Mass media revolution

Tesina – Premio maturità 2008
Titolo: Mass media revolution
Autore: Andrea Demurtas
Descrizione: il mio elaborato presenta una descrizione delle origini del web e dell'open source, le applicazioni che questi hanno avuto nell'arte e nella letteratura, e due interviste. inoltre ho realizzato un progetto sull'utilizzo del sistema open source all'int
Materie trattate: inglese, informatica, arte, italiano, fisica.
Area: tecnologica
Sommario: COMUNICAZIONE Il latino ci insegna che l'autentico significato di questo termine, oggi da noi usato e abusato, è riposto nella sua antica origine; "COMMUNIS" vuol dire DI TUTTI, cioè che ciascuno mette ed ha in comune qualcosa con gli altri, più propriamente: CONDIVIDE. E fra i molteplici modi di comunicare di cui oggi l'uomo dispone, paradossalmente quello più rivoluzionario che la nostra epoca ha prodotto è quello più aderente, più fedele al significato etimologico da cui discende. Se comunicazione infatti significa "mettere in comune", cosa c'è di più condiviso di Internet? Questa immensa rete che permette lo scambio di informazioni e messaggi in tutto il mondo, è una giovanissima figlia dei nostri tempi. INTERNET The Internet is considered the most astonishing technological phenomenon of the last decade and, as it often happens for great discoveries, it was born by chance. In 1968 US Defence Department had a very serious problem to solve. It consisted in devising a computer system efficient enough to survive a nuclear attack.
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L’eredità del ‘900: l’ a b c dell’earth day.

Tesina – Premio maturità 2008
Titolo: L’eredità del ‘900: l’a b c dell’earth day. la sfi
Autore: Marco Colombo
Descrizione: il titolo della mia tesina “l’eredità del ‘900: l’a b c dell’earth day. la sfida del 2000: l’abc perché ogni giorno sia earth day” sviluppa il problema ambientale del nostro pianeta. ho cercato di indaga
Materie trattate: geografia economica, storia, diritto, economia aziendale, italiano, inglese, educazione fisica
Area: scientifica
Sommario: Il titolo della mia tesina "L'eredità del "900: l'A B C dell'Earth day. La sfida del 2000: l'abc perché ogni giorno sia Earth day l'abc perché ogni giorno sia Earth day" sviluppa il problema ambientale del nostro pianeta. Ho cercato di indagare su questo problema con gli strumenti delle discipline affrontate in questi anni e in particolare: GEOGRAFIA ECONOMICA, STORIA, DIRITTO, ECONOMIA AZIENDALE, ITALIANO, INGLESE, EDUCAZIONE FISICA. Il lavoro di ricerca si può riassumere nella frase "Smog sulla maratona. Io non correrò" pronunciata dal maratoneta etiope Haile Gebrselassie, leggenda dell'atletica che, così dicendo, ha dichiarato la sua rinuncia a partecipare ai giochi di Pechino. Ad ogni lettera (A, B, C) corrisponde un argomento di studio e ogni argomento è stato da me scelto leggendo articoli di giornali che fanno da introduzione ai diversi temi sviluppati. Ciascun tema riporta ogni volta a problemi collegati all'ambiente ("l'ABC dell'Earth day") e alle possibili risposte ("l'abc perché ogni giorno sia l'Earth day") che ciascuno di noi con i suoi semplici comportamenti può dare per salvarCi il futuro. La prima lettera di questo breve alfabeto è "A come Acqua". E' in questo ambito che ho affrontato il problema partendo proprio dai giochi olimpici che si svolgeranno in Cina. Ho analizzato il problema dei costi ambientali che il prodigioso boom di quel mondo sta avendo a livello planetario sia in termini di costi umani che di costi relativi all'ambiente. Il rapporto della Banca Mondiale segnala ben 16 città cinesi fra le 20 più inquinate della terra e indica la Cina come la massima fonte di emissione dei "gas serra". In questo Paese il novanta per cento delle acque sotterranee urbane risulta contaminato, i veleni dell'aria e dell'acqua propagano crescenti epidemie. Il maestoso fiume Yangtze ha perduto quasi un terzo della sua portata a causa del warming acceso dall'esorbitante combustione carbonifera che alimenta il boom industriale. Il Protocollo di Kioto, è l'unico accordo a livello mondiale che sancisce una limitazione delle emissioni ritenute responsabili dell'effetto serra, del surriscaldamento globale e degli stravolgimenti climatici. Questo accordo ha cercato di definire tempi e procedure per realizzare gli obiettivi del trattato United Nations Frame Work Convention on climate change, firmato a Rio de Janeiro nel 1992. Questi i punti chiave del Protocollo: – per i paesi più industrializzati l'obbligo è quello di ridurre le emissioni di gas serra di almeno il 5% rispetto ai livelli del 1990, nel periodo di adempimento che va dal 2008 al 2012.

“Emo”: il pessimismo è il mio sentimento

Tesina – Premio maturità 2008
Titolo: \”emo\”: il pessimismo è il mio sentimento
Autore: Roberta Lombardoni
Descrizione: descrizione del movimento musicale \”emo\” (sottogenere del punk) e collegamento alla principale carateristica del genere, cioè il pessimismo, considerato addirittura come sentimento!!
Materie trattate: italiano, storia, diritto, matematica, inglese
Area: umanistica
Sommario: Pessimismo: ovvero il diritto ad essere come si è!! Un modo di vivere, pensare, immaginare… Avete mai sentito parlare del genere "EMO'? La musica ha da sempre influenzato e determinato il modo di vestire dei suoi ascoltatori in modo significativo e spesso estremo. Ad ogni genere musicale è associato un tipo di abbigliamento, un colore predominante che riprendono e realizzano visivamente il messaggio contenuto nei testi e nella melodia delle canzoni. E' dal punk che nacque nella seconda metà degli anni '80, più precisamente intorno al 1985/1986, il genere musicale "!emo". … Deriva dalla parola \"emotions\" ovvero \"emozioni\", si riferisce dunque alle sensazioni che un determinato genere è in grado di suscitare al suo ascolto. Inizialmente fu riferito alla scena musicale di Washington DC che a sua volta permise la nascita dell'emotional core (emo-core) le cui band si ponevano l'obiettivo di emozionare l'ascoltatore soprattutto durante le esibizioni live e i concerti. Nei primi anni '90 la scena si era praticamente esaurita a causa dello scioglimento delle band che la portavano avanti. Il termine ricomparve nella metà dei '90 a indicare il mondo della musica indie coi " Fugazi' . Alcuni dicono che l' "emo" è solo un genere musicale, altri una moda, altri ancora dicono che è amore, emozione, incomprensione. « Emo » è anche la radice greca della parola «sangue», infatti alcuni giovani criticano questo "movimento" perché si dice che tali ragazzi si procurino autolesioni tagliandosi, anche se questa cosa non pare del tutto veritiera testimoniata da varie smentite. I ragazzi che si definiscono tali portano capelli lisci (di solito neri) e un ciuffo che ricade su un occhio. Vanno vestiti con abiti scuri, in particolare di colore viola o nero. Le ragazze si truccano in maniera pesante (con occhi esageratamente neri e unghie nere o rosse) e anche alcuni ragazzi usano la matita per gli occhi. La musica è caratterizzata appunto da testi emozionali che si adattano a ciò che uno prova dentro e nello stesso tempo viene anche utilizzata negli apici delle canzoni la tecnica del "top-of-the-lungs screaming" (urla al massimo della capacità dei polmoni). Hanno una visione pessimista del mondo che lo circonda. Si dice che siano quasi sempre depressi e che ce l'hanno con il mondo intero e per questo persone molto fragili e sensibili. Il pessimismo è per definizione una concezione della vita che considera la realtà nei suoi aspetti peggiori e a vede la vita stessa dominata dall'infelicità e dal dolore. A mio parere è il tentativo di dare un senso a un'esperienza negativa e dolorosa.
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Le equazioni di Maxwell e la nascita dell’elettromagnetismo

Tesina – Premio maturità 2008
Titolo: Le equazioni di maxwell e la nascita dell'elettrom
Autore: Giuliano Zambonin
Descrizione: scopo principale dell'elaborato è quello di presentare in maniera schematica, ma il più possibile esauriente, in primo luogo le equazioni di maxwell e la loro importanza dal punto di vista della storia della fisica, in secondo luogo le caratteristi
Materie trattate: fisica,scienze (geografia generale), inglese, filosofia
Area: scientifica
Sommario: L'unificazione di fenomeni diversi nel quadro di una stessa teoria è un motivo che ricorre spesso nella storia della fisica. Le sintesi in forma matematica hanno consentito di descrivere in modo semplice e corretto ambiti diversi di fenomeni naturali e di prevedere l'esistenza di fenomeni nuovi. Dopo l'unificazione della meccanica terrestre e di quella celeste ad opera di Newton, James Clerk Maxwell (1831-1879) ha realizzato nell'Ottocento la seconda importante sintesi della fisica: egli ha condensato in sole quattro equazioni i fenomeni elettrici, magnetici e ottici. L'attrazione e la repulsione tra le cariche elettriche e tra i magneti, la luce, le onde radio e i raggi X appaiono come manifestazioni di un'unica forza elettromagnetica. Le quattro equazioni di Maxwell descrivono in forma matematica le proprietà che caratterizzano questa forza. Il programma di ricerca sul concetto di "campo" sembrava nascere, nella memoria del 1855 sulle linee di forza di Faraday, da uno spunto arido, là dove Maxwell scriveva che "le scienze matematiche sono basate su relazioni tra leggi fisiche e leggi dei numeri" e che, di conseguenza, " lo scopo di una scienza esatta è quello di ridurre i problemi della natura alla determinazione di quantità mediante operazioni con i numeri". Uno spunto arido, ben s'intende, dal punto di vista di coloro i quali ritengono che i problemi della natura non siano suscettibili di riduzioni matematizzanti senza diventare questioni puramente tecniche. Nella mente di Maxwell quella riduzione matematizzante potè crescere negli anni sino ad assumere l'aspetto concettuale di una formazione complessiva della visione dell'universo. Quando a volte si legge che gli studi compiuti da Maxwell sulla teoria di "campo" permisero di matematizzare le idee di Faraday, è opportuno riflettere sul fatto che quella matematizzazione non fu una semplice traduzione in simboli di ciò che lo stesso Faraday aveva già raccolto sotto forma di leggi empiriche. Maxwell trasformò le conoscenze acquisite da altri scienziati in una concezione rivoluzionaria della materia, dimostrando che il pensiero, quando si alza ai livelli superiori dell'astrazione formale, sa cogliere le strutture profonde del reale in forme innovatrici e affascinanti.
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La follia

Tesina – Premio maturità 2008
Titolo: La follia
Autore: Andrea Scerbo
Descrizione: la follia intesa come disgregazione dei condizionamenti esterni, attaraverso il tempo e lo spazio. un viaggio affascinante nei meandri della passione umana, l'illusione di essere arrivati alla sorgente della linfa vitale della vita.
Materie trattate: italiano, storia, storia dell\’arte, inglese, pubblicità, progettazione grafica, fotografia
Area: umanistica
Sommario: Il motivo per cui ho scelto di trattare questa tesi così affascinante, misteriosa e comune al tempo stesso è aver visto in età più matura e quindi con un atteggiamento diverso, il cartone animato della Walt Disney "Alice nel paese delle meraviglie". Il personaggio che mi aveva così affascinato da piccolo, si è riconfermato il più interessante e curioso anche nella seconda occasione della visione del lungometraggio: "Il cappellaio matto". Sono infatti qui oggi a rendere omaggio a questa ennesima prova della trasmissione di messaggi subliminali nei suoi prodotti, da parte della Walt Dinsney. Quasi tutti conosciamo quella sorta di \"auto promozione\" dei più importanti prodotti creati dalla Walt Disney dove in una delle sequenze iniziali del film a cartoni animati "La Sirenetta" (Walt Disney 1990), mentre Re Tritone fa il suo ingresso in scena per ascoltare il concerto preparato in suo onore, sorvola per un attimo la folla dei sudditi al comando dei suoi delfini. Le immagini scorrono così veloci che è quasi impossibile scorgere per una manciata di frames tra la calca (in basso a sinistra) i tre personaggi più famosi creati da Walt Disney: Pip po, Paperino e Topolino. Oppure nelle "Le avventure di Bianca e Bernie" che contiene una riprovevole immagine che passa sullo sfondo. Infatti, dopo circa 38 minuti dall'inizio del film a cartoni animati, mentre i due simpatici roditori planano tra i grattacieli nella scatola di sardine allacciata al dorso del gabbiano Orville, in due fotogrammi non consecutivi, in una delle finestre, appare l'immagine fotografica di una donna in topless. Dunque la Walt Disney non è nuova a queste azioni visto che sarebbero ancora e ancora i contenuti subliminali dei suoi prodotti, molti a tema sessuale, ma anche, come nel caso che andremo ad analizzare, di natura assurda-umoristica intesa come una cosa che noi percepiamo assurda e divertente, ma che, se analizzassimo lucidamente e con un atteggiamento più critico, ci farebbero riflettere sulla schematizzazione della società che imprigiona la nostra vita. Il Cappellaio matto non è un prodotto nato dalla mente Disney, il suo ideatore è Lewis Carrol, ma la Walt Disney non ha privato…
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Nuvole e orologi

Tesina – Premio maturità 2008
Titolo: Nuvole e orologi
Autore: Agnese Janigro
Descrizione: la tesina mira ad approfondire il concetto di caos in filosofia, letteratura, arte e scienza, attraverso una indagine trasversale tra le varie discipline e un percorso verticale nell'ambito di una stessa disciplina, evidenziando influssi, differenze e co
Materie trattate: filosofia, letteratura, arte, scienze
Area: umanistica
Sommario: In principio… Il mondo è ordine o caos? Cosa si intende per caos? La natura ci appare caotica perché abbiamo una percezione limitata di essa o perché caotica è la natura dell'uomo? La nozione occidentale di caos attraversando contesti storici e culturali diversi subisce variazioni. Il concetto di caos nella mitologia classica spiega l'origine del mondo in quanto cosmo: letteralmente, ordine scaturito da un disordine iniziale per opera di una entità superiore che dà forma alla realtà; dai greci ai latini, nei testi filosofico – scientifici come in quelli letterario â€" poetici vengono fornite visioni dell'universo in grande e in piccola scala. Costruzioni e interpretazioni sul mondo e sulla vita si susseguono nel dibattito filosofico – letterario: concezioni soggettive della realtà e soggettive accezioni del concetto di caos. L'idea di un mondo armonico ipotizzato dagli antichi viene ripreso dalla fisica classica: gli eventi naturali si svolgono deterministicamente ed è allora possibile una descrizione deterministica della natura con delle leggi. La fisica moderna giunge a scoperte sconvolgenti per gli stessi scienziati: comportamenti caotici all'interno delle leggi deterministiche. Il concetto di caos assume carattere scientifico. Le rivoluzioni scientifiche hanno stretto legame con la caduta di certezze del mondo occidentale, testimoniata dalla letteratura di inizio novecento e dalle avanguardie storiche: il caos esteriore si riflette in un caos interiore, che cerca uno sfogo. In principio era il Caos «Prima del mare, della terra e del cielo che tutto avvolge unico era il volto della natura in tutto l'universo, quello che è detto Caos, mole informe e confusa, non più che materia inerte, null'altro se non semi in un medesimo luogo, stipati di disarmoniche cose. E per quanto lì ci fossero terra, mare ed aria, malferma era la prima, non navigabile l'onda, l'aria priva di luce: niente aveva forma stabile, ogni cosa s'opponeva all'altra, perché in un corpo solo il freddo lottava col caldo, l'umido col secco, il molle col duro, il peso con l'assenza di peso. Un dio, col favore di natura, sanò questi contrasti […]» Ovidio, Metamorfosi, libro I â€" vv. 5-10 Così Ovidio spiega la creazione del cosmo (per lui la prima di tutte le metamorfosi): il caos da lui descritto è un ammasso caotico che definisce "rudis indigestaque moles".
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Evoluzione del rapporto città – natura

