alvinlee88 ha scritto:Fioravante Patrone ha scritto:Quanto al fatto che Napolitano non firmi, puoi stare tranquillo anche su questo. Non firmerà.
Io purtroppo non ne sono così sicuro.
Come hai visto, potevi star tranquillo.
Le considerazioni fatte sul lodo Alfano (che trovo anche ad esempio su Micromega, o sul blog di Travaglio, Corrias e Gomez) hanno sicuramente legittimità nel dibattito politico. Così come Di Pietro aveva stradiritto di dire quello che ha detto del Presidente della Repubblica. Personalmente non condivido né nel merito, né da un punto di vista di opportunità politica questo tipo di considerazioni. Vedo dietro a queste un pericolo, e cioè quello di chiedere che il Capo dello Stato svolga una attività di supplenza politica, che non è il suo compito.
Sarà forse per questo che ero tranquillo sulla decisione che avrebbe assunto il Presidente Napolitano.
alvinlee88 ha scritto:Il massimo dell'indecenza e della vergogna senza pudore, che a costo di compiacere fino in fondo le gerarchie vaticane arriva
a sopprimere qualunque forma di pietà umana, è stata l'ultima dichiarazione del premier, secondo la quale "Eluana potebbe anche generare un figlio".
Non ho quasi nemmeno più la forza di affrontare discussioni, di pensare a cambiare le cose.
Solo una tristezza infinita.
Su questa frase che appartiene più al repertorio di un cabarettista sul viale del tramonto che non a un Presidente del Consiglio, ho letto ieri un commento su un giornale in rete, che descriveva in modo molto appropriato la concezione della donna sottesa da una simile affermazione.
Quanto alla tristezza infinita, ti cito cosa diceva Zucconi ieri nel suo blog: pensate agli americani che hanno avuto per otto anni Bush. Eppure, le cose sono cambiate, e non poco. E' la prima volta in vita mia che sento lo Stato USA quasi dalla parte mia.
PS: su decreto legge e legge ci sono le differenze sopra indicate. Ed è anche facile comprendere la "ratio" di questa differenza: con un decreto legge, il Governo si arroga la potestà legislative (pur se tempoanea: serve poi l'approvazione del Parlamento) e quindi è giusto che le garanzie siano molto più forti, rispetto ad una legge emanata dal Parlamento il quale è l'organo costituzionalmente deputato a legiferare.