Quando le reazioni termonucleari all’interno delle stelle terminano, la stella non riesce più a mantenere un equilibrio e segue un’evoluzione diversa a seconda della massa che possiede: Se la massa supera di almeno una decina di volte quella del sole, il collasso gravitazionale è rapidissimo e libera un’ingente quantità di energia che provoca un’esplosione; gran parte della stella, definita in questa fase supernova, si disintegra nello spazio e il nucleo restante va incontro ad una evoluzione diversa sulla base della massa propria: se la massa del nucleo non supera di tre volte la massa del Sole la contrazione gravitazionale può essere contrastata dalla pressione dei neutroni liberi generando un oggetto estremamente denso chiamato “stella di neutroni”:esse possono essere considerate come uno dei possibili stadi finali dell’evoluzione stellare, da qui il nome di “cadaveri stellari”. La loro superficie e’ composta da nuclei ionizzati mentre all’interno si trovano inizialmente nuclei e neutroni liberi fino ad arrivare alla parte centrale dove i nuclei sono rari e aumenta invece la quantità di neutroni con tracce di protoni ed elettroni. Per la loro altissima densità possiedono un campo gravitazionale superficiale e un campo magnetico cento miliardi di volte più intensi di quelli terrestri: ruotano molto velocemente su se stesse e questo genera l’effetto faro per il quale, quando il fascio di luce generato dai raggi X e gamma degli elettroni, e’ diretto verso la terra si può osservare un breve impulso di onde, inizialmente individuato dagli scienziati come sorgenti di onde radio pulsanti chiamate pulsar.

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