Nel 1931 il re spagnolo Alfonso XIII lasciò il paese in quanto alle elezioni avevano vinto le forze di sinistra. La Spagna si dichiarò repubblica e si diede una costituzione democratica. Le forze di sinistra vollero dare un nuovo volto alle arcaiche strutture economiche e sociali del paese. Ma nel 1933 ci furono nuove elezioni che videro la vittoria dei conservatori, degli anarchici e dei monarchici i quali si opponevano alla riforma e cancellarono molti provvedimenti presi dal governo precedente. Ciò creò il malcontento della popolazione le cui manifestazioni e scioperi furono repressi duramente. Si giunse così in un clima rovente alle elezioni del 1936. A vincere furono le forze di sinistra, ma l’esercitò non accettò questi risultati e, guidato da Francisco Franco, si ribellò al potere centrale. Il governo cercò di fronteggiare la situazione, ma l’esercitò occupò militarmente alcune regioni del paese e bloccò addirittura i confini con Francia e Portogallo. Il governo, quindi, distribuì le armi al popolo e iniziò una terribile guerra civile che durò 3 anni e che vide la vittoria di Francisco Franco e l’instaurarsi in Spagna di un regime totalitario. Questa triste guerra civile viene ricordata anche dal pittore Pablo Picasso in un suo celebre quadro, Guernica, prima città ad essere rasa al suolo dagli attacchi aerei.

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