Faussone ha scritto:Invito tutti a approfondire per davvero prima di trarre conclusioni [...]
Per quanto mi riguarda non ho né intenzione né bisogno di convincere o di evangelizzare nessuno.
Dico solo di fare attenzione ché approfondire non è né immediato né semplice, ci vuole un poco di impegno. [...]
L'IHU di Marsiglia e il suo padre padrone, Didier Raoult, sono stati oggetto di una approfondita indagine congiunta, commissionata dal ministro della Salute e da quello della Ricerca francesi.
Per oltre un decennio, valendosi dei suoi titoli accademici e del suo curriculum apparentemente inattaccabile, Raoult ha fatto dell'Istituto ciò che voleva, fino ad arrivare, in tempo di Covid-19, alla scriteriata promozione della clorochina, una molecola che sembrava nei primi mesi della pandemia promettente in vitro, ma i cui risultati sono subito apparsi essere frutto di un artefatto sperimentale.
Raoult ha pubblicato in merito studi che violavano ogni buona pratica, ha minacciato chi ne mostrava le debolezze, ha sparso fuoco e fiamme dalle sedi televisive in cui veniva invitato.
Ora, dopo un lavoro di vari mesi, emerge con chiarezza la verità: ciò che si è visto per la clorochina è solo la punta dell'iceberg, e l'intero istituto è stato teatro di molteplici gravi violazioni, risalenti molto indietro nel tempo.
In una lettera di accompagnamento al rapporto, così scrivono i due ministri:
"Ritenendo che alcuni elementi contenuti nella denuncia costituissero reati o gravi violazioni delle norme in materia sanitaria o di ricerca, i ministri hanno anche interessato la Procura della Repubblica di Marsiglia, ai sensi dell'articolo 40 del codice di procedura penale. Spetterà ai tribunali pronunciarsi sulle pratiche in questione."
Ecco quindi un esempio, documentato nei più minuti dettagli, di come i guru della malascienza danneggiano tutti, per ultimo nei tempi delle "cure negate" e dell'antivaccinismo, ma in realtà da sempre, valendosi di un Nobel come Montagnier o della direzione di un istituto prestigioso come Raoult.
FONTI.
Lettera congiunta dei due ministeri
https://solidarites-sante.gouv.fr/IMG/p ... ection.pdf
Comunicato stampa del ministero della Salute:
https://solidarites-sante.gouv.fr/actua ... versitaire
Rapporto definitivo e allegati:
https://www.igas.gouv.fr/spip.php?article861
Se i modelli animali confermano questi risultati, la clorochina potrebbe rappresentare una preziosa opzione terapeutica se la SARS riemerge.
corriere della sera ha scritto:L’Oms e i governi di alcuni Paesi (tra cui la Francia) hanno cambiato la loro strategia sull’utilizzo dell’idrossiclorochina (un antimalarico scoperto negli anni Venti) sulla base di «vasti» studi pubblicati nei giorni scorsi da due autorevoli riviste scientifiche: The Lancet e il New England Journal of Medicine. In quegli studi, basati sui dati di «1500 pazienti in 1200 ospedali in tutto il mondo», si affermava che l’idrossiclorichina fosse associata con una mortalità più alta, tra i malati di Covid, e un aumento dei problemi cardiaci.
[...]
Il quotidiano britannico Guardian ha però pubblicato oggi un’inchiesta che mette profondamente in dubbio l’origine di quegli studi: e cioè i dati raccolti da una piccola azienda con base a Chicago, Surgisphere [...]
Secondo quanto scritto dal Guardian, la Surgisphere (il cui amministratore delegato Sapan Desai, citato in precedenza tre cause per negligenza, era co-autore degli studi pubblicati dalle riviste scientifiche, e la cui pagina Wikipedia è scomparsa dopo l’avvio dell’inchiesta da parte del Guardian) non è riuscita a spiegare né le clamorose discrepanze sui dati individuate dal Guardian Australia, né la metodologia utilizzata per il suo studio, che affermava di aver raccolto legittimamente dati da oltre mille ospedali in tutto il mondo.
L’inchiesta del Guardian ha trovato che gran parte dei dipendenti della Surgisphere (sei, stando al profilo LinkedIn dell’azienda fino alla scorsa settimana: nei giorni scorsi, il numero è sceso a tre) hanno limitate competenze scientifiche: il loro «science editor» risulterebbe essere un autore di fantascienza, e una delle esperte di marketing è una modella porno e una hostess per eventi. Il link «come contattarci» sul sito della Surgisphere portava, fino allo scorso lunedì, alla pagina di un sito di criptomonete: e questo, scrive il Guardian, pone domande su come tanti ospedali in tutto il mondo siano riusciti a entrare in contatto rapidamente con l’azienda.
