Scelta di una magistrale da Adulto. Molto Adulto.

Messaggioda Schizoping » 18/06/2024, 08:54

Buongiorno, mi chiamo Andrea e sono in cerca di consigli...

Vi racconto brevemente il mio percorso, perché penso sia utile ai fini del post.

Compio 37 anni tra qualche mese, attualmente sono un lavoratore dello spettacolo (sono musicista e attore, lavoro con la mia band e con un circo contemporaneo, tra poche settimane mi laureo in contrabbasso jazz), e sto iniziando a pianificare un cambio di carriera.

Sono perito informatico, diploma che ho preso nel 2006 con molta facilità (sono figlio di due insegnanti di informatica e programmo da quando ho 10 anni), dopodiché mi sono laureato in Fisica a Bologna, alla triennale, con una tesi in fisica dei sistemi complessi, ambito che mi ha appassionato e incuriosito molto.
Durante la triennale ho imparato cosa vuol dire studiare matematica, e mi ci sono appassionato molto prendendo sempre ottimi voti nelle materie matematiche (alle superiori avevo un'ottima insegnante, ma focalizzata al 100% sugli esercizi, per cui sapevamo risolvere anche integrali non immediati, ma zero, e dico zero teoria e linguaggio... il secondo anno di corso mi è servito solo per dare Analisi I e Algebra e Geometria e entrare nel linguaggio, ma mi ci sono proprio buttato a capofitto e da lì non ho più avuto problemi)

Dopo la laurea ho iniziato a lavorare come prototipatore per aziende da autonomo (non saprei come meglio definirlo: creavo soluzioni ad. hoc, ad esempio una centralina di acquisizione di temperature per un laboratorio di chimica, con un software che da pc si collegava ad essa per il data logging, o un firmware PID per il controllo di un robot fasciapallet che seguiva delle linee tracciate per terra e la creazione di un sensore che riconosceva i colori dei vari percorsi) e, successivamente come programmatore alle infrastrutture software di una grande azienda per un paio di anni.

Nel frattempo però ho ripreso gli studi del pianoforte che avevo abbandonato prima dell'università, e ho fatto una triennale in pianoforte jazz... lavorare in azienda non mi piaceva per niente e, per farla breve, non ci vivevo bene, per cui piano piano ho iniziato a suonare sempre di più finché non sono stato preso da una compagnia di teatro come musicista e ho iniziato a lavorare in quel mondo. (nel frattempo ho anche iniziato a suonare e studiare Contrabbasso ma questo non centra)

Da allora sono ancora qui, ma devo dire che la vita del musicista comincia a starmi stretta, ha dei lati positivi perché è un lavoro che richiede costante studio e crescita, si viaggia tanto (e questo mi ha un po' stufato), ma le soddisfazioni, soprattutto economiche, sono veramente poche... Dunque sto cominciando a pensare di cambiare lavoro...
Devo però ammettere che sono un po' disorientato, perché mi sento un po' "Jolly del tutto e maestro del niente", nel senso che mi sento di avere "collezionato" tante competenze ma di non sapere molto come farle fruttare, oltre a non averne portata nessuna ad un livello di specializzazione veramente elevato.
in più cercare lavoro alla mia età non è semplicissimo (o forse è un mio pregiudizio, chissà).
Lo dico senza autocommiserazione, sono molto contento del mio percorso fino ad ora, solo non so bene come unire i pezzi.

Stavo dunque pensando se non mi potesse aiutare "finire gli studi" nel senso di orientarmi verso una laurea specialistica.
Ho una casa tra Bologna e Prato, per cui mi orienterei
La mia passione mi porterebbe verso una laurea in sistemi complessi (che a Bologna non c'è... nonostante ci sia un bel gruppo di sistemi complessi c'è solo una magistrale in fisica applicata, il cui programma però non mi fa impazzire, quindi mi orienterei sull'online).
Allo stesso tempo, però, vorrei un qualcosa di ben spendibile nel lavoro, qualcosa che mi dia "più punti" visto il "minus" della mia età e di provenire da un altro ambito.
Quindi stavo pensando a qualcosa di più spendibile come un qualche corso in ingegneria, magari orientato all'analisi dati o ancora meglio all'intelligenza artificiale, oppure addirittura buttarmi in matematica finanziaria.
Premetto che non mi spaventa lo studio, quando ero alla triennale dicevo sempre che mi sarebbe piaciuto studiare per tutta la vita, e devo dire che ci sto riuscendo, in più sono molto curioso e mi appassiono facilmente.

