Re: Il Covid-19 e la scienza

Messaggioda Intermat » 01/04/2020, 12:34

Fassone, il tuo caso è proprio uno dei casi di cui parlavo prima io. Tante persone che, come te, sono state male e non sono state sottoposte a tampone possono potenzialmente ritornare a fare una vita quasi normale rischiando di infettare gli altri. Anche mio fratello ha avuto la febbre alta per alcuni giorni (pochi) e nessun altro sintomo e non gli hanno fatto il tampone. Magari lui era negativo al covid però resta il fatto che lui fa un lavoro delicato, lavora con i senza fissa dimora e altre persone con problemi simili. Insomma se si diffondesse l'infezione in questa porzione di società potrebbe essere un problema serio considerando che queste persone si muovono molto, hanno spesso contatti ravvicinati fra loro e spesso frequentano mense (tipo Caritas), luoghi per dormire etc. Sono persone che sono impossibilitate a rispettare il distanziamento sociale.
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Re: Il Covid-19 e la scienza

Messaggioda Injuria » 01/04/2020, 14:42

Quinzio ha scritto:Per chi si fosse perso le notizie dalla Cina:
mancano all'appello 21 milioni di cellulari. Anche facendo la tara piu' alta possibile, si arriva a 6 milioni di utenze sparite da Gennaio a oggi. Sembra che il governo cinese abbia imposto alle aziende telefoniche di cambiare il modo di conteggiare gli utenti, in modo da rendere vani i confronti.

https://www.butac.it/il-coronavirus-e-i ... i-in-cina/
Quinzio ha scritto:Quello che non si dice in nessun articolo e che io continuo a non capire, e' che anche in Cina come in Italia, la gente in questi mesi moriva anche delle altre cause, seguendo la media delle morti, come in ogni angolo del mondo [...] Ma se non hanno il numero totale dei morti (che in periodi "normali" si aggira sui 2.000 morti al giorno), come fanno ad avere quello dei morti per/con coronavirus ? Perche' non danno la cifra dei morti totali ?

Lo dice qui, ma ormai è un articolo "vecchio" in ogni caso è utile leggerlo per capire stagionalità e modo di monitoraggio dei decessi.
Ci sono i nuovi dati di mortalità registrati dal Sistema di sorveglianza della mortalitá giornaliera (SISMG) :
http://www.salute.gov.it/portale/caldo/ ... ULTIMO.pdf
oltre che da Euromomo, il quale ha segnato un aumento anomalo della mortalità nella 12esima settimana del 2020 solo per l'Italia:
https://www.euromomo.eu/
Utile soprattutto guardare a questo grafico:
http://www.salute.gov.it/portale/caldo/ ... _SISMG.jpg
Qui c'è la mortalità giornaliera (conteggio assoluto) degli over 65, i quali rappresentano il 90% circa dei morti registrati per Covid-19. Nel grafico i cerchietti grigi indicano la mortalità media giornaliera nella settimana. La mortalità attesa fra Marzo ed Aprile sta fra 200 e 210 decessi al giorno fra gli ultra 65enni. Dalla XII settimana dell'anno (15-22 marzo) si osserva un aumento anomalo della mortalità.
SettimanaXIIXIIIXIV*
Attesa210210200*
Osservata232260360*
Eccesso mortalità (attesa - osservata)2250160*
Decessi Covid-19 (media sett.)379780860*
Eccesso mortalità (sett.)154350320*
Diff. (Covid-eccesso sett.)225430540*
*stima sett corrente


Dalla tabella che ho estrapolato dal grafico si vede che l'eccesso di mortalità nelle tre settimane prese in considerazione non è sufficiente a coprire tutti i decessi segnalati dalla Protezione Civile giornalmente.
Questo non vuol dire che le morti da/con Covid-19 siano sovrastimate, anzi probabilmente sono sottostimate. Significa che è sovrastimata l'incidenza del Covid-19 sulla mortalità generale della popolazione.
Nel grafico sono da osservare anche gli eccessi di mortalità estivi del 2016 e 2017 per le temperature anomale (per quelli che: "Ohibò, ma che scoperta che si muore meno nella "bella stagione" e che, signora mia, di qualcosa si deve pur morire").
ed il picco dell'inverno del 2016/2017 che portò un eccesso di mortalità per influenza preoccupante senza fare grande clamore. Per quelli che: "Ohibò che ignoranza! Per l'ISTAT sono 200 l'anno" si vadano a cercare i commenti dell'esperto giusto (Lopalco) sul'influenza suina 2009/2010.
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Re: Il Covid-19 e la scienza

Messaggioda axpgn » 01/04/2020, 15:43

Injuria ha scritto:Significa che è sovrastimata l'incidenza del Covid-19 sulla mortalità generale della popolazione.

