esprime negativamente, ill 17,5% esprime un giudizio di attesa, 11% circa un giudizio positivo. Il 4,4% ha affermato di non conoscere Gelmini, tuttavia il sondaggio era iniziato prima delle manifestazioni contro il Ministro; probabilmente ora sono molti di meno quelli che non sanno chi è Mariastella Gelmini.
la scuola italiana soffre di dilettantismo,perchè fatta in massima parte di persone che non saprebbero fare altro.Prima di giudicare aspettiamo.Ora si sono fatti tagli dei rami secchi,si spera che l\’albero ricominci a crescere,senza concime ideologico
Capisco che i “tagli” alla spesa pubblica non sia ben visti dal corpo docente. Ma vorrei ricordare i MILIONI DI EURO che si sprecano nell’amministrazione delle scuole pubbliche. Recenti le notizie dei “bilanci fallimentari” di diverse università italiane, senza distinzioni territoriali solite, si amministra male al Nord quanto al Sud!
Non esiste in Italia un “sistema di valutazione del corpo insegnate” e gli avanzamenti di carriera sono solo di anzianità, di amicizia politica, non di “meritocrazia”. Allora se si vuole protestare in modo “costruttivo” ben venga se è solo per “difendere privilegi acquisiti” i Giovani dovrebbero ..protestare !!
Daniele Di Figlia
Presidente Associazione Giovanile ALagoas
http://www.alagoas.it
HO PROVATO A FAR RECAPITARE QUESTA LETTERA AI NOSTRI MINISTRI.COSA NE PENSATE VOI?
Gentili Ministri : Brunetta e Gelmini
0ggetto .il MODELLO DEL BRAVO INSEGNANTE
Sono un’insegnante con 25 anni di servizio,durante i quali mi sono assentata per circa 200 giorni (comprensivi di matrimonio,gravidanza allattamento ,due interventi chirurgici ecc)
Credo quindi di non essere stata una “fannullona”grazie a Dio che mi ha fatto godere di buona salute!!!!.
Ora però, a 51 anni mi rendo conto che non ho più la buona salute di una volta e quindi potrei diventare “ fannullona”!
Per cui le chiedo a titolo personale
• Quando si premieranno i “virtuosi”si terrà conto del “passato” di un dipendente?
Ed in generale
• Come pensate di gratificare i meritevoli tra i docenti?con quali parametri?
1. con le presenze? (la presenza non implica sempre buon insegnamento!!!!)
2. con i risultati finali?( sicuramente il livello culturale degli allievi aumenterà saranno per la maggioranza tutti bravi e promossi a giugno ma sarà una farsa!!!!)
3. in base ai giudizi degli allievi? ( sicuramente i più cattivi saranno i prof di matematica ed io tra questi!!!!)
4. in base ai giudizi delle famiglie? (anche questo è un parametro molto variabile e quelli di matematica saranno sempre i più cattivi!!!)
5. in base ai risultati dei test universitari? ( gli insegnanti più cattivi saranno quelli che insegnano in scuole a rischio e quelli dei quartieri più degradati!)
6. in base ai progetti? ( anche questo è un parametro poco indicativo quanti progetti INUTILI si fanno!!!!!!!!)
7. in base ai giudizi del Dirigente Scolastico?( parametro troppo vincolato ad un singolo e quindi troppo falsato! e poi chi giudica il dirigente?)
In realtà Ministro, il lavoro di un insegnante non si può, credo, misurare e valutare nel merito attraverso parametri standardizzati. Il “MODELLO DEL BRAVO INSEGNANTE” è difficile da classificare, molteplici sono i parametri quantificatori. Possono dipendere
• dalla platea scolastica
• dalla disciplina che insegna
• dagli strumenti che ha a disposizione
• dalla tipologia della struttura in cui opera
• dalle ore di insegnamento che ha in una classe
• dal numero degli allievi da seguire (più è alto, più è difficile fare interventi individuali di recupero o di approfondimento)
Questi sono solo alcuni dei parametri, e sono troppo variabili in un paese come il nostro dove c’è una diversità strutturale non solo tra regioni ma anche tra scuole della stessa provincia.
Certo bisogna far qualcosa per gratificare i docenti che lavorano e lavorano bene!
Non credo inoltre sia corretto che un docente di materie “orali” prenda lo stesso stipendio di un docente che ha materie scritte a parità di anni di servizio ( io ho tre classi per un totale di circa 75 allievi insegno matematica e fisica e correggo in media 8 compiti all’anno per ogni allievo e non sono test dove basta il correttore, ma elaborati che vanno esaminati e valutati uno per uno e le assicuro che sono ore di lavoro a casa e a scuola che colleghi di altre discipline non hanno!!!!!!)
