Nella “Nascita della tragedia” (1872) Nietzsche afferma che lo spirito apollineo domina l’arte plastica in quanto espressione armonica delle forme, mentre lo spirito dionisiaco domina la musica, in quanto priva di forma e portatrice di ebbrezza ed esaltazione. Lo spirito dionisiaco aiutò il popolo greco a sopportare l’esistenza in quanto esso, per effetto dell’atteggiamento contemplativo di fronte alla verità, vedeva ovunque la bruttezza del mondo. L’arte, per effetto dello spirito apollineo, trasfigurò il brutto in immagine ideale e portò al “sublime”. La rasfigurazione fu resa possibile dallo spirito dionisiaco, disciplinato da quello apollineo, e diede vita alla tragedia. Il pessimismo dei Greci, così trasfigurato, scomparve, ma Socrate, prima, e il platonismo, poi, annientarono lo spirito dionisiaco e diedero inizio alla decadenza del popolo ellenico.

 

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