Essendo però un po' fuori dal giro da anni, vorrei avere qualche parere su quali possano essere i titoli più spendibili, visto che sono un tantinello in ritardo sulla tabella di marcia... :lol:
Schizoping
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Re: Scelta di una magistrale da Adulto. Molto Adulto.

Messaggioda giuliofis » 20/06/2024, 18:36

Laurea magistrale in data science?
giuliofis
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Re: Scelta di una magistrale da Adulto. Molto Adulto.

Messaggioda ghira » 12/08/2024, 08:04

Schizoping ha scritto:Quindi stavo pensando a qualcosa di più spendibile come un qualche corso in ingegneria, magari orientato all'analisi dati o ancora meglio all'intelligenza artificiale, oppure addirittura buttarmi in matematica finanziaria.


O una cosa non-universitaria.

Qualche anno fa (20 sì. 10... non lo so), la certificazione CCIE della Cisco era quasi l'unica certificazione di quella famiglia di "certificazioni" di cui sapevo abbastanza per poter avere alcuna opinione. Ho varie certificazioni CCNP della Cisco da vari anni. (Dal 2000 in almeno un caso), e almeno per me mantenere le mie cert. CCNA e CCNP fa parte del mio lavoro in quanto la mia ditta vuole rimanere "Cisco Gold Partner" per avere gli sconti. Quando assumiamo la gente nuova, se ha già un po' di queste cose ci aiuta in questo compito un po' noioso ma necessario. Ma per me ed i colleghi immediati, il _contenuto_ non è niente di che, visto che lavoriamo con queste cose tutto il giorno. Non so nulla delle certificazioni Microsoft ecc. Per diventare/ottenere "CCIE" bisogna fare un esame pratico in cui fai funzionare le cose guaste in qualche modo, e per una certificazione Extreme bisognava fare quello e anche costruire le rete partendo da zero. Ma per l'Extreme non più, a parte che adesso stanno introducendo un "esame laboratorio" di nuovo. Mi devo informare, in quanto siamo anche "partner Extreme" di qualche tipo.

L'esame laboratorio per diventare CCIE è davvero un'esperienza tremenda e sono stato bocciato. Lavorerò con queste cose tutti i giorni ma nel "lab" devi essere veloce, sapere fare tutte le cose elementari in un attimo e le cose intermedie con noncuranza e slancio per avere il tempo per fare gli esercizi veramente difficili che possono essere orrendi, almeno per me. Uno come me ma con esperienza molto più varia magari lo trova relativamente facile, e ho 4 colleghi CCIE. Uno è straordinario e sa fare tutto con tutto. Lavorare accanto a lui presso un cliente è meravoglioso. Se mandiamo lui da solo da un cliente, dicono (citado Pulp Fiction, più o meno) "Ci mandi Il Rossi! Basta dirlo!". (Il suo cognome non è Rossi. Ovviamente l'ho cambiato.) Ha chiesto il mio aiuto forse 2 volte in 20 anni. La prima volta, mi ha rallegrato la giornata. Io sapevo qualcosa che i Rossi non sapeva. Davvero... onorato di poterlo aiutare.

Forse la cert. CCIE non vale più quello che valeva 20 anni fa. Ma se lo vediamo su un curriculum, abbiamo un candidato da prendere sul serio. Lo vogliamo vedere. E dobbiamo averne 4 per rimanere Gold Partner.

CCNP - non minimamente paragonabile ad una laurea.

CCIE - l'ultima volta che ho fatto il lab, peggiore del mio master come esperienza complessiva. Ti giuro. Sarò scarso. Ma magari questo TIPO di cosa non ti è nemmeno venuto in mente. Ci sono cose simili per l'elettronica o ... non so? Mondi che non conosco.

Magari rispondo TROPPO tardi, ma non è necroposting, direi.
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