L’espressionismo più che un movimento artistico è un clima di tendenza che si diffuse all’inizio del secolo soprattutto in Germania e parallelamente in Francia, Austria e Belgio, ma che ritroviamo seppur in modo meno incisivo in tutta Europa. Tipicamente espressionista è il movimento dei Favues in Francia e i De Brucke in Germania. Successivamente altri gruppi di artisti furono influenzati dall’espressionismo come i Der Blaue Reiter (Il Cavaliere Azzurro), che si sviluppò a Monaco sotto l’impulso di Kandinskij. Tutti accomunati dalla tendenza a esasperare i contenuti espressivi, accentuando il ruolo del soggetto, le sue emozioni la sua interiorità. Contrariamente all’impressionismo che proponeva di elaborare i dati della natura studiando la luce e le sfumature cromatiche, gli espressionisti prediligono i colori accesi, il rifiuto delle leggi prospettiche, del volume e del chiaroscuro. L’artista espressionista sostituisce alla natura i soggetti ispirati all’uomo, alla civiltà europea (invocando come per Matisse un ritorno a un’ umanità libera), alla società borghese e all’ alienazione del mondo del progresso (simbolo di tale angoscia e smarrimento è per esempio l’Urlo di Munch e la rappresentazione della sofferenza di Emile Nolde).

 

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