Tesina – Premio maturità 2008
Titolo: Evoluzione del rapporto città – natura
Autore: Marco Mazzola
Descrizione: la tesina è un \”ibrido\” tra scintifico, umanistico e tecnologico, come del resto è l'architettura. e' in sostanza un'analisi critica dell'evoluzione del rapporto città – uomo- natura tra passato e futuro che ci aspetta. (e' comunque presen
Materie trattate: storia, fisica applicata all\’architettura, arte/architettura, inglese, italiano.
Area: scientifica
Sommario: Considerati i seri problemi ambientali di cui quasi quotidianamente si sente parlare, ho voluto focalizzare l'attenzione su tale questione, a mio parere di grande attualità e degna di nota, circoscrivendo però l'argomento -che di per sé è molto vasto- ad un ambito ben preciso, vale a dire al "ruolo" che le città assumono in quest'ottica. Spesso infatti gli architetti contemporanei sono accusati di essere dei "palazzinari", "spreconi", "deturpatori dell'ambiente", e si punta l'indice verso i grattacieli, considerandoli tra i principali responsabili delle devastazioni ambientali alle quali spesso ci si trova di fronte (e, da un lato, questo è pur vero quando l'urbanizzazione avviene senza regole precise o quando il tentativo di essere "estrosi" ad ogni costo fa perdere di vista quelle che dovrebbero essere le funzioni principali per cui si progetta e costruisce un'abitazione, casa o grattacielo che sia). Premesso che la mia intenzione non è quella di fare un' "apologia degli architetti", il mio fine è però quello di provare a dimostrare, per quanto mi sia possibile, che le architetture eco-sostenibili di nuova generazione e anche i grandi grattacieli, se progettati e realizzati con razionalità e rigoroso rispetto dei criteri di sostenibilità ambientale, possono smentire questo luogo comune e rappresentare piuttosto, se non la soluzione risolutiva, sicuramente la risposta per ora più valida all'imprescindibile necessità umana dell'abitare e del vivere in società, con le attività ad esso connesse e le conseguenze che questo ha sull'ambiente naturale. A tal fine ho quindi cercato di analizzare i cambiamenti e le innovazioni avvenuti nella storia moderna in quest'ambito, attraverso un consistente lavoro di documentazione consultando libri di storia, storia dell'arte e dell'architettura, riviste specialistiche di settore, siti dei maggiori studi di architettura (spesso utilizzando la lingua inglese come veicolo), visitando eventi di settore ("Abitare il Tempo" â€" Verona; "MADE" e "Salone Internazionale del Mobile" â€" Milano) e sfruttando il "bagaglio" di conoscenze acquisite in questi anni per far sì che tale analisi fosse, nel limite delle mie possibilità riguardo ad un argomento approfondito personalmente, il più possibile critica, poiché, a mio parere, è proprio questa la capacità che dovrebbe contraddistinguere uno studente che termini il proprio percorso di studi liceali.
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“Oh cielo sopra di me! tu sei per me”

Tesina – Premio maturità 2008
Titolo: «oh cielo sopra di me! tu sei per me
Autore: Marco Giampaolo
Descrizione: il caso nella storia del pensiero scientifico, nell'arte e nella letteratura.
Materie trattate: matematica, fisica, latino, filosofia, storia dell\’arte, italiano, inglese
Area: scientifica
Sommario: L'esistenza umana sarebbe profondamente monotona, se le cose procedessero sempre allo stesso modo: tutte le nostre azioni sarebbero la piena realizzazione delle nostre intenzioni, perché non ci sarebbe alcun ostacolo nella nostra routine quotidiana. A volte, però, alcune circostanze impreviste cadono lungo il nostro percorso, e comportano una variazione, anche piccola, del corso degli eventi. Diciamo, ad esempio, di aver trovato qualcosa o incontrato qualcuno per caso, cioè accidentalmente, oppure di aver fatto qualcosa a caso, cioè senza una precisa intenzione. Il sostantivo latino "casus" deriva dal verbo "cadere", che corrisponde esattamente all'italiano "cadere" o "accadere". Pertanto "casus" significa in primo luogo "caduta". Inoltre il termine assume il significato "caso", cioè "evento fortuito", perché accade indipendentemente dalla nostra volontà, in modo imprevedibile. É dallo studio di questo genere di eventi (che diremo casuali o aleatori) che nasce la teoria della probabilità, cioè quella parte della matematica che si propone di affrontare con gli strumenti della matematica situazioni in cui le informazioni disponibili non sono sufficienti per garantire certezze. Il concetto matematico di probabilità è relativamente recente, se si considera che le prime definizioni della geometria appaiono negli Elementi di Euclide (vissuto a cavallo fra il IV e il III secolo a.C.). La scienza della probabilità, come pure la geometria, nasce da un'istanza pratica: il gioco d'azzardo. Il termine "azzardo" deriva dal francese "hasard", il quale a sua volta deriva dall'arabo "al-zahr" che significa "dado". Dalla stessa radice araba ha origine il termine italiano "zara", che indica un particolare gioco d'azzardo, fatto con tre dadi, molto diffuso in Italia a partire dal Medioevo…
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La vita è

Tesina – Premio maturità 2008
Titolo: La vita è
Autore: Sacco Domenico
Descrizione: la tesina multidisciplinare tratta il tema della vita. \”se qualcuno mi chiedesse che cos'è per te la vita? risponderei dopo aver pensato un attimo che la vita è un dono molto importante è lo si deve assaporare ogni attimo bello o brutto che ci
Materie trattate: geografia astronomica, fisica, matematica, latino, italiano, inglese, filosofia, storia, ed. fisica
Area: umanistica
Sommario: I latini usavano dire: "Faber est suae quisque fortunae", vale a dire ognuno è artefice della propria fortuna, del proprio destino ed in ultima analisi è il costruttore della propria vita. In questo senso non è azzardato sostenere che la persona che più di tutte può renderci felici è rappresentata, per ciascuno, da se stesso. Se pensiamo di essere gli artefici del nostro destino, saremo più propensi a ritenere che il futuro, in linea di massima, sarà come lo decideremo noi e comunque, anche nel caso di eventi del tutto inaspettati e inevitabili, saremo sempre noi a decidere come e con quale stato d'animo affrontarli. É facile notare come molte persone si lamentino delle proprie condizioni, o siano più portate a guardare le cose che non funzionano rispetto a quelle che vanno per il verso giusto, tuttavia è altrettanto facile notare come ben poche persone decidano veramente di prendere in mano le redini della propria vita, di rimboccarsi le maniche e cambiare quello che può essere modificato. Del resto tutti, in qualche modo e in qualche circostanza, abbiamo dato il potere di decidere sulla qualità della nostra vita a qualcuno o a qualcos'altro, trascurando il fatto che siamo noi stessi i maggiori artefici del nostro destino. La vita è un dono molto importante…bisogna assaporarne ogni attimo, bisogna saper cogliere le cose belle, ma anche quelle brutte, sono proprio quelle che ti aiutano a crescere. Non si può non amare la vita: è il primo e il più prezioso bene per ogni essere umano. Dall'amore scaturisce la vita e la vita desidera e chiede amore. Per questo la vita umana può e deve essere donata, per amore, e nel dono trova la pienezza del suo significato, mai può essere disprezzata e tanto meno distrutta. Certo, i giorni della vita non sono sempre uguali: c'è il tempo della gioia e il tempo della sofferenza, il tempo della gratificazione e il tempo della delusione, il tempo della giovinezza e il tempo della vecchiaia, il tempo della salute e il tempo della malattia… A volte si è indotti spontaneamente ad apprezzare la vita e a ringraziarne Dio, «amante della vita» (Sap 11,26), altre volte la fatica, la malattia, la solitudine ce la fanno sentire come un peso. Ma la vita non può essere valutata solo in base alle condizioni o alle sensazioni che la caratterizzano nelle sue varie fasi; essa è sempre un bene prezioso per se stessi e per gli altri e, in quanto tale, è un bene non disponibile.
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Httv

Tesina – Premio maturità 2008
Titolo: Httv
Autore: Matteo Ronchi
Descrizione: httv progetto di un dispositivo per rilevazioni sensoriali (hearing, touch, taste, view).
Materie trattate: elettronica,tdp
Area: tecnologica
Sommario: Introduzione La stesura di una tesi, sia essa solo per l'esame di Maturità, non è compito dei più facili e risulta ancora più problematico volendo essere comprensibili ed esaurienti allo steso tempo. Il mio progetto di tesi è volto alla "realizzazione di un dispositivo per rilevazioni sensoriali" . L'idea iniziale era quella di dotarlo di tutti e cinque i sensi umani, ma, per eccessivi costi in ordine di tempo si è ridotto a possederne solo quattro: Hearing, Touch, Taste, View. Come prima cosa ho pensato su tre livelli il possibile funzionamento del dispositivo: Sensazione: Utilizzo dei sistemi sensoriali per l'acquisizione di dati provenienti dal mondo esterno. Elaborazione: Ottenuta una sensazione, determinazione del comportamento da adottare, inviando le opportune informazioni ai dispositivi di visualizzazione. Attuazione: concretizzazione dell'azione attraverso l'illuminazione dei LEDs. Questo progetto non possiede quindi un microcontrollore che ne gestisce i vari comportamenti, ma ha un'elettronica basata su effetto-risposta. Al presentarsi di un preciso stimolo percepito nel mondo esterno, ognuno dei quattro circuiti, reagisce in un solo ed unico modo. Spero di essere riuscito nelle pagine successive ad essere sufficientemente chiaro ed articolato nell'esposizione del mio lavoro di tesi. Buona lettura. -L'Autore-
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Le regole del gioco

Tesina – Premio maturità 2008
Titolo: Le regole del gioco
Autore: Giorgio Ricca
Descrizione: tratta del rapporto tra le regole e il gioco con diversi ambiti della conoscenza e delle diverse \”tecniche\” per rendere interessante il gioco.
Materie trattate: filosofia, filosofia della matematica, letteratura italiana, storia dell\’arte.
Area: umanistica
Sommario: Introduzione Essendomi ridotto a metà aprile con 3 idee in testa ma niente di scritto ho dovuto scartare le idee di \"Indecisione\" e \"Numerologia\" come titoli per la tesina perché giudicati troppo \"rischiosi\" per una maturità. Mi restava dunque \"Il senso comune e la fallibilità\" come terza opzione ma, non essendone completamente convinto, dopo una serie di libere associazioni che non saprei spiegare, sono arrivato al \"Gioco\" (con cui tra l'altro non ha nulla a che fare), argomento che mi sono accorto avrebbe toccato gli scacchi, una mia passione. Essendo "Il Gioco" un titolo un troppo generale e vago ho deciso di restringere il campo, anche per rendere la tesina un po' meno ambiziosa. Volevo costruire un percorso guidato da un filo logico che non fosse il solito elenco, magari cronologico, di tutto ciò con ha a che fare con il gioco. Lo schema della mia tesina consiste nello sviluppare con analogie e collegamenti il rapporto che intercorre tra il gioco e le sue regole (a livello astratto) con altri ambiti della conoscenza. Non porto avanti una vera e propria tesi argomentandola per arrivare a conclusioni filosofiche o sociologiche spicciole che, a mio parere, risulterebbero pretenziose ed inevitabilmente riduttive (come spesso accade). L'intento è dunque quello di proporre una panoramica di come diversi pensatori o correnti di pensiero si sono appoggiati all'analogia con il gioco (e spesso con gli scacchi) per esprimere le loro idee. Alcuni dei collegamenti da me proposti saranno banali, altri, spero, più originali e meno abusati. Sebbene i miei interessi vertano maggiormente verso argomenti scientifici, filosofici ed epistemologici, la tesina è risultata principalmente umanistica. Parlerò infatti di due autori italiani, un filosofo, due correnti artistiche ed alcuni matematici per il loro contributi alla filosofia della matematica. Dal titolo è lecito pensare che parlerò della teoria dei giochi in realtà ho deciso di escluderla; in primo luogo non si sarebbe inserita nel taglio che ho voluto dare all'argomento e poi perché avrebbe compromesso quella fluidità che ho cercato di conferire alla tesina. Il lavoro finale è risultato relativamente breve. Non ho ritenuto necessario dilungarmi in specificazioni eccessive e ridondanti né ho voluto riportare passi superflui dai libri. Ho privilegiato l'essenziale a costo della possibilità rendere la…
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La donna nel ‘900

Tesina – Premio maturità 2008
Titolo: La donna nel '900
Autore: Eleonora Tu
Descrizione: una panoramica delle differenze tra uomo e donna, delle implicazione, di esempi brillanti del '900
Materie trattate: fisica, astronomia, filosofia, letteratura italiana, storia dell\’arte
Area: scientifica
Sommario: Sono stata molto colpita quando ho scoperto gli studi sui rapporti tra uomo e donna e di come essi potessero spiegare molto di ciò che non capivo. Del resto, tante ricerche continuano a sottolineare le risposte diverse in uomini e donne a stessi stimoli. E' come se potessimo ogni volta trovare un mattone senza capire di quale costruzione si tratta: la mia tesina vuole essere una sorta di rozzo disegno di questa costruzione. Tutto questo però ha anche un grande valore di attualità. Assistiamo quotidianamente ad una realtà violenta, soprattutto nei confronti delle donne. Se vogliamo porre rimedio, è essenziale capire cosa ci colpisce e chi colpisce. Inoltre la nostra epoca è caratterizzata da un'evoluzione e uno sconvolgimento dei ruoli dei due sessi, che inevitabilmente ci influiscono intimamente nel nostro modo di essere. Hanno dunque tutti questi aspetti un comune denominatore?
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E il naufragar…verso una deriva di “salvezza”