In che senso? Se intendi relativamente a tutta la popolazione italiana, probabilmente (o meglio, sperabilmente) l'eccesso di mortalità non supererà quello di altri periodi "critici" (come l'influenza del 2017 o il 2009 e altri già citati precedentemente nel thread sui quali magari varrà la pena tornarci in altri momenti).
Ma se guardiamo al COVID-19 per sé stesso, è innegabile già ora che per una ben precisa fascia di popolazione (cioè ultrasettantenni CON importanti patologie pregresse) è una tragedia epocale (QUI)
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Re: Il Covid-19 e la scienza

Messaggioda axpgn » 01/04/2020, 16:02

axpgn ha scritto:… per una ben precisa fascia di popolazione (cioè ultrasettantenni CON importanti patologie pregresse) è una tragedia epocale …


Dal "Bollettino" dell'ISS del 30 marzo, l'84% dei deceduti era ultrasettantenne, mentre la fascia dai 60-69 conta per il 12% (ma con differenze notevoli tra chi ne ha 60 e chi ne ha 69 - dato ripreso da analisi precedenti).
Contemporaneamente, sempre dai dati ISS al 30 marzo sulle caratteristiche dei deceduti, riporto questo:
" 3. Patologie pre-esistenti
Il grafico presenta le più comuni patologie croniche pre-esistenti (diagnosticate prima di contrarre l’infezione da SARS-CoV-2) nei pazienti deceduti. Questo dato è stato ottenuto in 909 deceduti per i quali è stato possibile analizzare le cartelle cliniche del ricovero ospedaliero. Il numero medio di patologie osservate in questa popolazione è di 2,7 (mediana 3, Deviazione Standard 1,6). Complessivamente, 19 pazienti (2,1% del campione) presentavano 0 patologie, 197 (21,6%) presentavano 1 patologia, 223 presentavano 2 patologie (24,5%) e 470 (51,7%) presentavano 3 o più patologie. "
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Re: Il Covid-19 e la scienza

Messaggioda Injuria » 01/04/2020, 17:54

axpgn ha scritto:
Injuria ha scritto:Significa che è sovrastimata l'incidenza del Covid-19 sulla mortalità generale della popolazione.

In che senso? Se intendi relativamente a tutta la popolazione italiana, probabilmente (o meglio, sperabilmente) l'eccesso di mortalità non supererà quello di altri periodi "critici" (come l'influenza del 2017 o il 2009 e altri già citati precedentemente nel thread sui quali magari varrà la pena tornarci in altri momenti).
Ma se guardiamo al COVID-19 per sé stesso, è innegabile già ora che per una ben precisa fascia di popolazione (cioè ultrasettantenni CON importanti patologie pregresse) è una tragedia epocale (QUI)

Sì, devo specificare 2 cose: la mortalità del Sistema di sorveglianza della mortalitá giornaliera rigurada un campione rappresentativo di 19 città Italiane (in cui ci sono Milano e Brescia, ma non Bergamo). Secondo: ormai non possiamo più fare confronti fra mortalità di Covid-19 ed altri tipi di influenza dato che sono cambiate radicalmente le condizioni sociali. Quando ho scritto che la mortalità e sopravvalutata rispondevo al quesito di Quinzio. Vogliamo capire quanti di questi tot decessi al giorno annunciati dalla Protezione Civile siano attribuibili al Covid-19 e quanti alla normale mortalità di una categoria di persone già a rishio e con una aspettativa di vita ridotta. Teniamo conto che l'aspettativa di vita per un uomo è di 82/83 anni e molte delle patologie elencate diminuiscono questo numero da 2 fino a 10 anni. La mediana dei deceduti Covid-19 è di 80 anni. Peraltro sono le stesse caratteristiche che hanno i deceduti per altri tipi di influenza. Infine: non c'è dubbio che ogni singolo morto rappresenti una tragedia per la comunità in cui viveva, specie nelle aree più compite dove sono avvenuti più di un decesso a famiglia. Ma qui ragionavo su confronti e grandi numeri, che come noto hanno molta ragione e poca anima.
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Re: Il Covid-19 e la scienza

Messaggioda Injuria » 01/04/2020, 18:10

l'eccesso di mortalità non supererà quello di altri periodi "critici" (come l'influenza del 2017 o il 2009)

