Volevo segnalare un mio contributo su un altro forum (in fondo c'è il link al contributo originario), che sembra il caso di riportare qui integralmente. Sottolineo come il problema che mi aveva indotto a scriverlo è, da un punto di vista "egoistico", superato: i proprietari di cavalli scuderizzati da noi, possono venire anche da Genova (ci sono un po' di dettagli... ma sostanzialmente irrilevanti).
Resta però il problema generale, di fondo.
A mio parere può stare benissimo i questo thread, visti i contenuti. Ma, al solito, se adm/mod pensano stia meglio altrove, prego.
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Equity: simply a matter of the length of the judge's ears (Elbert Hubbard)Citazione in "Equity: in Theory and Practice" di H. Peyton YoungIN "Coronavirus ed attività equestri" avevo scritto, riferendomi ai vincoli sugli spostamenti:
Se avrò tempo domani descriverò (nel thread "matematico" che era partito dall'esponenziale) come il vincolo regionale assoluto rappresenti una palese ingiustizia in quanto si tratta di iniquità "riducibile" senza particolari sforzi o stravolgimentiBeh, il tempo me lo sono ritagliato. Anche perché la lettura di questo mi ha fatto innervosire (eufemismo):
https://www.open.online/2020/05/12/fase ... -1-giugno/"i dubbi da parte delle regioni sono ancora tanti: a partire dalla data in cui sarà possibile trasferirsi da una regione all’altra"
"Toti ha riferito infatti che dal 1 giugno se due regioni sono limitrofe, ed entrambe a basso rischio, potranno aprire i confini"
" (Boccia) «Dipenderà dai dati del monitoraggio delle singole regioni che a partire da giovedì vedremo ogni settimana e saranno sempre pubblici. Due regioni a basso rischio, a maggior ragione se limitrofe, sarà naturale che potranno avere mobilità interregionale. Ma se una regione è ad alto rischio e una a basso rischio ci saranno inevitabili limitazioni automatiche»"Dal giorno 8 marzo i proprietari genovesi di cavalli scuderizzati da noi
non possono venire in maneggio perché il maneggio è a Novi Ligure, quindi
fuori regione. Notare che la distanza è di soli 60 km. E c'è anche chi vive in Liguria, a soli 30 km dal maneggio, ma non può venire lo stesso. Notare che la distanza fra San Severo e S. Maria di Leuca è di oltre
380 km, e siamo in Puglia.
Ma non si tratta solo di cavalli. C'è chi
non può andare a trovare la propria madre, sempre a 60 km, perché risiede in un'altra regione.
E allora? Cosa c'è da stupirsi? Normale che una legge (o decreto, o quel che sia) debba fissare dei "confini". Mi è arrivata una multa salata con decurtazione di punti perché la mia auto andava a 140 METRI all'ora di più dei 10 km/h che fanno scattare i provvedimenti più severi. L'ho pagata, mi ha dato fastidio ma l'ho pagata. Perché la legge dice così (ma anche su questo ritornerò brevemente in chiusura del post).
Quanto alle varie norme riguardanti il coronavirus, immagino che ci saranno stati miriadi di casi dove magari per pochi metri uno non poteva fare, che so, la spesa al discount. E tante cose similari.
Quindi non mi stupisce che siano stati usati i confini regionali per alcuni aspetti della normativa in vigore. Ma ora che son passati più di due mesi
non ne posso più anche perché a questo punto si tratta di subire un
arbitrio dovuto all'
ignoranza altrui.
Faccio l'esempio classico. Due fratelli devono dividersi l'eredità. Per farla breve, supponiamo che l'eredità sia costituita da un singolo quadro al quale entrambi tengono moltissimo (per ragioni artistiche, o di affetto, o che altro, non ragioni monetarie). Proprio perché le ragioni NON sono monetarie (vogliamo monetizzare la possibilità di poter vedere la propria madre?), non è possibile una banale compensazione per cui uno si prende il quadro e l'altro si prende dei soldi (anche ammesso che ci siano). Insomma, i soliti guai che possono capitare quando si ha a che fare con un bene indivisibile, come ben sanno gli economisti, ma anche altri che si occupano di scienze sociali.
E allora? Cosa si fa? La risposta del matematico (e che un po' di altri hanno capito) è la solita. Usare la fantasia. Credo che molti "non matematici" non siano consapevoli che una parte molto pregiata del lavoro dei matematici è consistita nel
trovare soluzioni a problemi che non ne hanno. Guardate che quando scrivete 3/5 state usando questa formidabile capacità dei matematici! L'idea generale è di una banalità sconcertante: basta allargare convenientemente lo spazio (l'insieme...) di quello che è proponibile come soluzione.
Tornando al quadro, una soluzione banale può essere: ce lo teniamo 6 mesi per uno.
E per le regioni?
Ci vuol poco ad immaginare soluzioni che possano lenire in parte una
ingiustizia arbitraria.
Si potrebbe consentire la possibilità di spostarsi solo tra province (fuori regione) confinanti tra loro.
Si potrebbe consentire solo un max di uno "sconfinamento" alla settimana
Si potrebbe introdurre un limite chilometrico (100 km, come fanno in Francia)
Si potrebbe usare un opportuno mix di queste tre ideuzze
E potrei continuare a lungo. Ma di ideuzze ne possono venire a tutti, a mucchi, una volta capito l'idea. E l'idea è molto semplice: non c'è solo 0/1, ci sono anche le frazioni in mezzo, così come non c'è solo bianco/nero, ma ci sono scale di grigio. Bene, visto che ci sono,
USIAMOLE!
Due note conclusive:
- si noti che il confine tra regioni è una suddivisione amministrativa interna. Siamo sempre e comunque all'interno di uno stesso Stato. Non esiste il "rischio cambio". Qualitativamente diverso sarebbe il discorso se io volessi andare a trovare il mio cavallo che è oltre frontiera, pur se a soli 10 km. Ma anche in quel caso qualcosa si potrebbe fare
- anche per i limiti di velocità, sarebbe possibile evitare "scaloni" così grossi, inserendo qualche scaglione in più.
Commentino finale: ho cercato di essere il più sintetico possibile, per cui ho "tirato via", ho fatto considerazioni molto grossolane, ma sono pronto ad approfondire, e molto, il discorso
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link al post:
https://vivere-il-cavallo.forumattivo.c ... ziale#6046