utente__medio ha scritto:Ok, quindi nei TG non esiste alcun tentativo di indirizzamento dell'opinione pubblica e tutte le posizioni sono rappresentate? Non so, quella a pi/2 di sicuro! Poi sarei io quello che vive fuori dalla realtà...
Ignoro le tua valutazioni su di me (non tirare troppo la corda però eh) e
ripeto quello che ho già detto, io vedo anche troppo rappresentate certe posizioni che giudico assurde dal mio punto di vista. Non guardo granché la tv, guardo essenzialmente La7 per l’informazione e (sempre più raramente) alcuni approfondimenti giornalistici. E per esempio su La7 spessissimo parlano Santoro, Travaglio, il prof Montanari, la prof Di Cesare, e pure hanno avuto tantissimo spazio Orsini, la ex vice ambasciatrice Basile e l'ex rappresentante Onu Francesca Albanese.
Non mi pare su Ucraina e Israele questi seguano la “la linea ufficiale”, che poi non ho capito quale dovrebbe essere, io su Gaza e Israele sono molto critico rispetto all'azione del governo israeliano e anche trovo non sufficienti le pressioni su Israele lato occidentale, quindi sono o non sono un rappresentante del main stream o uno che ne subisce la propaganda?
Riconosco comunque alla fine che è un problema di percezione, io che ho un certo modo di vedere trovo fastidiose e anche troppo rappresentate certe opinioni e viceversa.
utente__medio ha scritto:Perché non serve ribattere circa quello che scrivo sugli ucraini? Non è forse vero che il fuoco di artiglieria ucraino ha fatto un gran numero di morti tra i civili del Donbass, anche ben prima della cosiddetta operazione militare speciale?
Dipende che intendi per gran numero. Certo che ci sono state vittime (anche causate dalle azioni russe) negli anni precedenti al 2022, ma negli ultimi anni nonostante tutti gli accordi siano saltati, e ci fosse una conflitto più o meno latente nel Donbass tra Russia e Ucraina, il numero di vittime (anche militari non solo civili) era in calo e il numero di morti annui non è lontanamente paragonabile alle vittime dopo l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia putiniana (anche a quelle dei primi mesi).
utente__medio ha scritto:pensiamo a tutta la TV del dolore e alla narrazione di pancia che è stata fatta sulle vittime della guerra in Ucraina, ti pare che stia avvenendo lo stesso anche coi palestinesi? E visto tutti i video che girano su Telegram, il materiale di certo non manca... Te la sentiresti di affermare che la copertura mediatica e lo sdegno per le vittime palestinesi siano uguali a quelli che al tempo furono riservati alle vittime ucraine?
Sì.
Poi nella realtà è difficile far rendere conto cosa vuol dire ciò che hanno subito e subiscono i palestinesi a Gaza e non solo, comunque ci sono stati diversi reportage molto ben fatti, nei limiti di ciò che si poteva.
Ultimamente anzi sono passate molto in secondo piano le morti civili ucraine (certo morti per colpa loro secondo alcuni.... vabbè). E lo dico non per dire che ci sia chissà che complotto, è così che funzionano le notizie, è inevitabile che una notizia ripetuta faccia meno notizia e che venga sopraffatta da altre (tipo appunto la situazione di Gaza).
utente__medio ha scritto:[...]
In ogni caso, per rispondere alla domanda che mi hai rigirato, basta ricordare che Israele è in fin dei conti un protettorato anglosassone.
Questo, ammesso fosse vero (e non lo è), non capisco come risponde alla domanda che ti ho fatto. Cioè siccome Israele è un protettorato britannico gli occidentali non fanno nulla per fermare quella politica basata sulla repressione da parte dell’attuale governo israeliano? E perché? Che vantaggi poi trarrebbero gli occidentali da questo protettorato, solo seccature e noie semmai.
utente__medio ha scritto:E come la mettiamo con la repressione da parte della digos nei confronti dei manifestanti o di chi si è macchiato del crimine di aver solo esposto una bandiera palestinese? Senza contare che in altri paesi, tipo la Germania, la repressione è ancora più violenta. Allo stesso Eurovision fu vietata la presenza di bandiere palestinesi. E anche qui, se l'opinione pubblica va in una certa direzione, chi e perché dall'alto tende a reprimere queste manifestazioni di dissenso?
Non capisco molto che vuol dire “macchiato di crimine”, che conseguenze hanno subito gli identificati alla fine? A ma pare che in tutto il mondo occidentale ci sono state grandi manifestazioni pro Palestina. All’Eurovision si è cercato di limitare temi che potessero creare tensioni, non mi pare nulla di così fuori dalla logica e incomprensibile. D'altra parte in altre occasioni ci sono state proteste anche eclatanti contro Israele da diversi intellettuali e artisti (non sempre centrate per me, proprio come alcune prese di posizioni contro la cultura russa). Quindi non mancano di certo critiche molto forti da parte occidentale alla politica di Israele.
utente__medio ha scritto:Certo, l'ordine pubblico, lo stesso che ci si impegna a preservare nelle manifestazioni dei Black Lives Matter o dei Fridays For Future…
Esattamente.
