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Re: Il Covid-19 e la scienza

MessaggioInviato: 18/04/2020, 13:24
da gugo82
@ Intermat: Vabbè, dai… Mettiamo i sottotitoli.
Testo nascosto, perché contrassegnato dall'autore come fuori tema. Fai click in quest'area per vederlo.
Hai capito bene: sei romano, quindi non fare l’indiano. :lol:
Pure, dovresti aver ben capito che il messaggio non era rivolto a te, ma ai buzzurri dei quali parlavo nel primo OT:
Mi ricordo una lontanissima discussione sulla lontanissima (almeno per chi non vive dalle mie parti) emergenza rifiuti, in cui qualche meneghino venne a tirarmi un pippone infinito su perché da noi ci fosse questa situazione, mentre da loro no, che erano tutti più organizzati, gestiti meglio, lindi e pinti, etc...
Mi ricordo, sì.
Mi ricordo molto bene.


Quindi finiscila qui.
Grazie.

Re: Il Covid-19 e la scienza

MessaggioInviato: 22/04/2020, 13:56
da axpgn
Stando a EuroMOMO, sembrerebbe che il picco dei decessi sia superato (pur con tutte le cautele e preacuzioni del caso).

Re: Il Covid-19 e la scienza

MessaggioInviato: 27/04/2020, 12:11
da LoreT314
Che ne pensate dei nuovi provvedimenti presi?

Re: Il Covid-19 e la scienza

MessaggioInviato: 23/05/2020, 22:14
da gtx
E quindi che si deve fare? Andare a giro con la mascherina a 2 metri di distanza tutta la vita? Per cosa poi? Per evitare che muoiano ultraottantenni con 3-4 malattie pregresse? Che si costruiscano ospedali ad hoc e si lasci la gente libera, chi sta male va all'ospedale. Fanno bene quelli in USA a ribellarsi al lockdown, va contro la libertà individuale.

Re: Il Covid-19 e la scienza

MessaggioInviato: 24/05/2020, 00:02
da Magma
gtx ha scritto: Fanno bene quelli in USA a ribellarsi al lockdown, va contro la libertà individuale.

Articolo 16
Ogni cittadino può circolare e soggiornare liberamente in qualsiasi parte del territorio nazionale, salvo le limitazioni che la legge stabilisce in via generale per motivi di sanità o di sicurezza.



Sergio ha scritto:
Quello che ho detto è che sostenere che il lockdown non abbia contribuito a contenere il numero dei morti facendo confronti che ignorano i fattori demografici, oppure che il virus si è "attenuato" senza uno straccio di prova, non è scientifico anche se chi lo sostiene si proclama uomo di scienza.

A riguardo si è espresso egregiamente Vespignani (CV).

Re: Il Covid-19 e la scienza

MessaggioInviato: 24/05/2020, 00:48
da gtx
salvo le limitazioni che la legge stabilisce in via generale per motivi di sanità o di sicurezza.

C'è da stabilire se quelle limitazioni siano legittime o meno.
In USA gli ospedali sono vuoti e le infermiere fanno i video su tiktok. Il tutto mentre il paese è bloccato.

Re: Il Covid-19 e la scienza

MessaggioInviato: 24/05/2020, 09:17
da @melia
gtx ha scritto:In USA gli ospedali sono vuoti e le infermiere fanno i video su tiktok. Il tutto mentre il paese è bloccato.

Non è che perché negli USA viene ricoverato solo chi può pagare l'ospedale?
No assicurazione? No ricovero, no cure!

Ingiustizie inutili

MessaggioInviato: 24/05/2020, 09:51
da Fioravante Patrone
Volevo segnalare un mio contributo su un altro forum (in fondo c'è il link al contributo originario), che sembra il caso di riportare qui integralmente. Sottolineo come il problema che mi aveva indotto a scriverlo è, da un punto di vista "egoistico", superato: i proprietari di cavalli scuderizzati da noi, possono venire anche da Genova (ci sono un po' di dettagli... ma sostanzialmente irrilevanti). Resta però il problema generale, di fondo.

A mio parere può stare benissimo i questo thread, visti i contenuti. Ma, al solito, se adm/mod pensano stia meglio altrove, prego.

