La seconda legge di Keplero afferma che il raggio vettore che unisce il centro del Sole con il centro del pianeta descrive aree uguali in tempi uguali. Di conseguenza:
La velocità orbitale non è costante, ma varia lungo l’orbita. In prossimità del perielio, dove il raggio vettore è più corto che all’afelio, l’arco di ellisse è corrispondentemente più lungo. Ne segue quindi che la velocità orbitale è massima al perielio e minima all’afelio.
La velocità angolare è costante.
Il momento angolare orbitale del pianeta si conserva.
La velocità lungo una determinata orbita è inversamente proporzionale al modulo del raggio vettore. Questa è una conseguenza della conservazione del momento angolare.
Sul pianeta viene esercitata una forza centrale, cioè diretta secondo la congiungente tra il pianeta e il Sole.

 

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