Dei Dialogi fa parte la Consolatio ad Polybium. Essa, composta forse introno al 43 d.C., è rivolta a Polibio, un liberto di Claudio, per consolarlo della perdita del fratello. In realtà Seneca, con quest’opera, vuole tessere indirettamente le lodi dell’imperatore Claudio per far sì che questi gli permetta di ritornare a Roma (Seneca, infatti, era stato costretto ad andare in esilio in Corsica a causa di intrighi di corte proprio durante il governo di Claudio).
L’Apokolokyntosis, invece, costituisce una parodia della divinizzazione di Claudio sostenuta dal senato dopo la morte dell’imperatore. In essa, infatti, si immagina che dopo la morte Claudio, invece di essere trasformato in dio, venga tramutato in una zucca.

 

Commenti

commenti