Tesina – Premio maturità 2008
Titolo: E il naufragar…verso una deriva di < >
Autore: Nausica Strever
Descrizione: questo tema ha preso forma in primis riflettendo sulla vita e sul pensiero di karl jaspers e di giacomo leopardi che io considero due fra i più grandi uomini mai esistiti, ai quali poi ho ritenuto pe
Materie trattate: filosofia,italiano,greco,latino,storia, inglese
Area: umanistica
Sommario: "E il naufragar… … verso una deriva di "salvezza" Il naufragio: annichilimento o cifra della trascendenza? La dolcezza del naufragio e la ricerca della salvezza… Allegria di naufragi… "… Non sono il poeta dell'abbandono alle delizie del sentimento, sono uno abituato a lottare(…): sdegno e coraggio di vivere sono stati la traccia della mia vita. Volontà di vivere nonostante tutto, stringendo i pugni, nonostante la morte. Dall' Edipo "accecato"…. …all' Edipo salvato… L' "uomo-bestia" e la riconquista della forma umana "… Dopo tante svariate traversie subite, travolto dalle grandi procelle della Fortuna, finalmente, o Lucio, sei giunto al porto della calma e all'ora della misericordia". (Apuleio, Metamorfosi, Libro XI) La volontà di resistere al naufragio dello Stato : i Fratelli Rosselli Il naufragio della "West Land"… aspettando la pioggia purificatrice. "…In this decayed hole among the mountains In the faint moonlight, the grass is singing Over the tumbled graves, about the chapel Ther is the empty chapel, only the wind's home. It has no windows, and the door swings, Dry bones can harm no one. Only a cock stood on the rooftree Co co rico co co rico In a flash of lightining. Then a damp gust Briging rain…" (Thomas Stearns Eliot) "…In questa desolata spelonca fra i monti Nella fievole luce della luna,l'erba fruscia Sulle tombe sommosse, attorno alla cappella C'è la cappella vuota, dimora solo del vento. Non ha finestre, la porta oscilla, Aride ossa non fanno male ad alcuno. Soltanto un gallo si ergeva sulla trave del tetto Chicchirichì chicchirichì Nel guizzare di un lampo. Quindi un'umida raffica Apportatrice di pioggia. .."
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La guerra nei suoi effetti, riflessi e sviluppi

Tesina – Premio maturità 2008
Titolo: La guerra nei suoi effetti, riflessi e sviluppi
Autore: Pietro Aliprandi
Descrizione: la guerra, nei suoi effetti, riflessi e sviluppi in letteratura e scienza: un percorso che parte dalla filosofia e attraversa le varie fasi della letteratura antica e moderna, culminando nella scienza, nel tentativo di comprendere e spiegare un fenomeno c
Materie trattate: filosofia, letteratura greca, letteratura latina, letteratura italiana, inglese, biologia, fisica
Area: umanistica
Sommario: Cos'è la guerra? La domanda è apparentemente banale, ma come quando si tenta di definire concetti quali diritto o libertà, ci accorgiamo del dirupo appena prima del suo ciglio, sul quale ci fermiamo sforzandoci di mantenere l'equilibrio. É vero che voglio trattare la guerra nei suoi effetti, riflessi e sviluppi e non nelle sue cause e perché; ritengo tuttavia doveroso inserire una premessa sulla natura della guerra in sé e su come essa venne interpretata da alcuni dei più illustri filosofi della storia. Innanzitutto la guerra viene definita dal Dizionario Filosofico Bompiani come <<la più ampia e complessa forma di relazione sociale violenta che si possa instaurare tra comunità organizzate e consiste nell'intenzionale inflizione, con strumenti appositamente costruiti (le armi), al corpo di esseri umani considerati nemici di tanto male da ucciderli (con empiristica semplicità, in scienza politica è unanimemente applicata la definizione secondo cui è guerra un conflitto tra entità sovrane che produca almeno mille vittime nell'arco di dodici mesi consecutivi)>>. Va ricordato che per "entità sovrane" si intendono stati che detengono il potere di guerra (e di pace). Certo è che la guerra, usata in generale per risolvere controversie insanabili tra stati, ha accompagnato l'umanità nel suo sviluppo senza essere ripudiata per millenni; neanche l'avvento del Cristianesimo sembrò ridurre efficacemente la presenza della guerra, di cui è stata criticata, tuttalpiù, la maniera con cui veniva condotta, con il risultato di avere una tregua tra due guerre, piuttosto che una pace intervallata da guerre. Condizione questa inevitabile se si tiene in considerazione la frase di Hobbes (1588-1679) <<homo homini lupus>>, o come affermò più avanti Freud (1856-1939) il cui pensiero è più moderno e accettato rispetto a quello di Hobbes: la guerra è la rottura del <<lavoro della civiltà>>, lavoro finalizzato a tenere a freno le pulsazioni primitive e aggressive dell'uomo. Un'altra motivazione venne data da Giustino (II-III secolo d.C.), nell'Epitome di storia romana, facendo sempre riferimento all'aggressività congenita dei Romani: \"I Romani hanno stabilito questa legge di odio contro tutti i re perché loro stessi hanno avuto re tali, da arrossire anche dei loro nomi […] e, come essi stessi raccontano, i loro fondatori furono nutriti dal latte di una lupa: così tutto quel popolo aveva animo di lupo, insaziabile di sangue, avido e affamato di dominio e di ricchezza. (XXX-VIII, 4-7)\"
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Teoria degli invarianti

Tesina – Premio maturità 2008
Titolo: Teoria degli invarianti
Autore: Luca Reggio
Descrizione: percorso tra la simmetria, la ricorsività e l'invarianza dall'arte di escher, al piano complesso, alla relatività speciale.
Materie trattate: storia dell\’arte, matematica, fisica
Area: scientifica
Sommario: DALL'INTRODUZIONE L'argomento trattato in questo scritto è tanto diffuso ed evidente in natura, quanto sottile e nascosto sotto l'apparenza in altri ambiti o in precise situazioni che andremo ad esaminare. Tale argomento è quello delle simmetrie, le quali si configurano in modo più specifico in elementi periodici, invarianti o ricorsivi a seconda delle differenti sfaccettature: la scelta del titolo è un richiamo all'argomento conclusivo dell'elaborato, cioè la teoria della relatività speciale, il cui titolo originale avrebbe dovuto essere Teoria degli Invarianti, proprio a sottolineare la ricerca di equazioni che non cambiavano forma nel passaggio tra diversi sistemi; fu poi Max Planck a suggerire la parola relatività, per indicare la trasformazione delle leggi fisiche tra osservatori in moto relativo tra loro. Non ci soffermeremo ora sulla trattazione delle forme più comuni che la simmetria assume nel quotidiano, per dare spazio ad alcuni aspetti di questa proprietà intrinseca ai fenomeni e ai corpi che ci circondano, i quali sorgono da un punto di vista differente. Per seguire la logica della trattazione, suddivisa in tre parti principali che si contraddistinguono per la prevalenza degli aspetti artistici, piuttosto che matematici o fisici, incominceremo con il presentare uno degli artisti più noti per le sue opere di grafica e per il suo interesse per il conflitto tra apparenza e realtà: Maurits Cornelis Escher.
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Dalla pizza a internet

Tesina – Premio maturità 2008
Titolo: Dalla pizza a internet
Autore: Simone Della bartolomea
Descrizione: e una tesina multidisciplinare in presentazione power point che a partire dal tema della pizza e della sua storia tratta argomenti umanistici e tecnologici
Materie trattate: storia,italiano,informatica,sistemi
Area: tecnologica
Sommario: La vera pizza napoletana è nata intorno al 1730 nella versione Marinara. Infatti a Napoli iniziano a diffondersi le botteghe specializzate nella preparazione di tale piatto diventando così una pietanza consumata da tutte le classi sociali. Nel 1800 conosciamo la pizza nella versione Margherita che ha preso il nome nel 1889 in occasione di una visita dei sovrani di allora. Infatti, si racconta che il miglior pizzaiolo dell'epoca: Raffaele Esposito, realizzò per i sovrani d'Italia: Re Umberto I e la regina Margherita, tre pizze: Pizza alla mastunicola Pizza alla marinara Pizza pomodoro e mozzarella La sovrana apprezzò così tanto quest'ultima da voler elogiare l'artefice dando il suo nome alla creazione culinaria e da allora ecco la nascita della "Pizza Margherita". Fino al 1900 la pizza e le pizzerie rimangono un fenomeno prettamente napoletano, poi dopo la seconda guerra mondiale e sull'onda dell'emigrazione che la pizza esce dai confini del meridione per sbarcare al Nord e all'estero, diventando così un fenomeno mondiale.
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Le nanoscienze

Tesina – Premio maturità 2008
Titolo: Le nanoscienze
Autore: Davide Terzi
Scuola: Liceo scientifico
Descrizione: Qualche mese fa lessi un articolo sul giornale L’Espresso che spiegava i notevoli progressi fatti in questi ultimi anni per riprodurre, in sistemi artificiali, il caratteristico adattamento ambientale e apprendimento empirico dell’intelligenza umana. Il punto che mi interessa maggiormente è però la scoperta del ruolo fondamentale degli effetti quantistici nel rendere possibile il calcolo (sia numerico che logico) su scala nanoscopica. Infatti, come spiegherò nella seconda sezione di questo lavoro, gli effetti quantistici sembrano essere l’unica salvezza di un sistema avente velleità di calcolo a temperatura ambiente (come il nostro cervello del resto). L’utilità derivante dallo sviluppo di queste conoscenze spazia dalla tecnologia, la costruzione di computer di nuova concezione adatti a nuovi scopi, alla biologia, addentrandosi nella struttura fisiologica dei neuroni e sulla tipologia delle loro connessioni. Questo è un argomento molto complicato che non sono in grado di trattare, invade però un campo vasto e in ascesa della scienza contemporanea, che mi affascina molto e di cui invece vorrei trattare. La fondamentale importanza dell’ordine di grandezza, in questo problema in particolare, mi fece ricordare un’esperienza di stage presso l’Università Statale di Milano sulle nanotecnologie nell’ambito del programma Nanotech Summer Week ’07 della Regione Lombardia. Questo lavoro è essenzialmente una rielaborazione degli appunti presi in quei giorni. Anche il fronte dei materiali nanostrutturati è stato aperto di recente (quasi mezzo secolo) e è in rapido sviluppo grazie anche ai nuovi microscopi (o forse dovremmo chiamarli nanoscopi) che ci permettono di vedere gli atomi e che sono un vero fiore all’occhiello della scienza, per come usano teorie apparentemente astratte formulate nel corso del novecento per fornire immagini formidabili. Nella bellissima ma poco conosciuta raccolta di novelle Storie Naturali Primo Levi narra di una della tante meraviglie tecnologiche immesse sul mercato da una fantomatica azienda americana. Il Mimete, questo il nome della macchina, duplica documenti, ma non come una comune fotocopiatrice. Il Mimete ricrea in tutto e per tutto il documento, le fibre e le imperfezioni della carta, le lacerazioni, le macchie
Materie trattate: fisica, biologia, chimica
Area: tecnologica
Bibliografia: Jeffrey Statinover, Il cervello quantico, Macro Edizioni, 2002 Bergamaschini, Marazzini, Mazzoni, L’Indagine del mondo fisico VOLUME F, Signorelli Editore Discorso di Richard Feynman, There’s Plenty of Room at the Bottom ( http://www.zyvex.com/ nanotech/feynman.html ) “Ordine a Buon Mercato” da Primo Levi, I Racconti, Einaudi 1996 Pubblicazioni scientifiche dalla rivista Physics World (edita dalla Society of Physics londinese) e relativo sito web Davide Terzi! Liceo Scientifico F. Lussana Anno Scolastico 2007/2008 22 
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Estetica:dall’imprevedibile bellezza matematica

Tesina – Premio maturità 2008
Titolo: Estetica:dall'imprevedibile bellezza matematica
Autore: Alessia Massarutto
Descrizione: sviluppo del tema del bello partendo dalla matematica e analizzando poi l'aspetto estetico nell'arte, nella filosofia e nel movimento estetico dell'800, in particolare nella letteratura di oscar wilde
Materie trattate: matematica, storia dell\’arte, filosofia, inglese
Area: scientifica
Sommario: La discussione sull'aspetto estetico della matematica ha da sempre interessato gli appassionati e in particolare i matematici stessi. Infatti, coloro che vedono la matematica solamente come una scienza esatta, scienza dell'ordine e dell'analisi, non si riescono a soffermare sull'aspetto più affascinante di questa disciplina. La matematica è fatta di numeri e tra questi un piccolo gruppo attira l'attenzione di molti, fin dalla loro scoperta. Un esempio fra tutti è il valore di Ï€ che lega la circonferenza al proprio diametro. Quello che più interessa di questo numero è il suo essere irrazionale, cioè non rappresentabile attraverso una frazione, rendendo quindi diametro e circonferenza incommensurabili tra loro. Un numero meno conosciuto, ma con caratteristiche altrettanto peculiari è il meno noto Φ. Questo valore, conosciuto fin dall'epoca classica, è il numero irrazionale (√5+1)/2 che si diceva generare la divina proporzione, e a cui si attribuivano particolari proprietà estetiche. Quando usiamo il termine proporzione vogliamo indicare un rapporto tra cose caratterizzato da una particolare armonia; diversamente però viene utilizzato in matematica dove proporzione è l'uguaglianza tra due rapporti. Nel caso della divina proporzione, significato estetico e quantitativo diventano un'unica realtà. Questo numero, per certi versi anche molto misterioso, acquisì nel Rinascimento la denominazione di gioiello della geometria da Keplero e più recentemente anche il nome di numero aureo, rapporto aureo e sezione aurea. La sua origine però si deve al grande matematico dell'antichità Euclide che definì Φ (allora definito con Ï„, da tomè=taglio) come il rapporto tra la sezione maggiore e quella minore di un segmento suddiviso in modo tale che le sue parti stiano nella "proporzione estrema e media" AB:AC=AC:CB. Ancora più interessante appare la determinazione di tale rapporto anche in altre figure geometriche come il pentagono equilatero ed equiangolo, dove le diagonali di due angoli consecutivi intercettano parti (a due a due congruenti) che stanno tra loro in rapporto aureo. Dato che la parte maggiore è anche pari al lato del pentagono, si può anche dire che la diagonale del pentagono è pari al prodotto del lato per il rapporto aureo. Anche nel pentagramma, cioè la stella a 5 punte che si può disegnare dentro al pentagono, si può rintracciare un rapporto aureo: infatti in ciascuno dei triangoli isosceli che formano le punte, il rapporto tra uno dei due lati e l'ipotetica base è proprio Φ! Sono proprio queste due figure, pentagono e pentagramma che tanto hanno affascinato i Pitagorici, che da sempre avevano assegnato una particolare importanza al numero 5. Ma da quello che si sa, fu Euclide il primo a fornire una definizione vera e propria del numero aureo di cui poi si servì per costruire i 5 solidi regolari, definiti platonici. Tali figure geometriche, oltre ad essere gli unici solidi esistenti che……
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Notturno