Io sostengo quei movimenti che hai citato nelle loro rivendicazioni (e sosterrei anche le manifestazioni pro Palestina, come ho fatto da adolescente e da ventenne, se non degenerassero a odio verso gli ebrei e non sfociassero spesso nel puro antisemitismo), ma cionondimeno riconosco che troppo spesso hanno degenerato e comprendo il salvaguardare l'incolumità di tutti. Poi non sono giustificabili certe repressioni violente e certe azioni estreme della polizia ovviamente.
utente__medio ha scritto: In ogni caso si parla del fatto che Francia e Germania hanno vietato ogni manifestazione pro-Palestina, gente pacifica è stata sgomberata in malo modo dalla polizia, altra "attenzionata" solo per aver esibito la bandiera palestinese, etc... Per esempio puoi dare un'occhiata qui e qui.
Poi per curiosità, anche nel divieto di bandiere palestinesi all'Eurovision c'entra l'ordine pubblico?
E comunque gli episodi in Germania che hai riportato non mi sembrano paragonabili a alcune repressioni del Black Lives Matter. Possono essere misure discutibili certamente quelle tedesche, ma siamo proprio su un altro livello.
Riguardo all’ultima domanda posta sopra, ovviamente siamo d’accordo che la misura sia stata esagerata. Il punto è che non è sempre così facile nella pratica prevenire un certo tipo di degenerazioni di cui parlavo sopra. E’ un poco il problema di ogni manifestazione: può essere difficile stabilire il confine tra la prevenzione della salvaguardia e del rispetto e dei diritti di tutti e il diritto inviolabile, garantito dalle sane democrazie, di poter esprimere il proprio pensiero pubblicamente anche in manifestazioni vivaci.
Detto questo in Francia e in Germania ci sono state manifestazioni pro Palestina, il problema è che spesso hanno degenerato appunto.
utente__medio ha scritto:Infine rispondo anche alla domanda che hai rispedito al mittente: la solidarietà verso la Palestina e lo sdegno verso Israele vanno contenuti, perché se la cosa si espande troppo la politica sarebbe costretta a prendere misure reali contro Israele, ma non può farlo per i motivi spiegati sopra;
I motivi che avresti spiegato sopra non li ho capiti. Soprattutto mi sembra che i governi occidentali hanno ben poco da guadagnare a andare contro la propria opinione pubblica, tanto più con misure repressive. Non è lo stesso in Russia e nemmeno in Cina (sebbene non ponga Russia e Cina esattamente sullo stesso piano).
utente__medio ha scritto:...
Tralasciando il bla bla bla, eri già a conoscenza della notizia? L'hai per caso sentita in qualche TG?
Bla bla bla un fico secco, ho sollevato punti per me molto importanti, puoi non rispondere sul punto come hai fatto su altro che ho rilevato, ma non è che scrivendo così stai argomentando.
Io mi pare rispondo quasi sempre ai tuoi rilievi, poi puoi dire che le risposte per te non valgono nulla, ma ci sono dei controargomenti. Ove non rispondo dico esplicitamente che non trovo utile o necessario farlo, senza bisogno di questi giochetti.
Rispondo infatti anche alle domande che hai fatto qui: sì e no non l'ho sentita nei tg (il che non equivale a dire con sicurezza che nessun tg l'abbia ripresa, ma diamolo pure per un fatto). E quindi? Non mi pare che il giornale che ha portato alla luce la la notizia e molti di quelli che l'hanno ripresa fossero giornali dissidenti fuori dall'informazione, diciamo per capirci, mainstream/ occidentale.
Né mi pare siano mancate altre notizie critiche verso i metodi israeliani e di Netanyahu nei tg.
utente_medio ha scritto:Certo, Biden è proprio il ritratto della lucidità mentale... cerca "gaffe di biden" su YouTube e fatti quattro risate!
Dipende da che tipo di gaffe si parla, alcune sono comprensibili per un ottantenne, e non implicano l'incapacità di intendere e di pensare lucidamente.
Peraltro alcune delle cose più "strane" vengono da montaggi ad hoc per dare una impressione molto peggiore di ciò che è (una proprio recente vista oggi).
Trump pure fa gaffe, e spesso si incarta in discorsi tipici di chi comincia a avere problemi di demenza, tipo passare senza soluzione di continuità da un sottoargomento ad un altro aprendo mille parentesi con una logica alquanto discutibile, ma vabbè che Trump fa discorsi tanto "originali" che è difficile capire quali vengano da un principio di demenza.
utente_medio ha scritto:Relativamente all'invasione dell'Europa, il fatto che lo abbia detto il presidente americano e che tu stesso lo ritenga sensato mi sta effettivamente facendo sorgere qualche dubbio... forse più che l'inglese conviene imparare il russo!
.....
Non capisco però tu che aspetti a imparare il russo: cosa ci fai qui nel corrotto occidente? Impara il russo e vai!
utente_medio ha scritto:A tal proposito, ma non solo, in seguito posterò una chicca che riguarda il mondo dell'informazione americana!
Bene, vediamo. A differenza tua io non ho problemi a riconoscere le cose che non vanno, indipendentemente dalla parte da cui vengono.
Ho già detto mille volte che va benissimo fare le pulci a noi occidentali, è il non rilevare le grosse cose che non vanno e le atrocità da altre parti, attribuendo le colpe sempre e solo all'Occidente (che comunque certamente ne ha) il punto.
E oltretutto relativizzare e sminuire principi universali che in Occidente con fatica, e magari anche contraddizioni, rimangono comunque valori irrinunciabili (per ora, e speriamo non solo per ora).
Spesso anzi penso che molti di coloro che criticano a senso unico in realtà sopravvalutano la forza e il potere dell'Occidente e danno per scontato alcuni diritti di cui godono.