Risposta 1

Dopo la caduta del fascismo, le forze sociali che da tempo si opponevano clandestinamente al regime uscirono allo scoperto, si organizzarono e si allearono dando vita ad un movimento di resistenza partigiana che combatté eroicamente contro l’occupazione nazista dando vita ad una vera e propria guerra civile. Infatti, i partigiani erano costituiti oltre dai partiti e movimenti politici, soprattutto da gente del popolo proveniente da ogni classe sociale, unita dal desiderio di combattere il fascismo e di realizzare l’ideale di giustizia. La resistenza italiana ebbe un ruolo fondamentale nella guerra contro i nazifascisti condotta dalle forze alleate. In realtà essa si concretizzò in varie manifestazioni: nel rifiuto di collaborare con le forze occupanti, nell’aiuto ai prigionieri e ai perseguitati, in varie azioni di boicottaggio come in vere operazioni militari contro l’esercito tedesco. L’azione fondamentale della resistenza, fu quella del ’45, quando, mentre gli alleati entravano nella Pianura Padana, i partigiani conducevano una insurrezione generale nel Nord Italia, liberando il 25 aprile Torino, catturando e giustiziando Mussolini.

Risposta 2

Nel biennio 1943-45 sulle montagne e nelle città del Nord fu organizzata un’accanita resistenza da parte delle brigate partigiane nei confronti dei tedeschi e dei repubblichini; con azioni di guerriglia e di sabotaggio le bande dei partigiani riuscirono a contenere l’avanzata tedesca verso sud, creando un cordone sanitario, in attesa che gli anglo-americani, sbarcati in Sicilia nel 1943, risalissero la penisola. Nelle zone poste sotto il loro controllo, inoltre, i partigiani si lanciarono in ardite sperimentazioni di nuove forme di autogoverno popolare, con l’istituzione di repubbliche partigiane; tali esperimenti ebbero però più che altro un valore simbolico e non riuscirono a ostacolare in maniera incisiva le truppe tedesche e quelle di Salò, sia per le divisioni interne nello stesso movimento partigiano che per il tiepido appoggio della maggior parte della popolazione, ancora traumatizzata dagli orrori bellici.

 

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