Tesina – Premio maturità 2008
Titolo: Notturno
Autore: Chiara Di marsico
Descrizione: tesina multidisciplinare con trattazione approfondita di tutte le materie curricolari. inoltre comprende particolari approfondimenti musicali (musica classica),cinematografici e scientifici.
Materie trattate: let italiana,let latina,let inglese,classico latino,divina commedia,storia,filosofia,scienze,fisica
Area: umanistica
Sommario: Introduzione al percorso L'idea di relazionare un percorso disciplinare sul tema del notturno è nata per caso, o meglio, in un momento in cui non pensavo alla scuola. Da diversi anni frequento il conservatorio di musica nella classe di pianoforte e Chopin, col tempo, è diventato il mio "pane quotidiano". La sua musica mi appassiona, mi affascina, mi entusiasma, soprattutto i suoi valzer e i suoi notturni. Proprio suonando un notturno è nata l'idea di questa tesina e subito, spontaneamente, ho trovato i collegamenti con le altre materie, in modo da creare un lavoro che avesse come caratteristica la multidisciplinarietà. In particolare, ho scelto di iniziare spiegando brevemente cos'è il notturno come forma musicale, passando all'analisi di alcuni versi di Leopardi, Pascoli, D'Annunzio e Ungaretti con uguale tema, considerando la poesia come un'arte, come una musica che avvolge l'immaginario poetico. Ho poi analizzato il tema della notte da un diverso punto di vista, attraverso Petronio, il celebre poeta latino del I secolo d.C. e un passo della sua opera, il Satyricon e, in particolare, la favola milesia della Matrona di Efeso, di ambientazione notturna e anche un altro brano di chiara impronta folkloristica (legato al tema dei lupi mannari). Il tema della notte è spesso associato ai sogni e a ciò che essi riescono a trasmetterci: Freud li studiò e ne trasse importanti conclusioni, soprattutto per la cura dei suoi pazienti. Il sogno, inoltre, è anche fonte di ispirazione letteraria: si pensi a Coleridge e a una delle sue opere, il "Khubla Kan"; o ancora, il sogno è magia, come per Shakespeare in "Sogno di una notte di mezza estate", una delle sue più belle commedie, apprezzata ancora oggi. Tuttavia, non mi sono soffermata esclusivamente al tema della notte: ho preso in considerazione anche il suo opposto, il giorno e, quindi, la luce. Ho pensato di inserire un'opera d'arte che, a mio avviso, rispecchia perfettamente questo rapporto intrinseco fra giorno e notte. Si tratta del dipinto "Impero della luce" di Magritte, e poi, ancora, "Notte stellata" di Vincent Van Gogh. Anche nella Divina Commedia c'è la
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Il progresso scientifico:cellule staminali

Tesina – Premio maturità 2008
Titolo: Il progresso scientifico:cellule staminali
Autore: Maria chiara D’ulizia
Descrizione:
Materie trattate: biologia,arte,filosofia,fisica,italiano,francese
Area: scientifica
Sommario: Le cellule staminali sono cellule primitive, "immature", non specializzate dotate della singolare capacità di trasformarsi in qualunque altro tipo di cellula del corpo. Purtroppo non tutti i tessuti del corpo umano sono forniti di zone ove si producono staminali, mentre nello stadio iniziale di sviluppo dell'embrione tutte le cellule sono in questo stato. Molti ricercatori sostengono che le cellule staminali potranno potenzialmente rivoluzionare la medicina, permettendo ai medici di riparare specifici tessuti o di riprodurre organi.
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La società di massa tra democrazia e demagogia

Tesina – Premio maturità 2008
Titolo: La società di massa tra democrazia e demagogia
Autore: Marco Mari
Descrizione: approfondimento multidisciplinare sulle dinamiche socio-politiche della società di massa nel corso del novecento.
Materie trattate: letteratura greca, storia, filosofia
Area: umanistica
Sommario: Premessa all'approfondimento. In questo approfondimento si è cercato di interpretare il secolo da poco conclusosi dal punto di vista sociologico e politico. Alla base del mio interesse c'è una riflessione personale, che mi ha guidato nel corso dell'elaborazione, suscitata dallo studio dello storico greco Polibio riguardo la storia politica del mondo. Come esplicitato nel paragrafo 3.4, la chiave di lettura del lavoro è la possibile validità della teoria dell'evoluzione ciclica come paradigma universale per la storia. Può questa esserlo anche a fronte del contesto politico ed ideologico più recente, a fronte dell'evoluzione della società nel corso del Novecento? Dato che a queste domande non ho potuto trovare risposta sui "libri di scuola" ho così deciso di approfondire tale argomento ripercorrendo gli eventi storici che hanno segnato la società di massa novecentesca, sulla base anche della critica elaborata riguardo ad essa dai filosofi della scuola di Francoforte.

Il dono

Tesina – Premio maturità 2008
Titolo: Il dono
Autore: Roberta Castiglione
Descrizione: la tesina affronta il tema del dono partendo dall'antropologia, utilizzando il \”saggio sul dono\” di mauss, per arrivare al tema della donazone di organi.
Materie trattate: antropologia, storia dell\’arte, letteratura, biologia
Area: scientifica
Sommario: Introduzione La mia riflessione sul dono è nata dall'incontro casuale con un testo di Marcel Mauss, il "Saggio sul dono, forma e natura dello scambio nelle società arcaiche". Cos'è per noi, uomini e donne della società capitalistica, il dono? Qual è il significato che ad esso noi attribuiamo? Da un lato vediamo che nel sistema malesiano preso in considerazione da Mauss, l'uomo prestigioso deve possedere, come accade in tutte le parti del mondo, ma il suo prestigio sta nel donare generosamente. Dall'altro lato invece la nostra formazione culturale ci insegna che, affinché la società funzioni bene, ciascuno deve perseguire il proprio interesse egoistico; nonostante ciò il dono non è scomparso dalla nostra vita e si nasconde nel nostro agire. Ma qual è la differenza tra donare e contraccambiare? La differenza sta nell'assenza di costrizione, quindi nella libertà dell'agire. Un esempio può essere fornito dai donatori di sangue che donano una parte di sé senza ricevere nulla in cambio, se non la gratificazione personale che viene da quel gesto. Inoltre il dono implica una forte dose di libertà. E' interessante la definizione che dà Jacques T. Godbout: "Definiamo dono ogni prestazione di beni e servizi effettuata, senza garanzia di restituzione, al fine di creare, alimentare o ricreare il legame sociale tra le persone." La logica del dono vuole anche che, per una cosa donata, se ne riceva un'altra e questo donare-ricevere innesca una spirale di riconoscenza che non annulla il debito tra i soggetti coinvolti. Questo bisogno di dono – riconoscenza raggiunge la punta estrema nel dono di sé, e per noi, uomini del XXI secolo, nella donazione di organi. Questa è una scelta che ciascuno di noi deve fare in vita, anche se riferita al "post mortem". Ed ecco che entriamo in un campo delicato, in cui, al di là delle considerazioni personali, è d'obbligo dare uno sguardo alla situazione e alla normativa italiana.
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La matematica in ogni disciplina

Tesina – Premio maturità 2008
Titolo: La matematica in ogni disciplina
Autore: Claudia Schirru
Descrizione: questo breve lavoro vorrebbe smentire la comune concezione che vede la matematica come una materia astrusa e inutile e vorrebbe invece aiutarci a capire con piccoli esempi come sia presente in ogni momento della nostra vita ed in ogni disciplina, anche qu
Materie trattate: storia, fisica, filosofia, storia dell\’arte, geografia astronomica, inglese, lett. italiana e latin
Area: scientifica
Sommario: INTRODUZIONE La parola matematica deriva dal greco μάθημα (máthema), traducibile con i termini \"scienza\", \"conoscenza\" o \"apprendimento\"; μαθημαÏ„ικÏÅ’Ï‚ (mathematikós) significa invece \"appassionato del conoscere\". Oggi il termine si riferisce ad un corpo di conoscenze ben definito che basa il suo studio su definizioni precise e procedimenti deduttivi rigorosi. L'attività svolta dai matematici moderni è molto diversa da quella dei primi matematici delle civiltà antiche. Nella preistoria la matematica si basò sul concetto di numero; artefatti preistorici scoperti in Africa ed in Francia, datati tra il 35000 a.C. ed il 20000 a.C., indicano i primi tentativi di qualificazione del tempo e dimostrano che la conoscenza rudimentale di alcune nozioni matematiche precede di tanto l'invenzione della scrittura. Dal XVII secolo in poi nacquero e si svilupparono accademie e società che permisero alla matematica di svilupparsi e di occuparsi anche di verità tutt'altro che evidenti, come potevano essere i numeri, rispondendo ad esigenze immateriali legate anche ad altre discipline come la filosofia o la religione. Un aspetto importante della storia della matematica consiste nel fatto che essa si è sviluppata indipendentemente in culture completamente differenti che arrivarono agli stessi risultati. Spesso un contatto o una reciproca influenza tra popoli diversi ha portato all'introduzione di nuove idee e ad un avanzamento delle conoscenze matematiche. A volte si è invece vista una decadenza improvvisa della cultura matematica presso alcuni popoli che ne hanno rallentato lo sviluppo (come accadde nel medioevo europeo, quando alcuni studiosi cristiani parlarono anche contro questa disciplina). Oggi invece la matematica ha potuto avvalersi dei contributi di persone di tutti i paesi. Possiamo quindi concludere che la matematica, oltre ad essere stata la prima disciplina che, grazie ai suoi metodi di alto rigore e portata, ha raggiunto lo status di scienza, è anche definibile come linguaggio per molti aspetti esemplare strumento per la trasmissione e sistemazione delle conoscenze universali. Il grande Galileo Galilei (1564-1642) diceva a questo proposito: "La matematica è l'alfabeto nel quale Dio ha scritto l'universo". Prima del XX secolo il numero dei matematici attivi contemporaneamente nel mondo era inferiore al centinaio, i matematici erano di norma benestanti o supportati dai ricchi possidenti. Vi erano pochi impieghi possibili, fra i quali insegnare nelle università o nelle scuole superiori. La professione del matematico divenne realtà solo quando si iniziò a lavorare in gruppo. I centri principali della loro attività erano, Gottinga nella prima metà del secolo, per poi passare negli anni '50 a Princeton.
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La casa tra natura e progresso

Tesina – Premio maturità 2008
Titolo: La casa tra natura e progresso
Autore: Giacomo Bernagozzi
Descrizione: il progetto “la casa tra natura e progresso” vuole analizzare l’evoluzione della casa e del concetto di abitare da un punto di vista storico, architettonico e letterario per poter valutare in quale direzione si stia muovendo il progress
Materie trattate: s
Area: scientifica
Sommario:
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Dobbiamo andare tutti dall’oculista:il mondo ci …

Tesina – Premio maturità 2008
Titolo: Dobbiamo andare tutti dall'oculista:il mondo ci in
Autore: Sara Plumitallo
Descrizione: con questa tesina ho voluto mettere in evidenza quanto sia facile per l'uomo cadere negli inganni e nelle illusioni che la strana e complessa natura del nostro mondo ci offre, e ho prestato particolare attenzione al modo in cui grandi personaggi del pass
Materie trattate: geografia astronomica, fisica, storia dell\’arte, filosofia, lett. italiana, inglese
Area: scientifica
Sommario: Introduzione Ebbene si…il mondo ci inganna! Proprio come ci insegnano le esperienze quotidiane o alcuni fenomeni spiegabili scientificamente. Se proviamo a chiedere a un bambino se sia la Terra o il Sole a muoversi, quest'ultimo ci risponderà senz'altro che è il Sole a muoversi intorno alla Terra, dato che è quanto vede dalla sua prospettiva. Allo stesso modo una persona che, nel deserto, ha vissuto l'esperienza di un miraggio ha avuto la certezza di vedere un oggetto spostato rispetto alla sua posizione reale. Tuttavia, il termine inganno, può essere interpretato secondo molteplici punti di vista. Infatti, le illusioni non interessano soltanto i nostri sensi, ma anche la nostra mente, proprio come ci insegnano grandi personaggi come Pirandello, Schopenhauer e Stevenson. Verifichiamo subito quanto sia facile ingannare noi stessi con l'aiuto delle immagini seguenti. Sapreste affermare senza l'ausilio di un righello che le due rette, raffigurate in rosso, sono parallele tra di loro? E ancora, qual è secondo voi, la linea più lunga tra le due che sono rappresentate verticalmente in figura?Quale parola è scritta nella figura affianco? Good o Evil? Oppure, proviamo a contare le candele presenti in questo candelabro. Prestiamo attenzione al colore delle caselle contrassegnate dalle lettere A e B. La prima cosa che noteremo è senz'altro che le due caselle sono state colorate con due tonalità di grigio diverse, ma …ne siamo poi così sicuri? Guardiamo la figura sottostante: le bande grigie ci mostrano che il colore usato per le due caselle è lo stesso, è la nostra mente a trarci in inganno! Lo scopo di questa tesina è di mostrare alcuni dei "tipi" di illusione, per partire da quelli a cui vengono sottoposti i sensi, come il moto apparente del Sole, i miraggi, o l'osservazione di opere di Magritte basate sulla tecnica del trompe l'Å"il ; per continuare con le illusioni che coinvolgono la nostra mente, come l'Umorismo di Pirandello, il Velo di Maya di Schopenhauer e la doppia personalità del Dr. Jekyll di Stevenson. Il moto apparente del Sole Fin da bambini ci è stato insegnato che il Sole è fermo nell'Universo, mentre è la Terra, insieme a tutti gli altri pianeti e copri celesti, a muoversi intorno ad esso; ma come mai tanta fretta di dare una simile spiegazione?
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Ribelli, alienati e nati al contrario

Tesina – Premio maturità 2008
Titolo: Ribelli,alienati e nati al contrario
Autore: Giulia Nanetti
Descrizione: analisi dei concetti di ribellione,alienazione , loro corrispondenze e loro rappresentanti nelle materie di italiano , inglese , filosofia e letteratura greca. presentazione di documenti ai quali si riferisce la tesina.
Materie trattate: italiano,inglese,filosofia,letteratura greca
Area: umanistica
Sommario: Con la mia tesina ho voluto analizzare i concetti di alienazione, ribellione e le loro corrispondenze nelle materie di italiano , inglese , filosofia e letteratura greca.In particolare l'espressione "nati al contrario" rappresenta una sintesi di entrambe queste condizioni ed è soprattutto l'etimologia greca del nome Antigone. La ribellione degli scapigliati è rivolta alla letteratura ufficiale e alla struttura etico -sociale che si andava delineando in Italia nel clima della II rivoluzione industriale. La loro ribellione consiste nel mettere in discussione questi aspetti al fine di scuotere le certezze presenti fino ad allora , come il manzonismo, o che si stavano sviluppando come il capitalismo della nuova società borghese. Nonostante la loro attitudine anarchica e antiborghese,non riuscirono a rendere concreti i loro ideali e si limitarono a una ribellione individuale. Ed è proprio il loro individualismo anarchico e antiborghese che porta gli scapigliati ad interpretare la poesia come indipendente da ogni fine educativo e a proclamare la solitudine del poeta che si trova in una posizione di alienazione all'interno della società moderna e rispetto al pubblico , tanto che Emilio Praga scriverà in Preludio "O nemico lettor…" La scapigliatura quindi fu un elemento di rottura che contribuì al tramonto della vecchia letteratura. Gli stessi caratteri di avanguardia e rottura col passato sono presenti anche nel movimento futurista, il quale ebbe però un'impronta più significativa in quanto ebbe un ruolo di distruzione dell'arte e della cultura e di distruzione del passato. Al contrario degli scapigliati i futuristi si organizzarono in un movimento e portarono avanti una poetica definita. Cambia anche il periodo storico , infatti se con la Scapigliatura ci trovavamo nel periodo post-risorgimentale ora siamo agli inizi del Novecento , il Manifesto futurista venne pubblicato nel 1909 , su una rivista francese ,Le Figaro , sebbene si trattasse di un movimento propriamente italiano.La ribellione futurista sta nella violenza e nell'immersione completa all'interno della modernità propria degli autori futuristi.Tali autori quindi si ribellano al passato e si fanno portavoce della modernità , tanto da affermare che un auto da corsa è più bella che la Nike di Samotracia.L'aggressività e violenza che caratterizzò tale movimento ebbe come conseguenza un avvicinamento al fascismo e al nazionalismo dovuto anche all'esigenza di una guerra che ristabilisse la situazione,Martinetti scrive nel manifesto futurista che la guerra è la sola igiene del mondo.I futuristi si oppongono infatti a tutto ciò che non è coraggio e violenza ,soprattutto si scagliano contro la donna,rappresentante della condizione di debolezza , la donna nella poetica futurista è trattata come una creatura inferiore ed emarginata , alienata,come succede ad Antigone e alle eroine mitologiche ,le Heroides di Ovidio , che si lamentano della condizione di inferiorità cui sono condannate.
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Il riscatto dell’ esistenza

