Azienda e denaro sono un binomio inscindibile. Chi si occupa di ‘Strategie Aziendali’ non deve mai trascurare questa visione, alla quale sono legate le scelte che un’azienda spesso deve compiere tra più possibili decisioni, ciascuna delle quali magari prospetta un diverso andamento di specifici indici economico/finanziari aziendali.

Discorsi di stretta ‘competenza’ dei ‘competenti’ in materia, potrà affermare qualcuno. Sicuramente sì, ma la decisione aziendale che verrà scelta poi influenzerà il quotidiano ed il futuro di tutti i dipendenti … e sovente anche di quei soggetti esterni che all’azienda si correlano.

Ora come poter aiutare l’azienda (una qualsiasi azienda) nel compiere una scelta tra le varie possibili decisioni nel modo più ‘razionale’ e ‘soddisfacente’ possibile? E quali potrebbero essere gli indici economico/finanziari (i criteri) che permetterebbero di prospettare in modo nitido i diversi scenari economico/finanziari, e quindi consentirebbero di decidere a che scenario volere condurre l’Azienda?

Fortunatamente in tutto ciò ci è di ausilio quanto viene proposto nell’articolo “La valutazione multicriteriale delle strategie aziendali” a cura dei proff. L. Berio e D. Laise. I due autori propongono di utilizzare 4 criteri di valutazione delle strategie usati dalla shareholder value analysis, riconducibili alle tecniche di capital budgeting (non vi spaventate di questi termini, li ho proposti solo quali riferimenti per gli ‘specialisti’ in materia). I quattro criteri di valutazione proposti sono: il flusso di cassa scontato [Discounted Cash Flow (DCF)]; il ROI in termini di flussi di cassa [Cash Flow ROI (CFROI)]; il Value ROI; ed infine il periodo di recupero [Payback Period (PP)]. I quattro criteri sono dettagliatamente descritti nell’articolo citato.

Definiti i criteri, come operare la scelta tra le possibili decisioni? La risposta degli autori dell’articolo è lapidaria: ovviamente tramite i metodi dell’Analisi Multi- Criteri!

In particolare, gli autori utilizzano, tra i metodi dell’Analisi Multi-Criteri, il solo metodo Electre I, e con parametri di concordanza/discordanza un po’ diversi da quelli generalmente proposti in letteratura. Una domanda ora sorge spontanea: ma utilizzando altri metodi (oltre Electre I) dell’Analisi Multi-Criteri a che conclusioni si giungerebbe?

Per rispondere alla intrigante domanda, si sono presi a prestito i dati dell’esempio proposto nell’articolo citato, ovvero la matrice multicriteriale di valutazione delle strategie aziendali, che prospetta cinque diversi possibili scenari (decisioni) $a_1 … a_5$ tra i quali scegliere in base ai 4 criteri economico/finanziari sopra citati $g_1 … g_4$. L’immagine di tale matrice è riportata qui al di sotto, e su di essa si sono applicati numerosi metodi dell’Analisi Multi-Criteri, al fine di individuare la decisione ‘più soddisfacente’.

Tab. 4: Matrice multicriteriale di valutazione delle strategie
G
A
g1
(DCF miliardi)
g2
(CFROI)
g3
(Value ROI)
g4
(Payback anni)
a1 6 14% 20% 1
a2 8 16% 21% 2
a3 15 18% 23% 5
a4 3 17% 15% 3
a5 10 20% 25% 4
Pesi 0,30 0,20 0,20 0,30

A fine articolo trovate le immagini dei risultati ottenuti applicando a tale matrice di dati i metodi: Ottimo di Pareto, Electre I (con valori di concordanza/discordanza normalizzati nel range [0..1] e diversi da quelli presenti nell’articolo sopra citato, ovvero in particolare, seguendo quanto proposto in letteratura: concordanza = 0.7 e discordanza = 0.3), SAW, Topsis, AHP (consistente), MaxMin, MaxMax e Lessicografico. Non mi soffermerò sulla descrizione di tali metodi, che il lettore interessato può trovare su ogni buon testo che tratta dei Decision Support Systems (DSS) in generale, e dei Multi-Criteria Decision Systems (MCDSS) in particolare. Ciò che è importate è che i risultati ottenuti applicando tali metodi ai dati in esame dimostrano come l’Analisi Multi-Criteri possa essere di ausilio nelle strategie aziendali, anche quando relative a tematiche economico/finanziarie.

Ora domandiamoci: quante aziende conoscono i metodi dell’Analisi Multi-Criteri e si sono dotate di strumenti/servizi informatici in grado di poterne fruire con continuità?

