Il problema della cosmologia razionale è affrontato da Kant nella Dialettica trascendentale.
Di fronte alla cosmologia razionale la ragione commette l’errore di non saper scegliere. Infatti se vuole conoscere il mondo come totalità, emergono le antinomie che Kant individua come quattro. La prima è quella fra finità e infinità; la seconda sulla divisibilità del mondo che può essere finita e infinita; la terza sul rapporto causalità-libertà (libero arbitrio e determinismo); la quarta fra contingenza e necessità. Se la ragione non sceglie, si attua un processo dialettico; se sceglie, non lo fa su basi scientifiche ma emotive.
Mentre un’ipotesi scientifica poggia sulle intuizioni di spazio e tempo (aritmetica e geometria sono in grado di fissare anticipatamente proprietà riscontrabili nell’ordine fattuale delle cose), la dimostrazione metafisica consiste nel trasformare le esigenze di globalità, di mondo e di Dio in altrettante realtà quando noi non abbiamo mai contatti con la cosa in sé (noumeno) ma con la realtà del fenomeno.

 

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