Tesina – Premio maturità 2008
Titolo: Il riscatto dell' esistenza
Autore: Daniela Di risio
Descrizione: il tema scelto é: il riscatto dell'esistenza.la mia intezione era quella di dimostrare come anche negli autori in cui domnina questo pessimismo di fondo,la vita continua ad offrire un varco, una speranza.
Materie trattate: storia,italiano,filosofia,latino,francese,inglese
Area: umanistica
Sommario: Contesto storico L'Europa negli anni tra il '20 ed il '30 è ricca di fermenti e di realizzazioni. La guerra ed il dopoguerra hanno ormai messo in luce la crisi liberal-borghese, i cui valori non offrono più credibilità. Questo modello, a partire dalla seconda metà dell'Ottocento, aveva consentito l'allargamento della cittadinanza a classi e gruppi sociali prima di allora esclusi dalla partecipazione alla vita politica, estendendosi in gran parte dei Paesi Europei. Eventi come il trauma della guerra, le conseguenze della crisi economica, la disoccupazione, la paura suscitata dalla rivoluzione russa, la fragilità stessa di molti nuovi stati, portarono alla formazione di un nuovo tipo di regime: il regime autoritario di massa. Alla vigilia della seconda guerra mondiale, i sistemi democratici e parlamentari erano diventati ormai un'eccezione ed in nazioni come la Germania e l'Italia, si stava affermando sempre di più questo tipo di regime; il Fascismo italiano e il Nazismo tedesco ne rappresentarono le più grandi teorizzazioni. In Germania, lo sciopero generale del 1918, l'inflazione, l'occupazione delle miniere della Rhur da parte dei francesi, alimentarono l'estremismo politico e il risentimento nei confronti delle istituzioni democratiche, le quali sembrarono incapaci di far fronte alla situazione. In Italia, la vecchia classe liberale, mette allo scoperto la sua vocazione autoritaria e pensa ad un uso strumentale del fascismo in funzione antisocialista: sarà lo stesso liberale Giolitti, nel 1921, a favorire (se pur indirettamente) l'avvento del regime fascista. Da questo momento in poi, la predicazione di Gobetti per una rivoluzione liberale, cade nel vuoto. Lo stesso Mussolini, con la creazione dell'Accademia d'Italia e le scuole di mistica fascista, cerca di legare al regime anche la cultura. Riviste come Solaria, scelgono una forma d'arte che non si compromette con la linea guida del governo, ma lo ignora; da ciò la scelta del vagheggiamento memoriale, la trasfigurazione del dato reale in una dimensione arcana e simbolica, il rifugio nel proprio io, la solitudine esistenziale, la ricerca di una parola essenziale e di rapporti analogici (sulla scia dei simbolisti francesi), che diventeranno le caratteristiche della "poesia nuova" di Montale.
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La libertà

Tesina – Premio maturità 2008
Titolo: La libertà
Autore: Francesco Pappalardo
Descrizione: eseguibile creato in visual basic. risoluzione ottimale dello schermo: 1024×768
Materie trattate: italiano,latino,storia,inglese,filosofia,matematica,fisica,geografia,arte
Area: umanistica
Sommario: La libertà indica l'essere libero, la condizione di chi non è prigioniero e non ha restrizioni, non è confinato o impedito. La libertà in senso più ampio è anche la facoltà dell'uomo di agire e di pensare in piena autonomia, è la condizione di chi può agire secondo le proprie scelte, in certi casi grazie ad un potere specifico riconosciutogli dalla legge. Non bisogna confondere i termini democrazia e libertà. Per quanto essi possano essere spesso associati, in realtà hanno due significati diversi. Ad esempio, la libertà di un popolo è solo una premessa per la democrazia. Di certo è la premessa più importante, ma la strada per raggiungere la democrazia, una volta raggiunta la libertà è lunga ed ardua (vi è bisogno anche di pace, di unità nazionale, ecc.). Spesso si associa il termine \"libertà\" al LIBERALISMO: è questa la teoria politica e la filosofia della libertà. Storicamente il liberalismo nasce come ideale che si affianca all'azione della borghesia nel momento in cui essa combatte contro le monarchie assolute e i privilegi dell'aristocrazia a partire dalla fine del XVIII secolo. L'esito di questo scontro tra le due classi porta alla costituzione dello Stato liberale. Il liberalismo in economia si traduce in liberismo, cioè in una politica di libero commercio e di libero scambio.

L’odissea della modernità

Tesina – Premio maturità 2008
Titolo: L'odissea della modernità
Autore: Giovanni Martino
Descrizione: la mia tesina tratta della crisi intellettuale-sociale tra la seconda metà dell'ottocento e l'inizio del novecento, in concomitanza con la crisi del positivismo (nel documento sono trattate le ultime scoperte in biologia, fisica e chimica).
Materie trattate: biologia, chimica, fisica, filosofia, italiano, inglese, storia
Area: umanistica
Sommario: La rivoluzione industriale e quella scientifica, nella seconda metà dell'ottocento, lasciarono in eredità all'Europa dell'epoca una smisurata fiducia nel progresso ed un grande ottimismo, sui quali filosofi come Comte, Mill e Spencer fondarono le loro filosofie di stampo positivista; il prestigio e la fiducia nella scienza sembravano aver raggiunto i massimi livelli: il mondo accademico proprio in questi anni accoglie con clamore le tesi di Darwin sull'Evoluzione, mentre le scoperte in fisica sulle onde elettromagnetiche davano agli scienziati l'illusione di aver compreso alla perfezione il "meccanismo" dell'universo. Il progresso inarrestabile della "tecnica" (ovvero l'insieme organizzato delle macchine in grado di produrre, come un vero e proprio sistema parallelo alla natura stessa, valori ed idee nuove ed originali), soprattutto nel primo novecento, vede l'affermazione di un modello di società sempre più tecnologico ed industrializzato, caratterizzato dalla produzione in serie e dal "feticismo delle merci"; l'insieme di individui all'interno di una società comincia a trasformarsi in una vera e propria "massa", dove le vecchie categorie sociali, economiche e culturali non contano più e la collettività è caratterizzata dal conformismo di idee e pensieri, un gruppo compatto nella quale diviene semplice ottenere un consenso assoluto (sul quale si baseranno i totalitarismi sorti dopo la Prima Guerra Mondiale). Gli ultimi decenni dell'ottocento furono tuttavia i testimoni del fiorire di numerose correnti di pensiero esplicitamente contrapposte al positivismo. In Germania la figura di spicco di questa reazione fu sicuramente Friedrich Nietzsche, originale interprete della filosofia Schopenhaueriana e pioniere dell'irrazionalismo: la sua filosofia fu infatti elaborata di modo da minare alle fondamenta le certezze della società occidentale. Sue furono inoltre le tesi sul nichilismo che pervadeva la società europea dopo la seconda rivoluzione industriale: il culmine della civiltà occidentale e l'apoteosi del progresso tecnologico vedono radicarsi nell'individuo un tremendo "spaesamento" ( unheimlich ) che porta ad uno smarrimento della percezione di un "senso della vita" e ad una perdita di certezze da superare solo con l'accettazione della "morte di Dio", ineluttabile consapevolezza dell'inconsistenza dei valori tradizionali. Parallelamente, parte del mondo intellettuale giunge alla consapevolezza della perdita del proprio ruolo di guida assunta durante il Romanticismo; artisti e letterati prendono atto in questo periodo del tramonto di un'epoca nella quale la loro opera poteva ancora avere un ruolo ben definito nella società; sentendosi estranei alla "massa" e rifiutando l'ingenuo ottimismo del positivismo, gli artisti si "ripiegano in sé stessi", tentando di resistere in questa maniera alla massificazione della collettività. In questo clima culturale vede la nascita la corrente del Decadentismo (patria di tale movimento è la Francia : già Baudelaire, nella sua opera Le fleurs du mal, 1857, ne anticipa i temi, in un periodo di massimo successo del Naturalismo (corrente artistica che elabora nella letteratura le tecniche positiviste); tuttavia furono poeti quali Mallarmè e Verlaine (proprio a lui si deve il concetto di "decadenza", esplicitamente indicato nell'incipit del suo sonetto "Launguer": <<Je suis l'Empire à la fin de la décadence>>), fondatori del Simbolismo, a sviluppare concretamente questa nuova tendenza: l'artista "decadente", anticonformista, incompreso, estraneo alla società borghese irrigidita negli schemi scientifico-positivisti, cerca una via d'accesso all'essenza della realtà attraverso il mistero, il sogno, l'alterazione della coscienza, riprendendo talvolta le tematiche proprie del Romanticismo. L'opera dello scrittore è confinata al solo ambiente intellettuale, risultando incomprensibile alle masse; la parola diviene uno "strumento allusivo", prezioso, tramite la quale l'autore è in grado di condensare la propria interpretazione dell'universo, a lui solo nota.
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Il senso di appartenenza dell’uomo

Tesina – Premio maturità 2008
Titolo: Il senso di appartenenza dell'uomo
Autore: Alberto Diana
Descrizione: quanto le idee di nazione e globalità hanno influenzato la storia contemporanea? ecco una breve indagine, partendo da kant arrivando fino ai giorni nostri!
Materie trattate: filosofia, storia, italiano, inglese
Area: umanistica
Sommario: I discorsi riguardanti l'appartenenza dell'uomo si sono susseguiti continuamente nella storia della filosofia, dai tempi più remoti fino al dibattito contemporaneo: già nell'antica Grecia era presente chi metteva in discussione l'appartenza o meno dell'uomo al mondo fisico, sulla base della realtà fenomenica del corpo ma anche dell'astrattezza metafisica dell'anima. Ciò che si prenderà ora in considerazione parte da uno dei cardini della filosofia che va dall'Umanesimo in poi: l'appartenenza dell'uomo al mondo e la sua centralità all'interno di esso. In virtù di questo principio fondamentale, l'interesse primario della speculazione filosofica si discosta dalla natura, e quando questa viene affrontata è soltanto in funzione della ricerca dei metodi per l'indagine conoscitiva dell'uomo (cosa che accadde durante la Rivoluzione Scientifica). In particolar modo durante l'età dell'Illuminismo compito della filosofia è far sì che l'uomo, in virtù della sua ragione, << esca dal suo stato di minorità, che egli deve imputare a se stesso>>. Dopo secoli di oscurantismo, l'uomo si propone di raggiungere il suo massimo grado di esaltazione, libero da ogni tipo di fede religiosa o di superstizione millenaria priva di fondamento, e può finalmente enunciare i suoi diritti inalienabili di libertà, uguaglianza, fratellanza e pensiero. In virtù di questa nuova visione, l'uomo all'interno dello Stato e nella società civile non è più un suddito, sottomesso ad un principio di autorità divino ormai tramontato, ma è cittadino con pieni poteri e diritti, che nel moderno concetto di democrazia tripartita (Potere esecutivo, legislativo, giudiziario) assume il suo più alto valore. Le ripercussioni storiche del movimento sono evidenti in Europa nella Rivoluzione Francese, che nelle sue fasi iniziali trova l'appoggio di un'intera generazione di intellettuali borghesi che vedono finalmente applicati i principi del pensiero di un intero secolo. Una delle cause del crollo di questo processo storico che sembrava ormai inarrestabile è da imputare sicuramente all'idea di esportazione (a dir poco forzata e violenta) della Rivoluzione: una delle idee centrali del pensiero illuministico è infatti il cosmopolitismo, l'idea di superamento delle barriere geografiche e culturali ereditate dal passato, in nome della creazione di una comunità globale della ragione, in cui l'uomo fosse non solo cittadino del proprio Stato ma cittadino del mondo.
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“la terra dei briganti”

Tesina – Premio maturità 2008
Titolo: \”la terra dei briganti\”
Autore: Antonio Lucarelli
Descrizione: la presente tratta i tentativi compiuti dallo stato italiano per sanare la lacerazione sociale e morale conseguente all’incontro-scontro fra realtà disomogenee, quali quella settentrionale e quella meridionale.
Materie trattate: storia,letteratura italiana, letteratura inglese, storia dell\’arte, fisica, scienze della terra
Area: umanistica
Sommario: Il regno sabaudo è stato una dittatura feroce che ha messo a ferro e fuoco l'Italia meridionale e le isole, squartando, fucilando, seppellendo vivi i contadini poveri che scrittori salariati tentarono d'infamare col marchio di briganti. Antonio Gramsci, Ordine Nuovo, 1920
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La città fra reale e ideale

Tesina – Premio maturità 2008
Titolo: La città fra reale e ideale
Autore: Mattia Tornaghi
Descrizione: questa tesina è suddivisa in tre parti: la prima riguarda le immagini di città reali, la seconda le immagini di città ideali, l'ultima parte riguarda invece la \”disarmonia con la realtà\” nella poesia di montale
Materie trattate: greco, inglese, italiano, latino
Area: umanistica
Sommario: INTRODUZIONE Tutta la letteratura è costruzione di mondi immaginari, alternativi a questo, detto reale, nel quale viviamo. Anche quando gli scrittori credono di fare una letteratura che copia il vero, la realtà da loro costruita è diversa da quella esistente per almeno un aspetto: è una creazione della loro mente, in cui eventi e storie sono governabili e orientabili, e non dati di fatto che ci stanno di fronte e ai quali dobbiamo adattarci. A volte, però, la letteratura si pone in modo consapevole a costruire mondi di fantasia, talora migliori e più felici di questo (utopie positive), talora peggiori (utopie negative). Negativi o positivi, i mondi fantastici e alternativi costruiti dalla letteratura contengono verità, speranze e messaggi indirizzati agli abitanti di questo mondo: ci dicono come dovrebbe essere meglio, o come potrebbe essere peggio, se non si corre in fretta ai ripari. Le utopie della letteratura parlano il linguaggio della tenerezza o della rabbia per questo mondo, nel momento stesso in cui proclamano di volerne fuggire. Insomma, quanto più questi mondi appaiono fantasiosi e paradossali, inverosimili e impossibili, leggeri e distaccati, tanto più denunciano le radici che li legano a questa terra. APPROFONDIMENTO Vorrei incominciare il mio approfondimento dall'opera di Italo Calvino intitolata "Le città invisibili". Composto negli anni del soggiorno parigino e pubblicato nel 1972, Le città invisibili risente delle influenze del clima culturale francese. E' anzi proprio per l'adesione al nuovo ambiente culturale dello strutturalismo che il libro segna una svolta fondamentale nell'opera di Calvino. Nella
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GNU/Linux e le reti TCP/IP