(Forse questo potrebbe essere uno dei parametri, ma non l’unico in quanto misurerebbe solo le ore di lavoro come quantità e non come qualità.)
Aspetto con ansia quindi le direttive che lei con il suo staff sta preparando in merito a questo problema, e mi auguro che almeno queste non siano dettate solo dall’esigenza di economizzare ma che si pensi anche a valorizzare la qualità della “SCUOLA” da cui dipende il futuro del Nostro Paese
Buon Lavoro
Distinti Saluti
Una prof.ssa virtuosa e “potenziale futura fannullona”
Profssa Rita Punzo
ricordo alle mamme impiegate che il lavoro di un’insegnante non è solo di lezione frontale in classe, ma c’è tutta la parte svolta a casa (preparazione, correzione, consultazione di materiali didattici, aggiornamento …). Non pecchiamo di qualunquismo: è estremamente faticoso superare le 5/6 ore di lezione; il lavoro di relazione non concede soste e richiede un’attenzione concentrata e continua.
In nessuna nazione si chiede all’insegnante un carico orario di 8 ore! Inoltre l’insegnamento non è lavoro che si smetta usciti dalla porta della scuola: quasi sempre io lavoro la domenica per preparare la settimana.
Chiaramente c’è chi lavora seriamente e chi meno (come ovunque)e lo Stato ha sempre evitato di eseguire i controlli di suo dovere, in cambio di uno stipendio medio-basso.
Ma non è tagliando o con l’insegnante unico che si può risolvere il problema: è come curare l’unghia incarnita eliminando il dito.
Rispondo a robertaroma
Cara Roberta insegno in un istituto professionale e le dico che se lei dovesse affrontare le situazioni che giornalmente viviamo noi docenti non resisterebbe nemmeno fino alle 11.00 del mattino.
Non giusichi l\\\’operato degli altri ed invece si dedichi ai suoi figli perchè se i genitori non delegassero il loro ruolo a noi docenti la società ne trarrebbe vantaggio.
E soprattutto se trova un bravo docente lo ringrazi di cuore : è un eroe…
Sono sinceramente sconvolto dall’11% dei votanti. Come valutare positivamente i tagli all’istruzione (soprattutto universitaria) decisi dal ministro dell’economia e spacciati per riforma? Ho cercato invano in aula professori qualcuno che fosse riuscito a scovare anche un solo aspetto positivo della pseudoriforma… aspetto (non troppo fiducioso) una risposta… nel frattempo penso a che lavoro farò da grande: dopo una laurea in ingegneria e un paio di abilitazioni resterò sicuramente a casa!!!
I tagli selvaggi non migliorano un bel niente. Servono solo a risparmiare sulla pelle dei cittadini per mantenere loro i privilegi. Chi dice che la Gelmini sta facendo un buon lavoro non sa nulla di scuola, come il ministro del resto, e quindi taccia. Io non commento articoli su argomenti che non mi conosco.
Voglio raccontare un paio di mie esperienze:
-mio figlio frequenta la prima media e le sue insegnanti lamentano che la classe ha difficoltà di metodo di studio, delegando gran parte dell’insegnamento ai genitori.
Ma non dovrebbero essere loro a farlo? Perchè non c’è collaborazione tra le scuole primarie e secondarie?
-ho assistito ad una conversazione tra due professori, uno con faccia stremata si lamentava che lo stesso giorno avrebbe terminto il suo servizio alle 16,00!!! Ma ci rendimo conto??!! Perchè noi povere mamme che svolgiamo lavori tradizionali, come fare l’impiegata, siamo costrette a lavorare 8 ore delegando la crescita dei nostri figli ad altri, soprattutto durante la chiusura delle scuole, mentre la loro categoria deve essere così tutelata e agevolata?
Oggi, non solo la categoria degli insegnanti ha problemi a trovare un impiego.
Penso sia necessario guardarsi dentro prima di scendere in piazza!!
Sono laureata in matematica e specializzata nella A047 ma non sto lavorando, neanche nella scuola privata, e questo grazie alla riforma Gelmini che già da quest’anno ha lasciato molti a casa…
Mi è sfuggito il sondaggio. Avrei risposto: \”sta facendo un buon lavoro per rinnovare la scuola\” (Poiché hanno risposto circa 1000 persone la voce avrebbe forse raggiunto il valore dello 11%).
Sarebbe interessante poter confrontare i risultati con quelli della maggior parte degli italiani.
sicuramente qualcosa nella scuola è da cambiare, dalla mia esperienza i ragazzi escono meno preparati rispetto a 25 anni fà e se si tornasse un pò indietro alle vecchie maniere forse non si sbaglia, però altri punti della riforma, come ad esempio i tagli non li vedo in maniera favorevole.
non vogliamo i grembiuli sentiamo caldo ancora in sicilia