Il Mondo come volontà e rappresentazione è l’opera più importante di Schopenhauer. In questo testo il filosofo afferma che la “cosa in sé” kantiana può essere raggiunta non usando le capacità conoscitive, ma il suo sentire come corpo. Attraverso l’esperienza corporea, infatti, l’individuo sente e sa di essere “volontà”, in ogni suo stato fisico. Da questa scoperta Schopenhauer procede poi per via analogica ad attribuire il medesimo fondamento a tutti gli esseri viventi.

 

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