°°°°°

Equity: simply a matter of the length of the judge's ears (Elbert Hubbard)
Citazione in "Equity: in Theory and Practice" di H. Peyton Young


IN "Coronavirus ed attività equestri" avevo scritto, riferendomi ai vincoli sugli spostamenti:

Se avrò tempo domani descriverò (nel thread "matematico" che era partito dall'esponenziale) come il vincolo regionale assoluto rappresenti una palese ingiustizia in quanto si tratta di iniquità "riducibile" senza particolari sforzi o stravolgimenti

Beh, il tempo me lo sono ritagliato. Anche perché la lettura di questo mi ha fatto innervosire (eufemismo):

https://www.open.online/2020/05/12/fase ... -1-giugno/

"i dubbi da parte delle regioni sono ancora tanti: a partire dalla data in cui sarà possibile trasferirsi da una regione all’altra"
"Toti ha riferito infatti che dal 1 giugno se due regioni sono limitrofe, ed entrambe a basso rischio, potranno aprire i confini"
" (Boccia) «Dipenderà dai dati del monitoraggio delle singole regioni che a partire da giovedì vedremo ogni settimana e saranno sempre pubblici. Due regioni a basso rischio, a maggior ragione se limitrofe, sarà naturale che potranno avere mobilità interregionale. Ma se una regione è ad alto rischio e una a basso rischio ci saranno inevitabili limitazioni automatiche»"


Dal giorno 8 marzo i proprietari genovesi di cavalli scuderizzati da noi non possono venire in maneggio perché il maneggio è a Novi Ligure, quindi fuori regione. Notare che la distanza è di soli 60 km. E c'è anche chi vive in Liguria, a soli 30 km dal maneggio, ma non può venire lo stesso. Notare che la distanza fra San Severo e S. Maria di Leuca è di oltre 380 km, e siamo in Puglia.

Ma non si tratta solo di cavalli. C'è chi non può andare a trovare la propria madre, sempre a 60 km, perché risiede in un'altra regione.


E allora? Cosa c'è da stupirsi? Normale che una legge (o decreto, o quel che sia) debba fissare dei "confini". Mi è arrivata una multa salata con decurtazione di punti perché la mia auto andava a 140 METRI all'ora di più dei 10 km/h  che fanno scattare i provvedimenti più severi. L'ho pagata, mi ha dato fastidio ma l'ho pagata. Perché la legge dice così (ma anche su questo ritornerò brevemente in chiusura del post).

Quanto alle varie norme riguardanti il coronavirus, immagino che ci saranno stati miriadi di casi dove magari per pochi metri uno non poteva fare, che so, la spesa al discount. E tante cose similari.

Quindi non mi stupisce che siano stati usati i confini regionali per alcuni aspetti della normativa in vigore. Ma ora che son passati più di due mesi non ne posso più anche perché a questo punto si tratta di subire un arbitrio dovuto all'ignoranza altrui.


Faccio l'esempio classico. Due fratelli devono dividersi l'eredità. Per farla breve, supponiamo che l'eredità sia costituita da un singolo quadro al quale entrambi tengono moltissimo (per ragioni artistiche, o di affetto, o che altro, non ragioni monetarie). Proprio perché le ragioni NON sono monetarie (vogliamo monetizzare la possibilità di poter vedere la propria madre?), non è possibile una banale compensazione per cui uno si prende il quadro e l'altro si prende dei soldi (anche ammesso che ci siano). Insomma, i soliti guai che possono capitare quando si ha a che fare con un bene indivisibile, come ben sanno gli economisti, ma anche altri che si occupano di scienze sociali.

E allora? Cosa si fa? La risposta del matematico (e che un po' di altri hanno capito) è la solita. Usare la fantasia. Credo che molti "non matematici" non siano consapevoli che una parte molto pregiata del lavoro dei matematici è consistita nel trovare soluzioni a problemi che non ne hanno. Guardate che quando scrivete 3/5 state usando questa formidabile capacità dei matematici! L'idea generale è di una banalità sconcertante: basta allargare convenientemente lo spazio (l'insieme...) di quello che è proponibile come soluzione.

Tornando al quadro, una soluzione banale può essere: ce lo teniamo 6 mesi per uno.


