Faussone ha scritto:
Non è la mia materia ma so leggere e quando si parla di "sieri" invece che di vaccini, di "farmaci ancora sperimentali", di "farmaco vigilanza limitata perchè passiva" e di altre robe del genere, mi sembra di leggere le classiche frasi di novax duri e puri, ma anche sentenze precedenti simili poi rettificate in modo netto.
[...]
Non è questione di guelfi e ghibellini, le evidenze sono ormai chiare e se all'inizio poteva essere comprensibile nutrire certi dubbi adesso non lo è, a meno ovviamente di sostenere che tutti gli enti coinvolti in questa storia siano guidati da persone incompetenti, non obiettive e/o in malafede.
Sono frasi estrapolate dal contesto, e sono tutte comunque giuridicamente sostanziate e argomentate, non sono dette a caso, neache la parola 'sieri', ci sono motivazioni giuridiche, e attribuirle tout court ai no vax è una deformazione fatta dal dibattito pubblico.
Parlare di 'farmacocovigilanza attiva e passiva' come fosse una cosa novax, e non una cosa stranota da sempre in medicina, ben prima del Covid, è davvero fuorviante.
I dubbi ci sono eccome, e non c'è nulla di rettificato in modo netto e conclusivo.
Il punto chiave dell'argomentazione non sono le frasi che hai riportato, ma il non allineamento dell'obbligo di vaccinazione Covid a sentenze pregresse (ben prima del Covid) della Corte Costituzionale in materia di vaccinazione obbligatoria, che mettevano dei paletti alla possibilità di introduzione dell'obbligo: l'ordinanza del Consiglio di Stato sostiene che l'obbligo di vaccinazione Covid è in contraddizione con quelle sentenze.
In particolare, c'è una sentenza che dice che gli effetti collaterali devono essere solo quelli 'normali e transitori', e, dicono i magistrati, non si ritrova questa caratteristica nei vaccini Covid. Neanche se i casi fossero 'pochi' (questo in contrasto con quanto dice quella sentenza di Padova che hai citato, che parla di 22 morti come 'accettabili').
E ti ripeto, che non c'entrano gli enti regolatori, perché questa sentenza della Corte non parla di rapporto rischi/benefici, ma di un limite 'secco' agli effetti collaterali, quali che fossero i benefici.
In questione è l'imposizione dell'obbligo, non la approvazione dei vaccini. E non vedo cosa comporti per la competenza degli enti regolatori.
E' vero che all'inizio certi effetti collaterali non si conoscevano, e anche che omicron ha cambiato lo scenario, quindi sono possibili anche sentenze parziali e non nette, che anzi sono accreditate come le più probabili, del tipo 'all'inizio l'obbligo era legittimo, dopo no', o cose del genere.
E non ci sarebbe niente di nuovo, perché quelle sentenze esistono da tanto tempo, e anche in passato, ben prima del Covid, eventuali obblighi vaccinali hanno dovuto rispettarle.
(A meno, naturalmente, di ribaltare l'intera giurisprudenza della Corte di tanti anni, cosa abbastanza improbabile).
Comuque si vedrà che dirà la Corte, non è che io sia schierata da una parte, l'importante, per me, è evitare di pensare che una parte dei magistrati abbia a priori ragione, mentre i contrari all'obbligo sono tutti scemi e novax, e giuridicamente impreparati (ma ti pare che dei magistrati di quel livello riportino dichiarazioni 'novax' a vanvera perché suggestionati' dalla propaganda novax? E le presentino alla Corte Costituzionale facendo una figura di m...? E' assurdo).
E, conclusivamente, è in generale inaccettabile l'equiparazione 'contrari all'obbligo=novax', come si fa nel dibattito corrente, è scorretto logicamente, in primo luogo, e politicamente.
Anche L'OMS si è dichiarata contro l'obbligo di vaccinazione, per i vaccini Covid, quindi annoveriamo pure l'OMS tra i no-vax.