Questo trattato scientifico in sette libri fu composto da Seneca al fine di lasciare al suo discepolo Lucilio, cui è dedicata l’opera, una trattazione completa dei principali fenomeni naturali. Considerato che le scienze naturali erano fatte rientrare nel campo della filosofia, Seneca le utilizza per perfezionare l’educazione filosofica e morale del suo allievo.
La descrizione dei fenomeni meteorologici, marini, astrologici e terrestri è inframmezzata da numerose digressioni moralistiche, tutte incentrate sulla condanna dello scarso credito di cui godevano allora le scienze e del loro utilizzo per fini di arricchimento. Seneca intende promuovere una concezione della scienza come mezzo per progredire nel cammino di conoscenza, sino a giungere a comprendere verità sempre più elevate.

 

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