La caduta del regime maturò negli stessi ambienti del fascismo: furono infatti alcuni alti collaboratori di Mussolini che, con l’appoggio determinante della corona, ordirono una congiura ai danni del duce, al fine di portare il paese fuori da una guerra che si stava dimostrando disastrosa e salvaguardare le sorti della monarchia. Durante una riunione del Gran Consiglio del 25 luglio 1943 fu approvato un ordine del giorno che sfiduciava Mussolini, invitando il re a riprendere il comando delle forze armate. Fu poi il sovrano a far valere le sue prerogative di nomina e revoca del capo del governo: convocò Mussolini, lo invitò a rassegnare le dimissioni e lo fece quindi arrestare. Successore del duce fu nominato il maresciallo Badoglio.

 

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