Sì, questa settimana però, nelle città campione di cui sopra ha superato la mortalità del 2017 (sempre se questa settimana non diminuiscano i decessi). Anche qui il confronto è difficile se non impossibile: da una parte cambiano le condizioni sociali, dall'altra confrontiamo la mortalità di Marzo/Aprile con i Marzo/Aprile degli altri anni in cui la mortalità è medio-bassa. Quindi ovvio che ci sia un aumento enorme rispetto agli stessi periodi degli altri anni (questa settimana dell' 80%). Se invece confrontiamo l'eccesso di mortalità con altri picchi influenzali (che di solito avvengono a gennaio di ogni anno) l'eccesso di mortalità viene superato solo questa settimana. Chiaramente non tutto l'aumento di mortalità a gennaio è dovuto all'influenza, così come non tutto l'aumento di questo periodo potrebbe essere dovuto al Covid-19. Pensiamo alla difficoltà di farsi ricoverare/visitare per gli anziani e l'isolamento che hanno vissuto per un mese. Credo che sia probabile che ci sia una componente di decessi dovuta a "danni collaterali" del lockdown.
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Re: Il Covid-19 e la scienza

Messaggioda axpgn » 01/04/2020, 18:20

Injuria ha scritto: Teniamo conto che l'aspettativa di vita per un uomo è di 82/83 anni e molte delle patologie elencate diminuiscono questo numero da 2 fino a 10 anni. La mediana dei deceduti Covid-19 è di 80 anni.

Ok, avevo capito bene allora … soprassedendo al fatto che anche solo qualche mese di vita in meno per ogni persona è comunque qualcosa di sicuramente importante (come pure per i suoi cari), se fosse effettivamente una situazione del genere significherebbe che per i prossimi due o tre anni non muore più nessun anziano, perché lo sarebbero ora; ma è difficile pensare che sia così dati i numeri: il quintuplo di decessi in un mese rispetto alla media degli anni precedenti NON è una "piccola" eccezione statistica (e Brescia non sta molto meglio, purtroppo ... ), è una tragedia vera (e si spera vivamente che il resto d'Italia non diventi così).

Il fatto che sia una malattia sicuramente selettiva, a mio parere non fa percepire a molti l'ampiezza della gravità di questo morbo.

A posteriori, penso che uno dei grandi errori che si rileveranno, sarà quello di non aver protetto adeguatamente la popolazione più anziana e malata, pur avendo evidenza che era la parte primaria da proteggere.
Se fate mente locale alle case di riposo, agli ospizi, alle RSA, c'è solo da piangere (ed arrabbiarsi)
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Re: Il Covid-19 e la scienza

Messaggioda Settevoltesette » 01/04/2020, 18:28

Aggiungo che al sud con la stragrande maggioranza di lavoratori al nero se succede come al nord sono cazzi amarissimi, anche se spero di sbagliare
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Re: Il Covid-19 e la scienza

Messaggioda Quinzio » 01/04/2020, 18:51

Ringrazio tutti per i commenti al mio intervento precedente: Intermat, Shackle, Injuria.
A Faussone un augurio di pronta guarigione.
Quinzio
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Re: Il Covid-19 e la scienza

Messaggioda Injuria » 01/04/2020, 19:21

axpgn ha scritto:Il fatto che sia una malattia sicuramente selettiva, a mio parere non fa percepire a molti l'ampiezza della gravità di questo morbo.

Penso che la percepisca chiunque, se non altro perché la maggior parte degli italiani o sono anziani oppure hanno genitori e/o parenti anziani. Personalmente ho constatato che sono proprio coloro nell'età a rischio a non rendersi conto. La fatica di far stare mio padre (cardiopatico) a casa e di tenere lontani qualche vecchietto/a furbo che mi si accostava alla fila del supermercato per passare con me lo dimostra. La tua frase mi ricorda i primi tempi del virus HIV (si pensava colpisse solo una piccola comunità di persone con determinate abitudini). Fortunatamente questo non è l'HIV.
Vero è che i numeri rischiano di spersonalizzare la questione. Da un po' di giorni ragiono sull'età dei deceduti. Il 50% centrale aveva fra i 73 e gli 85 anni. Questo vuol dire che sono i nati fra il 1935 ed il 1947. Anni non facili per la primissima infanzia a causa del regime di autarchia, delle guerre (l'Italia prima di entrare rovinosamente nella II guerra fece la civile spagnola e le guerre d'Africa proprio a partire dal '35). Inoltre le provincie di Brescia-Bergamo-Milano sono anche quelle dell'industria pesante italiana, le zone dove i bombardamenti degli Alleati sono stati più severi. Mi rendo conto che il collegamento può essere peregrino, però chi lo sa se c'è una connessione fra un'infanzia che ha significato in molti casi scarsa alimentazione, cure mediche, case non riscaldate, padri perennemente in guerra con ciò che succede oggi alle stesse persone.
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