Nel 1929 Mussolini volle riprendere la politica espansionistica perché voleva ricostruire un impero sul modello di quello romano e perché voleva rivendicare la sconfitta subita nel 1896 ad Adua. La conquista dell’Etiopia cominciò nl 1935 e si concluse l’anno seguente con la conquista italiana e con l’incoronazione imperiale di re Vittorio Emanuele III. Questo attacco, però, fu condannato dalla Società delle Nazioni. L’Etiopia, infatti, era membro della Società delle Nazioni e l’Italia, attaccandola, aveva violato un suo articolo che affermava che chiunque avesse attaccato un componente della Società aveva attuato un atto di guerra contro tutti i paesi che ne facevano parte. Per questo motivo la Società delle Nazioni applicò pene economiche contro l’Italia. Il dominio italiano sull’Etiopia durò solamente cinque anni. Infatti, durante la seconda guerra mondiale, nel 1941 l’esercito britannico liberò l’Etiopia dal dominio fascista. Ecco giustificata l’affermazione secondo la quale, in seguito alla vicenda della guerra di Etiopia, l’Italia perse il ruolo di grande potenza che aveva acquisito alla fine della prima guerra mondiale.

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