Tesina – Premio maturità 2008
Titolo: Gnu/linux e le reti tcp/ip
Autore: Francesco Ceccarelli
Descrizione: descrizione e configurazione all'interno di una rete tcp/ip del sistema operativo gnu/linux
Materie trattate: informatica, sistemi, elettronica e telecomunicazioni
Area: tecnologica
Sommario: Al giorno d'oggi abbiamo quasi tutti a che fare, in molteplici situazioni, con il software libero. Talvolta anche inconsapevolmente. Penso però che pochi sappiano cos'è e cosa caratterizza il software libero. E' perciò necessaria una premessa generale, che ci faccia capire bene di cosa stiamo parlando, prima di addentrarci nei meandri del maggior esponente di questa vera e propria corrente filosofica dell'informatica odierna: il sistema operativo GNU/Linux. FILOSOFIA Quando una persona compra o scarica un programma proprietario essa non lo possiede veramente: non è infatti di sua proprietà ma gli viene concesso in licenza d'utilizzo, facendo in modo che prima di installare il programma egli accetti un'EULA (End User License Agreement). Tutto ciò indipendentemente dal costo del programma: dalle piccole tool freeware all'ultima versione di Adobe Photoshop. Quando invece una persona ottiene una copia di un software libero, ottiene non solo il programma compilato ma anche i suoi codici sorgenti. In questo modo diventa lui stesso il vero proprietario del programma, con la possibilità di modificare, redistribuire e utilizzare il programma stesso per qualsiasi scopo. Ma attenzione, questo, come molti potrebbero pensare, non costringe schiere e schiere di programmatori a lavorare gratis. Il lavoro va pagato. Libero infatti non vuol dire gratis, come molti pensano. Molti programmi liberi sono gratuiti in versione ridotta, ma devono essere regolarmente acquistati se si vuole accedere alle versioni cosiddette Enterprise. Per altri invece è gratuito il download del software da Internet, mentre se si vogliono ottenere i CD originali, completi di assistenza a lungo termine, si deve regolarmente pagare. L'unico vincolo che viene imposto sul software libero è che se un ipotetico acquirente dovesse ottenere un programma di questo genere, dovesse modificarlo e poi redistribuirlo, egli deve per forza continuare a rispettare il canone della licenza libera, segnalando questo all'autore.
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Matematica…mente

Tesina – Premio maturità 2008
Titolo: Matematica…mente
Autore: Erika Ciccarelli
Descrizione: una tesina sperimentale, più che compilativa, sulla matematica e sui suoi innegabili rapporti con le altre discipline…un viaggio da pitagora al codice da vinci per dimostrare che mondo scientifico e mondo umanistico non sono poi così distanti
Materie trattate: matematica, fisica, geografia astronomica, lettere, latino, storia, filosofia, inglese, st.dell\’art
Area: scientifica
Sommario: Come riporta la risoluzione approvata dalla Conferenza generale dell'Unesco del 2000, dichiarato "Anno mondiale della matematica', la matematica e le sue applicazioni hanno importanza centrale nel mondo d'oggi per la scienza, la tecnologia, le comunicazioni, l'economia e numerosi altri campi; la matematica ha profonde radici in molte culture e i più eminenti pensatori, per migliaia d'anni, hanno contribuito in maniera significativa al suo sviluppo; il linguaggio e i valori della matematica sono universali e la rendono perfettamente adatta alla cooperazione internazionale; l'educazione matematica ha un ruolo chiave nella scuola primaria e secondaria, sia per la comprensione di concetti matematici di base, sia per lo sviluppo del pensiero razionale. É quindi riconosciuta a livello mondiale l'importanza fondamentale di questa disciplina, probabilmente una fra le più antiche, dato che la necessità di contare si è sviluppata fin dalla trasformazione dell'uomo da cacciatore ad agricoltore o allevatore, e ne è una testimonianza il primo conteggio scritto (tacche raggruppate cinque a cinque) ritrovato su un osso di lupo risalente a quasi 30000 anni fa. La scelta della presenza e della moltitudine delle interazioni e dei collegamenti fra la matematica e le altre discipline come argomento della tesina, nasce però dal riscontro che tali collegamenti spesso non vengono evidenziati, tanto da affermare una totale separazione dell'ambito scientifico da quello umanistico. Al contrario, questa vuole essere una tesi sperimentale che dimostri il contrario, e che affermi l'importanza e la necessità di porre maggiore attenzione al collegamento fra la matematica e le altre discipline, come mezzo per arrivare a una formazione in cui non si debba distinguere tra cultura classica e scientifica, entrambe necessarie e fondamentali. Nella società contemporanea sono troppi e annosi i dibattiti che mettono ad esempio in discussione il rapporto fra fede e scienza, questione questa aperta da sempre, ma sarebbe necessario invece allargare gli orizzonti verso una nuova cultura che possa accogliere indistintamente ogni disciplina, anche e soprattutto per abituare le
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Anoressia e il peso delle apparenze

Tesina – Premio maturità 2008
Titolo: Anoressia e il peso delle apparenze
Autore: Michela Venturi
Descrizione: descrive come l'anoressia sia sempre esistita, in ogni forma di arte, lungo i vari anni della storia; una malattia sempre ignorata, ma che per fortuna al giorno d'oggi, grazie anche alla campagna publicitaria di oliviero toscani, conosciamo e cerchiamo
Materie trattate: storia dell\’arte, francese, storia, letteratura,spagnolo, inglese, matematica
Area: umanistica
Sommario: Un motto latino scandisce l'ingresso nell'universo della scarnificazione, "quod me nutrit me destruit", ciò che mi nutre mi distrugge. Una frase tatuata sulla pelle di Angelina Jolie e riprodotta sui blog inneggianti alla magrezza. E' l'emblema di una malattia che fa morire, ma che su Internet è una promessa di perfezione per migliaia di ragazze accomunate dall'identico obbiettivo: diventare magre "oltre le ossa" , come implorano loro stesse nei centinaia di siti e blog Pro Anoressia (Pro Ana): Ana, come è chiamata dalle teenager la guerra contro il cibo, è una dea potente, capace di radunare schiere di adepte. L'inferno trabocca di foto rubate alle passerelle e alle riviste: il ventre piatto di Gemma Ward, le coscie spolpate di Victoria Beckham, le braccia esili di Angelina Jolie. Tra gli adolescenti, questa e' la malattia psichiatrica a più alto tasso di mortalità. Basta digitare qualche parola chiave per entrare in un labirinto di blog collegati dove ragazze giovanissime esaltano l'estremo digiuno e si incoraggiano a vicenda nel dimagrire oltre il limite, blog in cui si parla solo di calorie e controllo della fame, parola bandita come inammissibile. Mangiare è la peggiore delle eventualità, la sconfitta suprema. Le immagini prima di tutto. In gergo si chiama thinspiration, cioè ispirazione per essere magre, ed è una sezione di foto di modelle, alcune ritoccate per esasperare l'assenza di carne. Per ogni sito oscurato (sono illegali) ne nasce subito un altro che propone la filosofia Ana: trucchi per ingannare i genitori, suggerimenti per vomitare (si consigliano sciroppi da lavanda gastrica), istruzioni all'uso dei lassativi, idee crudeli per distrarsi dal pensiero del cibo. Fra i siti che promuovono l'anoressia, 257 mila contengono la parola chiave pro-anorexia, 18.600 pro-axa, 14.200 thinspiration, 577 anorexicnation e altri neologismi che testimoniano – dicono i ricercatori – di una crescente tendenza antropologica verso una subcultura anoressica. La malattia è una mistica con tanto di credo e comandamenti. Un'ossessione codificata in un codice di simbologie e amuleti. Uno fra tutti, il braccialetto, rosso per le ana e blu per le mia (sta per Bulimia). Si ordina online e arriva a casa, privacy garantita. Indossarlo corrisponde a sentirsi parte integrante di una setta.
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Realtà e apparenza: apparire è la regola, essere…

Tesina – Premio maturità 2008
Titolo: Realtà e apparenza: apparire è la regola, essere è
Autore: Federica Di Giuseppe
Descrizione: per sua natura l'occhio umano rimane spesso affascinato molto più da un'ombra che dall'oggetto in sé che la trasmette: il pur sottile confine tra la realtà e l'apparenza, l'essere e l'apparire, l'artificiale e il reale risulta ormai sempre
Materie trattate: italiano, inglese, storia, filosofia, greco e latino, matematica, scienze, fisica
Area: umanistica
Sommario: Il problema di noi uomini non è il cervello, bensì i nostri sensi. Se riuscissimo ad assecondarli meglio riusciremmo a vedere la realtà celata dietro l'apparenza. A volte un'ombra riesce ad avere molto più fascino dell'oggetto che la trasmette. La facoltà d'illuderci che la realtà d'oggi sia la sola vera, se da un canto ci sostiene, dall'altro ci precipita in un vuoto senza fine, perché la realtà d'oggi è destinata a scoprire l'illusione domani. E la vita non conclude. Non può concludere. Se domani conclude, è finita. “Ciò che conosciamo di noi stessi non è che una parte di quello che noi siamo. E tante e tante cose, in certi momenti eccezionali, li sorprendiamo in noi stessi, percezioni, ragionamenti, stati di coscienza che sono veramente oltre i limiti relativi della nostra esistenza normale e cosciente.”

Il miraggio come illusione ottica

Tesina – Premio maturità 2008
Titolo: Il miraggio come illusione ottica
Autore: Erika Ferrera
Descrizione: il fenomeno dell'apparenza e dell'illusione attraverso i capolavori letterari,filosofici,artistici e linguistici
Materie trattate: letteratura italiana,filosofia,storia dell\’arte,letteratura tedesca
Area: umanistica
Sommario: CHE COS'E' IL MIRAGGIO? Il miraggio è un'illusione ottica naturale, che si verifica quando i raggi del Sole incontrano uno strato d'aria più calda rispetto agli strati sovrastanti dove l'aria più fredda è di densità maggiore. Così i raggi di luce subiscono una riflessione totale ed è possibile vedere le immagini come se fossero veramente riflesse al suolo. Ad esempio, nel deserto torrido, siccome si riflette soprattutto il cielo, può sembrare di vedere un lago in lontananza. Questo è il miraggio detto inferiore. Lo stesso fenomeno appare anche in Italia nelle estati molto calde, quando sulle strade asfaltate sembrano apparire delle pozzanghere. Miraggi anche più spettacolari sono quelli superiori, prodotti da una inversione di temperatura all'altezza degli occhi dell'osservatore. In questo caso l'immagine appare riflessa superiormente ed è possibile in questo caso vedere oasi che in realtà si trovano oltre l'orizzonte, così come navi capovolte in lontananza. Quando diversi effetti di miraggio inferiore e superiore si sommano, le immagini degli oggetti all'orizzonte vengono allungate verso l'alto come pinnacoli. Questo miraggio è anche chiamato fata morgana. Miraggio inferiore Miraggio superiore IL FENOMENO DELLA FATA MORGANA In ottica, il miraggio Fata Morgana, in cui l'immagine apparente muta velocemente forma, viene così chiamato per la caratteristica di riprodurre il soggetto a una elevazione dal suolo, proprio come le apparizioni dell'omonimo personaggio della mitologia celtica. Si tratta di un effetto dovuto alla particolare distribuzione dell'indice di rifrazione della luce del sole in diversi strati d'aria e quindi per certi versi analogo al miraggio. La differenza consiste nel fatto che fino ad una certa altezza l'indice di rifrazione assume un valore crescente con essa per poi tornare a diminuire, per questo a differenza del miraggio le immagini sono molto mutevoli e deformate, difficilmente riconoscibili. Per spiegare tale fenomeno è sufficiente immaginare che la luce proveniente da un punto viene per certi versi \"spalmata\" in verticale e gli oggetti in lontananza assumono le sembianze di torri o pinnacoli.
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Le scoperte frudiane e la produzione del primo nove

Tesina – Premio maturità 2008
Titolo: Le scoperte frudiane e la produzione delprimo nove
Autore: Silvia Restifa
Descrizione: descrizione delle due topiche di freud e in base a queste analisi di una poesia di saba e della short story \”eveline\” di james joyce. infine approfndimento personale in cui si confrontano le scoperte freudiane e la filosofia del raja joga.
Materie trattate: filosofia, italiano, inglese, approfondimento.
Area: umanistica
Sommario: Nacque a Moravia nel 1856 e quattro anni più tardi si trasferì a Vienna, dove compì tutti i suoi studi. Nel 1880 ottiene la laurea in medicina e due anni dopo, fallita la carriera accademica si dedicò al lavoro di psichiatra. Importanti furono i suoi viaggi in Francia, in cui si avvicinò alle tecniche d'ipnosi per la cura delle nevrosi. Nel 1900 Freud arrivò a tracciare la sua prima topica in cui suddivideva la psiche umana, l'io, l'anima in tre caratteri: l'inconscio o subconscio, il preconscio e il conscio. A differenza della filosofia tradizionale Freud ribalta e capovolge l'idea di anima: infatti il filosofo viennese credeva che la realtà della psiche fosse inconscia e che solo una piccolissima parte fosse costituita dal conscio. Di conseguenza abbiamo che: -conscio: costituito da pensieri, azioni e giudizi. Obbedisce alle regole della logica e allo spazio-tempo. -preconscio: costituito da tutti i ricordi che momentaneamente si sono trascurati, ma che con uno sforzo mnemonico si riusciranno a riportare alla coscienza. -inconscio: non obbedisce a nulla che sia razionale, né alla concezione spazio-temporale. E' composto da tutti quei ricordi cui la nostra coscienza non riesce ad accedere. Sono ricordi che la sfera conscia rimuove poiché troppo dolorosi; non si vogliono ricordare. Freud teorizza poi che si può accedere a tali ricordi solo attraverso la catarsi, le associazioni libere. Il medico deve cercare di instaurare un rapporto "familiare" con il paziente, farlo rilassare. Una volta che il paziente si confida con il medico, abbiamo la scarica emotiva e da qui l'inizio della guarigione. A partire dal 1920 abbiamo la seconda topica, che delinea con maggior precisione le tre sfere della psiche umana: l'io, l'es e il super-io. – l'es (egli, lui): è l'istanza primaria, la realtà impersonale, l'inconscio puro. Nell'es risiedono tutti gli istinti più profondi, le pulsioni dell'uomo. Queste pulsioni sono disorganizzate e atemporali, agendo al di là della logica, della moralità e del bene. L'es risponde solo alla legge del piacere ed è una realtà antitetica rispetto al super-io. – il super-io: è la coscienza morale che l'uomo ha elaborato interiorizzando le figure genitoriali in età infantile, e assimilando i divieti della società in cui cresce. Il super-io coincide con la complessità dei divieti etico – morali che abbiamo assimilato fin da bambini (divieti, proibizioni, proscrizioni). Di conseguenza,al contrario dei genitori, questa entità manca di un elemento affettivo, risultando puro elemento proibitivo e punitivo. – l'io (ich): è la sfera logica, e deve fungere da filtro tra gli imperativi del super-io e i desideri e le pulsioni dell'es. l'io è quindi un'entità duttile, che deve mediare tra due realtà opposte. Bisogna però precisare che il super-io non appartiene del tutto alla sfera conscia. Freud stesso ha paragonato la psiche umana ad un iceberg: la parte emergente rappresenta il conscio e la parte sommersa l'inconscio. A differenza del super-io e dell'io, che sono in parte consci, l'es è completamente inconscio.
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L’iltalia da paese di emigranti a paese di immigra

