da gabriella127 » 08/04/2024, 14:56
Quello che intendevo è che il Python, per quello che ho visto (non all'età della pietra, nel 2020), è molto generalista, è usato in tantissimi campi, anche lontani dalla matematica, ad esempio le scienze cognitive e le neuroscienze, e alla fine uno se lo può ritrovare nelle situazioni più svariate e può così comunicare con le persone in vari contesti.
Poi uno può scegliere per cosa usarlo, si può andare dal calcolo scientifico, dall'analisi qualitativa delle equazioni differenziali (il lato grafico è abbastanza complicato ma fichissimo) alla animazione tipo come disegnare una tartaruga che saltella, al fare una rete neurale o simulare il movimento di un arto artificiale.
Io ne ho imparato un po' da persone che lavoravano nel Machine Learning, professionisti, usavano tutti il Python.
Altri linguaggi, alla Sapienza, corso di laurea in matematica, si facevano, c'erano corsi specifici per MatLab, C++ e Fortran. Il Python non si faceva, non so ora.
Comunque per imparare il Python da neofiti non c'è bisogno di sapere niente.
Insomma, come mi sembra confermare sellacollesella, uno se lo ritrova nella vita.
Easy reading is damned hard writing. (Nathaniel Hawthorne, The Scarlet Letter)