gabriella127 ha scritto:Io oggi ho visto la partita in compagnia di giocatori di prim'ordine, tra cui alcuni maestri e candidati maestri, quindi quello che dico non è farina del mio sacco.
Quello che hanno osservato è che la mossa in apertura che ha creato problemi a Carlsen, lo ha sorpreso, è stata 10....Rd8, una variante giocata molto raramente e su cui probabilmente Carlsen non era molto preparato, infatti ci ha pensato un secolo. Caruana sembrava preparatissimo sull'apertura, giocava velocissimo.
Questa osservazione è confermata dall'articolo sulla partita uscito in chess.com. La cosa che ho trovato interessante, sempre citando questo articolo, è che entrambi i giocatori hanno avuto la sfortunata esperienza di stare peggio in apertura con il bianco.
Caruana intervistato dice: "Sembra esserci una tendenza negli scacchi moderni - c'è più libertà di manovra con il nero". Ha detto inoltre che i computer stanno aprendo nuove strade piuttosto che portare a gioche ripetitivi: "Stanno venendo fuori nuove varianti - c'è molta libertà creativa."
Non dico che 9....D5 non era importante, volevo proporre una linea di riflessione.
E' tutto esatto! Ma la variante inizia con Da5...senza Td8 a seguire non avrebbe senso.
Il commento di Caruana (che non è rivoluzionario ) è che il pc ha consentito di non scartare mosse in apertura che in passato venivano scartate "intuitivamente" e quindi ha permesso di creare molte varianti "one shot". Intendo dire che raramente col pc uno rivoluziona le aperture e trova varianti sensate e "durature" che non siano già state trovate e studiate appronditamente nei decenni. Però il pc ha permesso di giocare anche mosse spesso minori che in realtà "reggono" e magari portano a posizioni estremamente complesse in cui l'avversario (al contrario di chi l'ha preparata a casa) deve trovare tutte le mosse giuste per poi ottenere....una patta.
Proprio come oggi.
Insomma il pc ha aperto scenari "analizzabili" (in termini di tempo-uomo) che una volta erano proibitivi e che permettono ai giocatori di mettere in "riserva" linee giocabili e non facilmente confutabili alla scacchiera da parte dell'avversario...che potrebbe quindi sbagliare.
Esattamente come oggi, again.
Sono linee come dicevo, "one shot" ovvero che uno gioca una volta e poi basta.
Ecco cosa intendeva Fabiano.
Anche Anand trovò un sacrificio di pedone in una variante nota della semislava che gli permise di battere Kramnik...praticamente col nero! Poi ovviamente dopo quel match nessun top player l'ha mai impiegata perchè avevano già tutti scoperto l'antidoto. Quindi, certamente il pc ha ampliato le chance del nero visto che il bianco non può prepararsi su tutte le possibili mosse che "reggono"