Tesina – Premio maturità 2008
Titolo: L'iltalia da paese di emigranti a paese di immigra
Autore: Zaira Campigotto
Descrizione: la tesina si prefigge di analizzare le tappe che hanno portato l'italia dall'essere paese di emigranti a paese di immigrati
Materie trattate: storia, ed.civica, lett. italiana
Area: umanistica
Sommario: ETIMOLOGIA DEL TERMINE EMIGRAZIONE Etimologicamente il termine emigrazione indica l'abbandono dell'ambiente di origine da parte di popolazioni o di individui considerati singolarmente o come gruppi sociali,allo scopo di stabilirsi in un nuovo territorio o ambiente,definitivamente e in alcuni casi temporaneamente. L'emigrazione è un fenomeno demografico caratterizzato dallo spostamento di grandi masse di popolazione da uno Stato a un altro o da una regione all'altra di una stessa nazione. In genere i fenomeni migratori sono motivati da uno squilibrio fra popolazione e risorse. Chi non trova dove è nato possibilità di lavoro sufficienti a permettergli una vita decorosa, si sposta dove ritiene che esistano maggiori possibilità di lavorare e condizioni di vita favorevoli. TIPI DI EMIGRAZIONI Le emigrazioni, con riferimento alla loro durata, possono essere distinte in emigrazioni stagionali, temporanee o definitive. Le emigrazioni temporanee possono essere distinte a loro volta da quelle definitive solo a posteriori in quanto possono coprire periodi estremamente differenziati, cioè mesi,anni,decenni. Le emigrazioni sul piano giuridico possono,invece,essere individuate come emigrazioni interne.Questa distinzione risulta anch'essa, in casi,essere un principio classificatorio del tutto insufficiente, poiché non tiene conto delle reali distanze geografiche e della portata dei mutamenti di stile di vita. L'emigrazione interna,infatti da un lato,pone sullo stesso piano il trasferimento di un'analoga famiglia dalla costa atlantica degli Stati Uniti verso la California,in cerca di nuove terre da coltivare o miniere di metalli preziosi da sfruttare;dall'altro lato,l'emigrazione internazionale riunisce in una stessa categoria le migrazioni di grandi masse con quelle dei piccoli gruppi di lavoratori stagionali che soprattutto in passato emigravano temporaneamente dai loro paesi di origine seguendo la stagione agricola o quella turistica. Un'altra distinzione può essere fatta tra emigrazione coatta e volontaria. Nel primo caso si tratta di espulsione forzata dal paese di origine di individui da parte di autorità politiche o religiose;nel secondo caso si tratta della libera scelta da parte di questi soggetti di andare alla ricerca di una nuova sede ove poter condurre una vita migliore.

Marmo e potere

Tesina – Premio maturità 2008
Titolo: Marmo e potere
Autore: Sara Aversa
Descrizione: Tema centrale della tesina è marmo e potere in quanto la storia dell’umanità é sempre stata caratterizzata dal tentativo dell’uomo di ottenere la forza, il controllo su ogni cosa e quindi il potere. La perfetta sublimazione di questo arcano desiderio è rappresentata dall’opera in marmo che, grazie alla forza plastica propria del materiale con cui viene realizzata, riesce bene ad esprimere quel senso di potenza che l’uomo, sin dall’antichità, va cercando. Chiaro esempio è il carme de “le Grazie” del Foscolo che ,esaltando gli ideali di bellezza e perfezione ed equilibrio i quali non sono altro che la diretta espressione della capacità dell’uomo di controllore le proprie passioni ed i propri istinti primordiali, è la celebrazione delle potenziali capacità dell’uomo e quindi della sua potenza. Foscolo riesce ad esprimere questi alti ideali non solo tramite versi perfettissimi dal punto di vista stilistico e lessicale ma anche tramite l’ausilio di una forza visiva ben visibile nelle numerose immagini plastiche e colorite che permeano l’opera. Questo è soltanto uno dei numerosi aspetti che ricollega il Foscolo al Canova che proprio nel periodo cui lo scrittore componeva al suo carme, stava lavorando al gruppo scultoreo delle Grazie. Tramite quest’opera il Canova sublima nel marmo gli alti ideali che avevano ispirato l’opera del Foscolo, rendendoli eterni. L’avvento del primo novecento mentre da un alto favorisce un miglioramento delle condizioni di vita della popolazione favorito dallo sviluppo tecnologico e scientifico in atto in quegli anni, dall’altro determina il manifestarsi di forti tensioni sociali. Posto di fronte a numerosi cambiamenti l’uomo perde le antiche certezze che avevano costituito i baluardi della cultura tradizionale, iniziando ad avvertire il bisogno di ricercare nuovi punti fermi. Questa nuova tendenza, investendo ogni campo della vita associata, provocò un sostanziale cambiamento nella concezione del potere. Da questo momento in poi il desiderio del potere non viene più rappresentato dalla staticità e dall’equilibrio delle forme, ma dal movimento e dalla velocità.
Materie trattate: italiano (Foscolo), arte (Canova), inglese (Dadaismo), storia (Prima Guerra Mondiale), filosofia (Gentile, Croce), latino (Tacito), scienze (il processo di formazione del marmo), fisica (i fenomeni elettrici e l’effetto Joule)
Area: umanistica
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Il dolore: elemento fisico, esistenziale e storico

Tesina – Premio maturità 2008
Titolo: Il dolore: elemento fisico, esistenziale e storico
Autore: Agnese Borgese
Descrizione: la tesina si compone di una pagina iniziale, una mappa concettuale ed il testo che, come possibile, cerca di abbracciare tutte le materie studiate.
Materie trattate: biologia, fisica, filosofia, storia, letteratura: italiana, francese, inglese, tedesca e latina.
Area: umanistica
Sommario: La decisione di trattare questo argomento, il dolore, nasce da una semplice anche se amara constatazione e cioè che tutte le creature nel corso della loro vita si scontrano, più spesso o più raramente, suggerirei a seconda della loro sensibilità, con una delle varie forma con cui questa sensazione o sentimento o avvenimento,come si preferisca intenderlo a seconda delle differenti accezioni si presenti e ne restano inevitabilmente colpite. Il primo gradino, con cui la maggior parte degli esseri deve fare i conti è il dolore fisico. Appena, infatti, ci accade qualcosa che possa danneggiare il nostro corpo avvertiamo una sensazione dolorosa che inevitabilmente ci porta a reagire per cercare di evitare il dolore e limitare l'eventuale danno. Ciò avviene grazie alla propagazione di impulsi nervosi da parte di particolari cellule del nostro corpo: i neuroni. La parte centrale del neurone è costituita dal corpo cellulare in cui risiedono il nucleo e gli altri organuli deputati alle principali funzioni cellulari, dal corpo cellulare hanno origine prolungamenti citoplasmatici che conferiscono al neurone le proprietà di eccitabilità e conducibilità che sono i dendriti ,hanno diramazioni simili ad un albero. Dal polo opposto ha origine l'assone che conduce il segnale in direzione centrifuga verso altri neuroni, è un ottimo conduttore grazie agli strati di mielina. La parte finale dell'assone è un'espansione detta bottone sinaptico. Attraverso i bottoni terminali un assone può prendere contatto con i dendriti o il corpo cellulare di altri neuroni affinché l'impulso nervoso si propaghi lungo un circuito neuronale. Gli assoni delle cellule del sistema nervoso periferico sono ricoperti da due membrane protettive, che le isolano impedendo la dispersione degli impulsi elettrici. La membrana più esterna è formata dalle cellule di Schwann, quella più interna di guaina mielinica. Lungo il prolungamento sono presenti delle strozzature, in corrispondenza delle quali la guaina mielinica si interrompe, dette \"nodi di Ranvier. La fibra può essere considerata come un tubo riempito con soluzione acquosa di sali, dissociati in ioni carichi negativamente e positivamente, separata dalla soluzione extracellulare per mezzo di una membrana. Il doppio strato lipidico della membrana dell'assone è, analogamente a quello delle altre membrane cellulari, impermeabile agli ioni e a gran parte delle molecole polari. Il passaggio di queste particelle attraverso la membrana dipende dalla presenza di specifiche proteine: le pompe sodio-potassio. Tra la superficie esterna e quella interna della membrana cellulare esiste una differenza di potenziale elettrico dovuta a meccanismi attivi di diffusione degli ioni attraverso la membrana: l'interno della cellula è caricato negativamente rispetto all'esterno. Tale differenza è dovuta alla diversità nella concentrazione di ioni sodio (Na +) e ioni potassio (K+).
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Morire per delle idee va bene. Ma di morte lenta

Tesina – Premio maturità 2008
Titolo: Morire per delle idee va bene. Ma di morte lenta
Autore: Valentina Ledda
Scuola: Liceo Scientifico
Descrizione: lavoro dedicato all’intramontabile de andrè.
Materie trattate: storia, italiano (De André, Leopardi), fisica (Temporale, fenomeni di elettrizzazione), inglese (Dr. Jekyll and Mr. Hide), filosofia (Crollo della maetafisica secondo Nietzsche)
Area: umanistica
Sommario: Ciò che vorrei esprimere con tale tesina non è unicamente l’amore che provo per il cantautore Fabrizio De Andrè, fattore estremamente personale ed ovvio. Vorrei esprimere, invece, l’estrema attuabilità (ed attualità), ai giorni d’oggi ed in ogni campo esistenziale, della voce di tale verseggiatore in musica. La sua canzone, pura poesia, seppur spesso declassata in tal senso dai critici letterari, ha costantemente un occhio di riguardo per gli umili. Egli dipinge nelle proprie opere un quadro sociale, quasi una "commedia umana", dei suoi tempi, dedicando un particolare riguardo ai vinti di ogni classe sociale. Ed in questo il pensiero di De Andrè parrebbe assimilabile a quello di Verga, se i due non differissero così tanto nell’ideologia. Verga vuole sondare la società, indagarla affondo secondo il criterio della "lotta per la vita", escludendo la mediazione della compassione per i "suoi" vinti. A parlare, in De Andrè, è invece la sua profonda umanità (molto più simile alla poetica di Zola, dunque, che con uno spirito spiccatamente socialista non esita a dipingere anche gli aspetti più degradati delle umili realtà che descrive): egli vuole dar voce a chi non l’ha, o non può averla, schiacciato suo malgrado dalle dinamiche sociali (ed in questo potrebbe causare la rimembranza dei lacci e degli impedimenti che imbrigliano l’uomo nella trappola della vita, concetto tipicamente Pirandelliano). Anche le prostitute, spesso protagoniste delle sue opere, seppur nascoste dietro abili figurazioni (La canzone di Marinella ne è un illustre esempio), trovano dignità nelle sue canzoni, come molti altri emarginati e ribelli, miseri unicamente nella condizione, rigidamente assegnata loro dalla società informe. Estremamente significativo è il fatto che De Andrè muova i suoi primi passi nella ormai celebre Via del Campo, strada proibita poiché luogo di contrabbando e meretricio, ma proprio in nome di tali attività illecite, profondamente affascinante ed inspiratoria. Ma è in quel ghetto, e nell’eco che di esso si ode in molteplici suoi componimenti, che prende forma la solidarietà di De Andrè nei confronti dell’umanità respinta di prostitute, diseredati, minoranze etniche che quivi risiedono. Tornando a trattare della dimensione letteraria della canzone deandreiana, numerosi critici hanno espresso il proprio parere riguardo la questione dell’annoverare o meno Fabrizio De Andrè, definibile propriamente un cantautore, nel numero dell’eletta schiera dei poeti. C’è sullo sfondo della questione un pregiudizio secondo cui il poeta possiede un quid qualitativo che lo pone su un gradino superiore rispetto allo scrittore di testi destinati al mondo della canzone.
Sommario Introduzione Biografia
Capitolo primo: Canti di guerra 1.1 La Guerra di Piero 1.2 Analisi – Epilogo d’una scelta non voluta 1.3 La Ballata Dell’eroe 1.4 L’antimilitarismo come scelta umana 1.5 Condizioni umane dei soldati nella prima Guerra Mondiale
Capitolo secondo: canti sardi 2.1 Canto del Servo Pastore 2.2 Canto notturno di un pastore errante dell’Asia 2.3 Analogie e differenze tra i due componimenti 2.4 “Canto Notturno Di Un Pastore Errante Dell’asia” – Pessimismo Ed Interrogativi 2.5 Le Nuvole 2.6 Temporale, fenomeni di elettrizzazione 2.7 Il livello ceraunico 2.8 La nube temporalesca 2.9 I lampi 2.10 Il fulmine 2.10.1 Tipi di fulmini 2.10.2 Fulmini negativi discendenti 2.10.3 Fulmini negativi ascendenti 2.10.4 Fulmini positivi discendenti 2.10.5 Fulmini positivi ascendenti 2.11 Il tuono 2.12 Conclusione: De Andrè, un genovese dall’animo sardo Capitolo terzo: Canti degli umili 3.1 Via della povertà 3.2 The strange case of Dr. Jekyll and Mr. Hyde 3.3 Il Testamento di Tito 3.4 Gott ist tot. Crollo della Metafisica secondo Nietzsche 3.5 Conclusione: in direzione ostinata e contraria
Bibliografia:
o Bajani, Deandreide. Storie e personaggi di Fabrizio De André, Milano, Bur 2006 o Baldi G., Giusso S., Razzetti Z., G. Zaccaria, Dal testo alla storia dalla storia al testo, Milano, Paravia Bruno Mondatori Editori, 2001 o Cannas A., Floris A., Sanjust S.(a cura di), Cantami di questo tempo, Cagliari, Aipsa Edizioni 2007 o Cartiglia C., Storia e ricerca – il Novecento, Milano, Loescher 2007 o Cotroneo R. (a cura di), Come un’anomalia, Einaudi 1999 o it.wikipedia.org (Internet), Fabrizio De Andrè da Wikipedia, l’enciclopedia libera, 6 giugno 2008 o Spiazzi M. & Tavella M., Only connect…, Bologna, Zanicheli 2005 o www.giuseppecirigliano.it/FDA_analisitesti.htm  (Internet), Fabrizio de Andrè – Analisi dei testi, Maggio 2008 o www.nimbus.it/liguria/rlm10/fenomeni_elettrici.htm  (Internet), Fenomeni elettrici dell’atmosfera, 6 giugno 2008 o http://www.viadelcampo.com/  (Internet), Omaggio a Fabrizio de Andrè, Maggio 2008
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Il lavoro rende liberi

