Noto che ci sono parecchi siti che "danno i numeri"!
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Ma dico io, invece di porsi domande sulla varianza, non sarebbe più logico andare a monte della questione e chiedersi quanto i dati raccolti rispecchino la realtà dei fatti e quanto possano essere (in)utili alcune delle statistiche da essi dedotte?!
Per esempio:
- quanto sono accurati e precisi i test e qual è la percentuale di falsi positivi/negativi?
- quanto i test riescono a stare al passo con le mutazioni del virus e a distinguerlo dagli altri coronavirus? D'altronde lo stesso inventore della PCR affermava che la procedura non aveva alcun senso in campo diagnostico;
- che senso ha riportare il numero di nuovi positivi (anche senza sintomi) quotidianamente, quando sicuramente i portatori del virus in Italia sono almeno dieci volte in più rispetto a quelli attualmente "calcolati". Della serie chi cerca trova... infatti a settembre prevedo un'intensificazione dei tamponi in concomitanza con l'apertura di scuole e uffici, e il gran numero di positivi che ne risulteranno verrà visto come il preludio alla tanto temuta seconda ondata e non semplicemente come la fotografia di una situazione preesistente scarsamente indagata (considerando il minor numero di tamponi effettuati nei mesi precedenti);
- perché tutto questo terrorismo mediatico nei confronti dei positivi, quando di fatto di
covid, stando ai dati ufficiali, non muore praticamente più nessuno? Essere portatore di un microrganismo non significa affatto essere malati: molte persone presentano il meningococco nella flora batterica del tratto oro-faringeo, ma non per questo hanno la meningite;
- perché non viene quasi mai fatta distinzione tra morti "con" e "per" coronavirus? Senza contare che il conteggio delle prime dipende dall'affidabilità dei test, mentre quello delle seconde dipende dalla volontà e dalla capacità diagnostica messa in atto negli ospedali;
- quanto hanno influito le terapie sbagliate sulla mortalità?
- quanto ha influito il fatto che il governo abbia "sconsigliato" le autopsie sull'applicazione di protocolli errati?
Mi fermo qui, anche se potrei continuare ancora a lungo.
P.S.
Ultimamente mi è capitato di leggere un pdf in cui venivano analizzati (ed in parte smascherati) i dati ISTAT relativi alla mortalità nel periodo del lockdown. Diciamo che l'istituto nazionale di statistica si è dato molto da fare per far emergere dai dati un certo tipo di scenario: errori di calcolo (in eccesso ovviamente), valori relativi all'anno corrente confrontati con la media degli anni precedenti e non con i valori relativi ai singoli anni, nell'analisi della mortalità mensile mancato confronto con il periodo influenzale degli altri anni, più di 1000 comuni non conteggiati perché caratterizzati da bassa mortalità (questa la motivazione addotta dall'ISTAT: "Alla luce di queste analisi l’Istat ha valutato di non diffondere i dati per 1.038 comuni per i quali il decremento registrato nel 2020 è probabilmente da attribuire ad un non completo o non tempestivo flusso delle notifiche dei dati da parte del Comune al sistema ANPR o all’Istat", ecc...