Per i maturandi ogni anno è la stessa storia: conoscere il prima possibile i nomi dei commissari esterni, un vero e proprio tormentone. Come se l’ansia da esame non fosse sufficiente a turbare il sonno degli studenti che a giugno affronteranno la maturità 2015, di certo non può giovare l’incertezza di non conoscere neppure la data in cui il Miur comunicherà i “fatali” nomi dei commissari esterni.

Ormai da un paio d’anni la “scoperta” dei nomi dei membri esterni delle commissioni di maturità sembra davvero ossessionare i maturandi, che già da gennaio conoscono le materie che sono affidate ai loro docenti e quelle in cui invece saranno interrogati da prof che non conoscono. Ma la Giannini e i suoi predecessori non sembrano voler sedare questa curiosità degli studenti non avendo ancora stabilito una data ufficiale annuale in cui rendere noti i nomi dei membri esterni delle commissioni.
Volete sapere quando usciranno i nomi dei commissari esterni? Non è dato saperlo quindi. Per “mettersi l’anima in pace” non ci resta che affidarsi ad ipotesi basate sulle date degli anni precedenti, quando i nomi furono comunicati tra il 30 maggio e il 4 giugno (quest’ultima data sui cui si punta molto). I nominativi dei commissari verranno pubblicati online. È bene però sapere che già fra qualche giorno le liste cartacee verranno trasmesse alle singole segreterie, presso le quali non è affatto vietato chiedere info!
Ma perché tutta questa fretta di conoscere i nomi dei commissari esterni? Quali ruolo occupano all’interno delle commissioni di maturità? Innanzitutto è ovvio che si teme di più un prof che non si conosce rispetto a chi ci ha interrogato degli ultimi anni, magari tutti i giorni! Inoltre il voto finale di ogni prova scritta deve essere deciso dall’intera commissione a maggioranza, all’interno della quale un commissario esterno ha lo stesso peso di un prof interno in termini di voto. Ogni professore che fa parte della commissione di maturità può interrogare solo ed esclusivamente sul programma dell’ultimo anno della materia (o delle materie) per cui è abilitato all’insegnamento. Niente paura quindi: le domande fuori programma non sono gradite!

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