L’errore che, per primo, ha fatto sospettare al Guardian che qualcosa, negli studi, non quadrasse, era relativo al numero di morti in Australia. Negli studi Surgisphere si riferiva a dati di «5 ospedali, su 600 pazienti, 73 dei quali deceduti». Ma fino al 21 aprile, data finale dello studio, i morti in Australia erano solo 67, secondo il report della Johns Hopkins University. Il Guardian ha a quel punto contattato cinque ospedali di Melbourne e due di Sydney, nessuno dei quali aveva mai sentito parlare di Surgisphere.
Secondo Surgisphere, il suo database ha accesso ai dati di 96 mila pazienti in 1200 ospedali in tutto il mondo. Secondo esperti citati dal Guardian, ci sono moltissimi dubbi su quel database: anche perché, a fornire i dati alla Surgisphere, sarebbero stati gli ospedali, dopo aver anonimizzato i dati — una procedura non immediata, sulla quale gli istituti nazionali di statistica lavorano a lungo, e che gli ospedali stessi avrebbero, secondo Surgisphere, realizzato in momenti estremamente concitati (le ultime settimane) e in tempi estremamente rapidi. Nessuna informazione sul database è mai stata resa pubblica, finora: nemmeno i nomi degli ospedali coinvolti. «Con ogni probabilità», ha detto al Guardian Peter Ellis, capo dei data analyst dell’azienda di consulenza Nous Group, «quel database è una truffa».
utente__medio ha scritto:- premesso che si tratta di parametri in cui non credo molto, ma essendo Raoult uno dei virologi (se non il virologo) con l'H-Index più alto al mondo, ne deduco che il governo francese sia più sveglio e competente di tutti quegli scienziati che nel tempo si sono limitati a citare un ciarlatano, giusto?! O forse, molto più semplicemente, quello ricevuto da Raoult è solo un maldestro attacco politico finalizzato a far scendere lo scienziato a più miti consigli?!
utente__medio ha scritto:- relativamente all'idrossiclorochina, se il virus che ha fatto la sua comparsa nel 2019 si chiama sars-cov-2, presumo che un motivo ci sarà, o sbaglio? Ebbene guardate alcuni studi pubblicati in riferimento alla prima SARS (sars-cov-1):
[...]
Quest'ultimo, che affermaSe i modelli animali confermano questi risultati, la clorochina potrebbe rappresentare una preziosa opzione terapeutica se la SARS riemerge.
è stato pubblicato sul sito del National Institutes of Health, a capo del quale dal 1984 c'è lo stesso Fauci che nel 2020 si affrettò a bocciare categoricamente l'idrossiclorochina.
utente__medio ha scritto:- senza poi dimenticare il cosiddetto "Lancet gate"
[....]
utente__medio ha scritto:- infine vale la pena ricordare, senza gridare al complotto ovviamente, un curioso caso di cronaca
[......]
(da notare che per accedere all'articolo sono dovuto ricorrere alla Wayback Machine, visto che su Repubblica l'articolo non risulta più disponibile).
utente__medio ha scritto:E quindi niente... non è mica detto che tutti quelli che leggeranno il mio precedente post liquideranno il tutto, a torto o a ragione, con altrettanta superficialità!
Shackle ha scritto:Il punto è quello della responsabilità umana : se c’è una violazione volontaria delle norme di sicurezza, le conseguenze possono essere molti gravi, e l’incidente di Chernobyl lo dimostra. Anche Fukushima fu un grave incidente, ma lí non ci fu una volontà umana sottostante.
Ricordo l’incidente della diga del Vajont , ero giovane quando accadde, fece molta impressione, la televisione faceva servizi di continuo, le immagini mostravano desolazione, dolore e morte terribili…poi col tempo si vide che anche lì c’erano stati errori umani gravi, e purtroppo superficialità e menefreghismo oggi inconcepibili. Qualcuno dei responsabili concluse la propria vita col suicidio.
Shackle ha scritto:Per tornare ai nostri fabbisogni di energia, a parte la necessità di cambiare la testa di molte persone, che a volte parlano per dabbenaggine o per sentito dire, ci vogliono tempi e risorse tecniche non indifferenti: il know how lo abbiamo in tanti settori , ma la volontà politica c’è? Qui neanche un rigassificatore galleggiante vogliono fare!
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