Le aziende che se ne fossero dotate (o che se ne doteranno) avrebbero quindi un notevole vantaggio competitivo rispetto alle aziende concorrenti. E non trascuriamo il fatto che anche lo Stato può essere visto, nel suo complesso, come una particolarissima ‘azienda’. Azienda in verità assai ‘speciale’: ma anch’essa in definitiva deve manipolare/gestire denaro, sebbene lo debba fare per perseguire dei fini assai ‘speciali’, che sono quelli dettati dalla nostra Costituzione.

Ma perché le aziende, ed in particolare i loro Decision-Makers (i Decisori, coloro che debbono prendere le decisioni), dovrebbero dotarsi proprio dei metodi dell’Analisi Multi-Criteri e non di altri e diversi ‘metodi matematici’?

Il perché è presto detto: non tutti i Decisori possono avere la caratteristica di una predisposizione alla comprensione di modelli complessi e matematicamente/statisticamente molto raffinati, magari specializzati per risolvere specifici problemi in specifici settori. Cosa potrebbe fare, quindi, un Decisore che volesse avvalersi per le proprie molteplici e variegate attività decisorie (non solo relative a decisioni di natura matematico/finanziaria) di un supporto informatico ‘deterministico’, pur senza essere un esperto e/o un cultore delle discipline matematico/statistiche? Una soluzione è quella di avvalersi di modelli di supporto alle decisioni di tipo ‘generalista’, ovvero applicabili ad un ampio ventaglio di problemi, e che presentino la caratteristica di una grande semplicità algoritmica, in modo che la loro logica elaborativa e risolutiva possa essere compresa anche in modo ‘intuitivo’. I modelli di supporto alle decisioni che operano tramite gli stilemi della Analisi Multi- Criteri presentano proprio le caratteristiche sopra descritte: grande ‘generalità’ di applicazione ai casi più svariati (anche, quindi, a quelli di natura economico/finanziaria) ed ‘intuitiva’ comprensibilità di funzionamento. I metodi della Analisi Multi-Criteri permettono di effettuare due funzioni fondamentali. La prima è di ‘scremare’ l’insieme delle decisioni, ovvero suddividere l’insieme delle possibili decisioni nei due sottoinsiemi relativi rispettivamente alle decisioni ‘buone’ ed a quelle ‘meno buone’ (e ciò è ottenibile, ad esempio, tramite i metodi dell’Ottimo di Pareto, Congiuntivo, ecc). La seconda funzione è di poter creare ranking (graduatorie) tra le decisioni (ad esempio tramite i metodi SAW, Topsis, AHP, ecc). È la conoscenza del modo di operare dei vari metodi che permette di scegliere quelli che meglio si attagliano al problema corrente. Proprio per tale ragione i metodi devono essere talmente semplici che il Decisore possa comprenderne, magari anche solo intuitivamente, il funzionamento, ed al contempo devono essere talmente generali da poter essere applicabili nei più svariati contesti decisori.

Il Decisore che vorrà fruire del supporto della Analisi Multi-Criteri lo potrà fare con la sicurezza di poter facilmente ed intuitivamente comprendere come i metodi di tale disciplina operano. Sarà inoltre ben consapevole che tali metodi non gli ‘imporranno’ una univoca soluzione, ma piuttosto lo supporteranno calcolando dominanze e/o ranking tra le varie possibili decisioni, pur sempre lasciandogli la piena libertà della scelta della decisione finale da adottare, assieme alla conseguente responsabilità di tale scelta.

Una vera “innovazione” (sia intellettuale che digitale) sarebbe quindi quella che mettesse a disposizione della aziende i metodi dell’Analisi Multi-Criteri sotto forma di un servizio SaaS (Software as a Service), ovvero come un servizio fruibile on-line. Pensate, quale frutto nella nostra moderna epoca mediatica, l’enorme battage pubblicitario che susciterebbe la notizia dell’introduzione di tale innovazione nelle varie aziende che ne facessero uso! Come pure le inevitabili ‘resistenze’ che si manifesterebbero in tali aziende da parte di chi, erroneamente, vivrebbe l’introduzione di un simile innovativo strumento digitale come una limitazione del proprio arbitrario potere di decisione!

Ed infine ora ecco, come promesso, i risultati delle analisi effettuate tramite i metodi Ottimo di Pareto, Electre I, SAW, Topsis, AHP (consistente), MaxMin, MaxMax e Lessicografico sui dati presenti nella tabella sopra riportata. Come si potrà notare, a differenza del risultato fornito dagli autori dell’articolo citato, che vedeva nella decisione d5 quella più ‘soddisfacente’, i vari metodi dell’Analisi Multi-Criteri applicati propendono per la coppia di decisioni d3, d4 se non direttamente per la decisione d3.

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