articoli74.jpgIl 20 aprile 2008, a Bologna, si terrà la prima Assemblea Nazionale per costituire l’Associazione Nazionale degli Insegnanti di Matematica (ANIMat). L’invito a partecipare all’assemblea è rivolto a tutti coloro che insegnano o hanno insegnato matematica nelle diverse classi di concorso e nei diversi ordini e gradi di scuola (dalla scuola primaria all’università), indipendentemente dal tipo di diploma o laurea conseguita.

Le motivazioni che spingono a formare questa nuova associazione sono molteplici.

Diversamente che per altre discipline, non esiste per la matematica un’associazione che sia diretta emanazione di coloro che insegnano matematica (e che solo parzialmente, considerando tutti gli ordini e gradi di scuola, sono matematici essi stessi).

L’associazione si propone di colmare questo vuoto.

Nel dibattito politico-culturale italiano è emerso, negli ultimi anni, l’allarme sulla scarsa preparazione scientifica in generale, e matematica in particolare, della popolazione italiana, cui si affianca, contraddittoriamente, una lunga nostra tradizione per una migliore didattica della matematica, internazionalmente riconosciuta.

Le cause sono molteplici e di ordine generale (egemonia di una cultura ascientifica, marginalizzazione del problema-scuola e di chi vi opera, mancanza di integrazione tra Scuola, Università e Ricerca, …).

L’associazione vuole contribuire a superare tale stato di cose favorendo lo sviluppo di idee, dibattiti e iniziative tra coloro che, a tutti i livelli, sono protagonisti diretti dell’insegnamento/apprendimento della matematica in Italia.

Esistono evidenti sfasature tra iniziative di aggiornamento, indicazioni, pratiche scolastiche e atti ufficiali.

Per esempio, la prova scritta di matematica dell’Esame di Stato per il Liceo Scientifico dell’anno scolastico (2006-07) ha provocato un documento di protesta di più di 200 insegnanti di matematica della scuola superiore e ha rappresentato uno scandalo e una frustrazione per molti insegnanti, per la manifesta distanza tra le istanze di rinnovamento didattico espresse anche da documenti dell’UMI e del MPI stesso e il contenuto anacronistico della prova stessa, anche ai fini di una valutazione equilibrata.

L’Associazione vuole mettere un argine a queste sfasature, mettendo a frutto la competenza dei suoi soci.

Se si vuole incidere su tutto ciò e non soltanto rappresentare una valvola di sfogo, non è suffi-ciente aggregarsi in modo spontaneo.

Se si vuole essere interlocutori, ascoltati perché rappresentativi, di istituzioni, di altre associazioni, di enti, commissioni, la costituzione in Associazione si rende necessaria.

L’associazione intende costituirsi come un’associazione senza fini di lucro, che ha lo scopo di migliorare l’insegnamento della matematica e di contribuire ad elevare il livello della cultura scientifica in Italia. A tal fine stampa e diffonde pubblicazioni a carattere didattico e culturale, organizza attività di aggiornamento e di formazione insegnanti, convegni e congressi ed effettua tutte le iniziative atte a conseguire lo scopo suddetto.

Si prevede una articolazione in sezioni locali largamente autonome che esprimono, in forma democratica, un organismo direttivo nazionale che assicuri un profilo nazionale visibile e unitario.

I particolari dei processi organizzativi e decisionali saranno stabiliti collaborativamente in rete a partire da tutti coloro che, in sede locale, si vogliano fare promotori di tale associazione.

L’associazione, pur muovendo dalla specificità umana e professionale di chi insegna matematica, si pone in un’ottica generale, rispettosa di idee ed esperienze diverse. Costitutivamente, però, ha un suo proprio marcato profilo rispetto ai contenuti e ai metodi d’insegnamento della disciplina, nonché alle sue finalità.

Il suo orientamento è per una didattica della matematica che:

a. per quanto riguarda i contenuti, non miri soltanto al mero addestramento al calcolo, ma curi una formazione che sappia guardare anche alla realtà, agli aspetti problematici e ai nodi concettuali della disciplina stessa, alle sue dinamiche storiche, e punti dunque, in un quadro culturale generale, a modificare l’immagine che la società, nel suo complesso, mantiene di questo settore disciplinare;

b. per quanto riguarda i metodi, sviluppi il più possibile pratiche attive, laboratoriali, di ricerca e collaborative, anche attraverso l’uso dei mezzi informatici;

c. per quanto riguarda le finalità, contribuisca alla formazione di un cittadino consapevole e dotato di buoni strumenti di indagine razionale e non soltanto del futuro studente di una facoltà scientifica, nel quadro di una scuola che sia di qualità e non escluda e che quindi non può tornare a pratiche e modalità della scuola per pochi.

I promotori di questa associazione sono Sylviane Beltrame, Laura Catastini, Franca Ferri, Paolo Francini, Rossella Garuti, Walter Maraschini, Bruno Moretto, Aurelia Orlandoni, Mauro Palma, Domingo Paola, Luigi Tomasi.

Per saperne di più si può consultare il sito www.animatinrete.it nel quale si possono trovare anche le istruzioni per partecipare al concorso “ANIMat cerca un logo”.

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