Salve,
sto preparando metodi e vorrei crearmi un "riassunto" mentale di come calcolare la trasformata di Fourier di una funzione.
In generale mi è stato detto di cercare di evitare di utilizzare la formula generale, poichè comporta a calcoli lunghi e svantaggiosi. A meno che non ci sia la funzione caratteristica, in quel caso ci sono sempre dei calcoli abbastanza lunghi e noiosi ma è abbastanza diretta la cosa.
Nei vari altri casi è sempre meglio sfruttare le relazioni principali ( in esame avrò a disposizione le varie tabelle).
Ad esempio se ho un logaritmo in funzione ho trovato più veloce passare prima dallo scomporre per l'argomento del logaritmo e poi sfruttare la derivata prima. Dalla derivata mi rivolgo alle tabelle per la trasformata e metto tutto insieme.
Un altro esempio è quando mi trovo una funzione trigonometrica, qui ho trovato che è più semplice riscriverla per l'equivalente con l'esponente ( es: $ cos $ = $ Re((e^z + e^(-z))/2) $ )
Da cui separo per le $ e $ e calcolo con il teorema dei residui + lemma di Jordan.
Ha senso questo ragionamento?
Quale sarebbe il modus operandi in generale?
Grazie e cordiali saluti