Una prova del moto di rivoluzione l’abbiamo semplicemente alzando gli occhi al cielo ed osservando ad occhio nudo una stella: saremo costretti a ”seguire” la stella o ad aggiustare la direzione di un telescopio per lo spostamento apparente delle stelle nella volta celeste dovuto proprio al moto di rivoluzione. Inoltre la Terra esegue la sua rivoluzione tracciando una traiettoria ellittica rispetto alla quale l’asse terrestre risulta inclinato di 66°33″. Poiché l’orbita è ellittica, quando la Terra si troverà in perielio avrà una velocità maggiore rispetto a quando si troverà in afelio e questo determina la diversa durata del dì e della notte nonché l’alternarsi delle stagioni, che quindi rappresentano insieme una prova empirica ed una conseguenza del moto di rivoluzione della Terra. L’esempio più vistoso di questo fenomeno è rappresentato dalla situazione di illuminazione dei due poli. Al circolo polare artico infatti, per l’inclinazione della Terra durante il moto di rivoluzione, abbiamo il sole di mezzanotte (e cioè 24 ore di luce) d’estate e la notte polare per 24 ore consecutive in corrispondenza del solstizio d’inverno.

 

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