E per le regioni?
Ci vuol poco ad immaginare soluzioni che possano lenire in parte una ingiustizia arbitraria.
Si potrebbe consentire la possibilità di spostarsi solo tra province (fuori regione) confinanti tra loro.
Si potrebbe consentire solo un max di uno "sconfinamento" alla settimana
Si potrebbe introdurre un limite chilometrico (100 km, come fanno in Francia)
Si potrebbe usare un opportuno mix di queste tre ideuzze

E potrei continuare a lungo. Ma di ideuzze ne possono venire a tutti, a mucchi, una volta capito l'idea. E l'idea è molto semplice: non c'è solo 0/1, ci sono anche le frazioni in mezzo, così come non c'è solo bianco/nero, ma ci sono scale di grigio. Bene, visto che ci sono, USIAMOLE!

Due note conclusive:
- si noti che il confine tra regioni è una suddivisione amministrativa interna. Siamo sempre e comunque all'interno di uno stesso Stato. Non esiste il "rischio cambio". Qualitativamente diverso sarebbe il discorso se io volessi andare a trovare il mio cavallo che è oltre frontiera, pur se a soli 10 km. Ma anche in quel caso qualcosa si potrebbe fare
- anche per i limiti di velocità, sarebbe possibile evitare "scaloni" così grossi, inserendo qualche scaglione in più.

Commentino finale: ho cercato di essere il più sintetico possibile, per cui ho "tirato via", ho fatto considerazioni molto grossolane, ma sono pronto ad approfondire, e molto, il discorso

°°°°°

link al post:
https://vivere-il-cavallo.forumattivo.c ... ziale#6046

Re: Il Covid-19 e la scienza

MessaggioInviato: 22/06/2020, 09:37
da gugo82
È in corso una giornata di seminari su Zoom organizzata dal Dipartimento di Matematica dell'università di Trento: i seminari di possono visualizzare su YouTube dalle 9:00 alle 18:30.

Re: Il Covid-19 e la scienza

MessaggioInviato: 03/07/2020, 00:35
da francicko
L'opinione che mi sono fatto è che le misure adottate sinora dal governo si sono dimostrate efficaci, perché mirate ad evitare o limitare gli assembramenti, su questo punto penso ci sia quasi un unanime accordo,certo si poteva fare di meglio, e agire con più tempestività, specialmente all' inizio per quanto riguarda regioni come la Lombardia dove è iniziato lo sviluppo dei focolai,è contenere ancora meglio lo sviluppo del contagio, ma qui ci sono delle decisioni confuse ed poco tempestive che hanno riguardato il governo locale di quella regione;
Sicuramente fattori come la forte concentrazione demografica del nostro territorio,unite a particolari caratteristiche climatiche come quelle presenti nella val padana, clima umido e scarsamente ventilato, e non ultimo il forte inquinamento del nostro territorio da parte di attività umane ed industriali, fattore che alcuni
"esperti", non so se in buona fede, tendono a sottovalutare, negandone addirittura la connessione, hanno creato un humus favorevole per la diffusione del virus, pertanto in futuro per evitare o limitare lo sviluppo di altre epidemie, è innegabile che bisognerà intervenire, dove possibile, sui suddetti fattori, per un efficace prevenzione;
Purtroppo però da quello che si sente, in questi ultimi giorni,ho l'impressione che si cerchi di aspettare la formulazione di un vaccino, come panacea di tutti i mali,da somministrare su larga scala,cosa che a mio parere oltre ad essere inefficace, serve solo ad ingraziarsi da parte della politica, gruppi e lobby farmaceutiche che hanno già fiutato l'affare per aumentare i profitti, invece di agire sulle criticità già descritte per una efficace prevenzione;
Ora non che io sia un 'no vax', I vaccini sono stati in passato, e sono, un mezzo efficace di prevenzione,di alcune terribili malattie, ed hanno contribuito a salvare numerose vite umane, ma in questo caso stiamo parlando di un virus che per quanto riguarda la realtà del nostro paese, sta esaurendo la sua carica, il numero di contagi, anche se ancora presente, è basso,per giunta é un virus mutevole, quindi in prospettiva futura, se si dovesse ripresentare un emergenza covid risulterebbe totalmente inefficace, cosa pensate a riguardo?