Tesina – Premio maturità 2008
Titolo: Il lavoro rende liberi
Autore: Valeria Denotti
Descrizione: la tesina tratta il tema del lavoro nell' ambito storico, filosofico, letterario e artistico a partire dal xviii secolo
Materie trattate: storia, letteratura italiana, letteratura inglese, filosofia, storia dell\’arte
Area: umanistica
Sommario: PREMESSA L'idea Durante il corso di quest'anno scolastico "il lavoro" è stato un tema ricorrente in diverse discipline ma la scuola non è stato l'unico luogo in cui ho avuto modo di sentirne parlare. 6 dicembre 2007: Torino è sotto choc, il resto dell'Italia segue i notiziari attonita, ancora 7vittime del lavoro. Nella fabbrica della Thyssen-Krupp, si è consumata una tragedia di proporzioni gigantesche, una sciagura, che ha avvolto tra le fiamme gli operai della linea 5. Molti di loro conoscevano la precarietà della sicurezza nella quale stavano lavorando ma per assicurarsi lo stipendio hanno chinato la testa mettendo a rischio la loro vita. 31 dicembre 2007: anche il Presidente della repubblica Giorgio Napolitano, memore della strage Thyssen, nel suo discorso di fine anno, parla del lavoro, della sua precarietà, della sua sicurezza. << Il malessere sociale è nell'incertezza del lavoro… Il malessere è nella insufficiente tutela del lavoro, della vita sul lavoro>>. DAL MESSAGGIO DI FINE ANNO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO Palazzo del Quirinale , 31 dicembre 2007 Campagna elettorale 2008: Partiti di destra, centro e sinistra mostrano, nei punti più salienti del loro programma, "il problema lavoro", con tutte le sue sfaccettature e fanno di questo un proprio cavallo di battaglia. Questi sono solo alcuni esempi importanti di come il lavoro si è presentato nel corso di questi ultimi mesi. La sua continua presenza, nell'attualità, nella letteratura, nella storia, nella filosofia e nell'arte mi ha portato a sceglierlo come argomento di questa tesina. L'argomento Il lavoro, inteso come attività pratica tesa ad assicurare al singolo, o alla comunità, un maggior controllo sulla natura, migliori condizioni di vita o maggiore ricchezza, ha accompagnato l'uomo nella storia, ma nel corso di questa ha assunto una diversa importanza e reputazione.
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Ricerca operativa

Tesina – Premio maturità 2008
Titolo: Ricerca operativa
Autore: Veronica Caliandro
Descrizione: la ricerca operativa e le strategie imprenditoriali come mezzi per delle opportune decisioni aziendali. inoltre il commercio internazionale trattato in inglese.
Materie trattate: matematica, economia aziendale, inglese
Area: tecnologica
Sommario: Negli ultimi cinquant'anni, in campo aziendale, i progressi tecnologici sono stati enormi. Inoltre i moderni mezzi di comunicazione hanno permesso l'acquisizione di dati in tempo reale e l'uso dei calcolatori ha rivoluzionato i modi e i tempi di lavorare. Per questo le decisioni vanno prese in tempi molto brevi, prevedendone con precisione gli effetti. I dirigenti non si affidano più soltanto al buon senso e all'esperienza personale, ma si avvalgono di équipes di specialisti di ogni genere, ingegneri, matematici, economisti, medici, fisici e psicologi, che li aiutano a operare scelte. Gli studi dedicati a trovare i metodi migliori per operare scelte hanno fatto nascere una nuova scienza, la Ricerca Operativa. La Ricerca Operativa è una disciplina che fornisce gli elementi quantitativi di base necessari per le decisioni, relative alle operazioni controllate dal personale dirigente. Essa utilizza strumenti matematici per controllare nel modo più efficiente un sistema reale, cercando di studiarlo nel suo complesso. Per la complessità dei problemi affrontati, la Ricerca Operativa si avvale del contributo di più discipline scientifiche, quali la matematica. La Ricerca Operativa ha iniziato a svilupparsi in ambito militare intorno al 1939, quando in Inghilterra si dovette risolvere il problema della difesa antiarea dagli attacchi dei bombardieri tedeschi.
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La questione meridionale e l’emigrazione

Tesina – Premio maturità 2008
Titolo: La questione meridionale e l'emigrazione
Autore: Mariagrazia Cardile
Descrizione: la mia tesina vuole mettere in evidenza i gravi problemi che hanno dovuto affrontare e che ancora oggi affrontano gli emigrati e gli immigrati.
Materie trattate: italiano, storia, diritto, scienze sociali, arte, spagnolo
Area: umanistica
Sommario: Il verismo fu un movimento post-romantico che sorse in Italia intorno al 1870, preceduto dalla Scapigliatura milanese e ispirato, sotto molti aspetti, alle dottrine del contemporaneo Naturalismo francese. Esso nasce come applicazione diretta del pensiero positivista e si propone di descrivere la realtà psicologica e sociale con gli stessi metodi usati dalle scienze naturali (da qui il nome naturalismo). Teorici e divulgatori del movimento naturalista furono Emile Zola e Luigi Capuana che lo diffusero in Italia mediante la pubblicazione delle loro opere. Il Verismo italiano è diverso dal Naturalismo francese, anche se entrambi hanno alla base una concezione deterministica della vita, perché gli italiani rifiutavano l'introduzione delle scienze nella letteratura, in quanto essa, come afferma il Verga non doveva servire a scopi scientifici perché la "letteratura è arte, non è scienza" e inoltre perché i naturalisti si preoccupavano di rappresentare la vita delle grandi metropoli, mentre in Italia il Verismo è regionale, dialettale, campagnolo, perché tiene conto delle diverse situazioni sociali. Di conseguenza il verista quando narra deve interpretare il silenzio dei contadini e tradurlo in parole. Il Verismo si basa su una letteratura oggettiva, vi è una tendenza al vero. L'opera si deve presentare agli occhi del lettore come una storia vera, deve fare in modo che il lettore si trovi faccia a faccia con il fatto nudo e schietto. Lo scrittore deve mettersi nella pelle dei personaggi e deve dare l'impressione che l'opera sia fatta da sé.
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Il limite: tensione alla perfezione

Tesina – Premio maturità 2008
Titolo: Il limite: tensione alla perfezione
Autore: Laura Giudici
Descrizione: ho voluto elaborare, aiutandomi con gli argomenti da me studiati,una mia personale visione del concetto di limite: il desiderio di superare il limite dato dalla propria imperfezione sprona l'uomo ad essere artefice del proprio futuro e della propria feli
Materie trattate: filosofia;
Area: scientifica
Sommario:

“il genio”

Tesina – Premio maturità 2008
Titolo: \”il genio\”
Autore: Enrico Licata
Descrizione: si parte dal concetto di genio nel romanticismo seguendo un percorso attraverso il quale si arriva ad una definizione “classica” e quindi sempre attuale del romanticismo, individuando e tratteggiando scoperte e personaggi geniali di ogni epoca storica.
Materie trattate: fisica, arte, inglese, letteratura, greco, latino e storia.
Area: umanistica
Sommario: Il \"Genio\". Come nasce? Essere soprannaturale o uomo di profonda volontà? \"Fuggi quello studio del quale la risultante opera ore coll'operante d'essa\", Leonardo Da Vinci. Che cosa è il genio? – E' il \"dio della natura umana\", come diceva Orazio o \"il dio che abiamo dentro di noi\"? – Il genio è l'aspirazione allo straordinario e al trascendente che, magari senza saperlo, coltiviamo dentro di noi e che alcuni individui hanno saputo realizzare con le loro opere. La \"grandezza\" può essere passata di moda ma è difficile continuare a vivere senza una qualche speranza di imbattersi nello straordinario. Caratteristiche comuni al genio: – la vivida individualità di ragionamento; – spiritualià e creatività devono fondarsi sull'originalità; – volontà di ottenere la \"libertà\".
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Teogonia dell’eros

Tesina – Premio maturità 2008
Titolo: Teogonia dell'eros
Autore: Elvira Buonocore
Descrizione: si tratta di un percorso,un breve saggio attraverso le mille interpretazioni che sono state date sulla natura dell'amore,al fine di scoprire la vera essenza di questo sentimento universale.il tutto,chiaramente,facendo riferimento alle singole materie stu
Materie trattate: italiano,latino,divina commedia,ed.artistica,inglese,storia,filosofia,geografia astronomica,fisica.
Area: umanistica
Sommario: (Preambolo) Lo scopo dell'opera: Raccogliere idee sparse e disseminate lungo il corso della mia adolescenza,fare di tutta quella comune miriade di sensazioni,impulsi sempre giovani e sconosciuti,che riguardano ogni individuo dacchè raggiunge "la coscienza d'amare",una richiesta che è infantile ed adulta insieme,una domanda sola,che è una moltitudine. COS'É AMORE? Nasce,allora,un breve saggio,che è una summa delle considerazioni,dei pensieri che hanno caratterizzato quegli anni,quando oscillavo tra i dubbi. Ho studiato,dunque,il sentimento amoroso come fenomeno,e,poichè nell'accezione kantiana del termine,il fenomeno è il solo che siamo in grado di conoscere,ho scorto,fin dal principio dei miei studi -e ancor prima,quando mi arrovellavo sulla natura dell'Amore non conoscendone ancora le rappresentazioni più evidenti su me stessa- una grande possibilità nel poterne cogliere il senso. Ma mi sbagliavo: erroneamente,avevo pensato di poter parlare di "fenomenologia dell'Amore". E qui sta il nodo della questione: la fenomenologia è,propriamente ,"la scienza di ciò che appare alla coscienza",dunque di quanto l'intelletto umano,nei limiti del suo potere,è capace di percepire. E Amore,nella sua essenza eterea e metafisica,nel suo contenuto "noumenico",non può essere concepito dalla mente umana;pensarci è stato come arrovellarsi sui misteri irrisolti della nostra storia di uomini: Dio,l'origine dei mondi,la morte. Eppure,questo mio studio appassionato non è stato inutile: badate bene,non ho appreso il contenuto dell'Amore,tuttavia ho potuto conoscerne le circostanze e le rappresentazioni. Conoscere l'amore,come Dio in Feuerbach,vale a dire conoscere e apprezzare molte cose su gli uomini e sulla loro storia,vuol dire comprendere e giustificare molte azioni umane.
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La crisi della scienza

Tesina – Premio maturità 2008
Titolo: La crisi della scienza
Autore: Lorenzo Baraldi
Descrizione: lo sviluppo delle discipline scientifiche dalla seconda metà del xix secolo ha causato profonde ripercussioni sull'immagine generale della scienza delineatasi a partire dal seicento e consolidatasi con il positivismo. sono entrati in crisi i fondament
Materie trattate: matematica, fisica, astronomia, filosofia
Area: scientifica
Sommario: Tra la fine del XIX secolo e i primi decenni del XX gli sviluppi delle matematiche misero in crisi i principi fondamentali della scienza moderna. Ancora ai tempi di Kant la geometria euclidea appariva come il modello del rigore scientifico: la sua struttura rispecchiava l'architettura stessa della realtà. Ora, cambiamenti rivoluzionari nella matematica portavano alla nascita di geometrie non euclidee. Era necessario riconoscere il fallimento della ragione scientifica, incapace di cogliere le vere strutture del reale? Oppure si doveva ammettere che una particolare forma di scienza, cui era stato attribuito in precedenza un valore assoluto, era invece solo una rappresentazione particolare della realtà, valida entro certi limiti per lo studio di particolari sistemi? Il dibattito che si avviò nella filosofia e nella scienza a partire da queste domande è noto come crisi dei fondamenti. Nel corso del XIX secolo, nell'ambito delle discipline matematiche, si erano registrati grandi progressi e si era avviata una discussione sui fondamenti della matematica. Questi progressi apparivano, infatti, difficilmente inquadrabili entro il modello classico di questa scienza, che era ancora essenzialmente fondata sull'intuizione e su una forma logica ambigua e imprecisa, ricalcata sul linguaggio comune. Filosofi e scienziati, di fronte a tali difficoltà, si chiesero se denunciare il fallimento della matematica in quanto tale, oppure se riconoscere apertamente i limiti del modello classico di scienza, per approfondirne i concetti e i metodi. La seconda strada fu intrapresa da matematici e logici, quali Frege, Hilbert, Brouwer. Questi autori tracciarono una netta delimitazione tra la matematica e le altre scienze a cui il positivismo aveva affidato in precedenza il compito di definire i principi della razionalità scientifica.
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La parabola discendente della dea luna: da “dea bianca” a “gemente satellite”

Tesina – Premio maturità 2008
Titolo: La parabola discendente della dea luna: da “dea bianca” a “gemente satellite”
Autore: Marco Li mandri
Descrizione: Viene analizzato il ruolo della luna, nella mitologia e nell’amibito artistico-letterario, distiguendo tre fasi:1)Il forte potere attribuitolo dalle culture europee quando era considerata primigenia Musa e suprema divinità (a partire dal II millennio a.C
Materie trattate: mitologia, letteratura latina, greca, italiana, inglese, arte
Area: umanistica
Sommario: Mi propongo di illustrare, nel corso di questa trattazione, quale sia stata il forte potere attribuito in tutte le culture europee alla Dea Luna, e che ruolo, di riflesso, essa abbia esercitato nell’immaginario degli artisti, per ripiegare infine sino al secolo breve, le cui mutate condizioni storico-sociali hanno "defraudato" quella che il poeta Graves definì "primigenia Musa" – ma che oramai non lo è più – di ogni suo valore, anche solo simbolico-letterario, come nelle intenzioni dei futuristi; mi soffermerò anche su alcuni autori della metà del novecento, come Eliot e Volponi, i quali hanno associato la perdita di significato della luna, all’alienazione dell’uomo moderno e alla massificazione della società. 1. Introduzione di carattere storico-mitologico Fu proprio il poeta Robert Graves, di cui si è detto prima, ad operare la più sistematica trattazione sul ruolo predominante che ebbe la Dea Luna nella cultura indoeuropea, attraverso la stesura de "La Dea Bianca" nel 1948; qui di seguito è riportata la tesi fondamentale di Graves: “La mia tesi è che il linguaggio del mito poetico anticamente usato nel Mediterraneo e nell’Europa settentrionale fosse una lingua magica in stretta relazione con cerimonie religiose in onore della dea-Luna ovvero della Musa, alcune delle quali risalenti all’età paleolitica. Questa lingua fu manomessa verso la fine dell’epoca minoica, allorché invasori provenienti dall’Asia centrale cominciarono a sostituire alle istituzioni matrilineari quelle patrilineari, rimodellando o falsificando i miti per giustificare i mutamenti della società, ma dapprima sopravvisse all’interno dei culti misterici . Poi giunsero i primi filosofi greci, fortemente ostili alla poesia magica, nella quale ravvisavano una minaccia per la nuova religione della logica. Sotto la loro influenza venne elaborato un linguaggio poetico razionale (oggi chiamato classico), in onore del loro patrono Apollo, linguaggio che fu imposto al mondo come il non plus ultra dell’illuminazione spirituale. Da allora in poi questa visione ha dominato praticamente incontrastata nelle visione moderna della cultura mitica , dove i miti sono oggi studiati solo come curiosi relitti dell’infanzia dell’umanità"