La prima prova scritta della maturità 2014 ha dato inizio agli Esami di Stato di quasi mezzo milione di studenti. Graziati dal tempo, che a differenza degli anni scorsi ha mantenuto temperature lievi, gli studenti di tutta Italia hanno svolto stamattina il compito d’italiano, prova unica a livello nazionale. Secondo le statistiche si tratta della prova meno temuta; tuttavia viene accolta con ansia e nervosismo perché fa da “apripista” agli esami.

Come ormai da consuetudine le prove sono state inviate alle scuole tramite plico telematico direttamente dal Miur. Ed è stato il Ministro Giannini in persona a leggere la chiave d’apertura in diretta al TG1. La Giannini sembra essersi occupata personalmente della scelta e dello sviluppo delle tracce per la prima prova scritta, nel tentativo di rispettare la promessa fatta sui social agli studenti qualche settimana fa: le tracce saranno in linea con i programmi scolastici. E così è stato. Niente autori contemporanei sconosciuti, nessun tema particolarmente ostico, o troppo lontano dagli interessi dei ragazzi.

Le tracce proposte riguardano argomenti ed autori vari, in grado di soddisfare le attitudini e gli interessi della maggior parte degli studenti.

Anche quest’anno gli studenti hanno potuto scegliere fra quattro tipologie di prove.

La modalità A, l’analisi del testo, ha proposto ai maturandi lo studio e il commento di «Ride la gazza nera sugli aranci», poesia di Quasimodo, autore attesissimo, tratta dalla raccolta «Ed è subito sera».

Il tema del dono nell’arte, la violenza e la non violenza, le nuove responsabilità sotto il profilo socio-economico, la tecnologia pervasiva: questi gli argomenti delle quattro tracce per la modalità B, un testo da sviluppare sotto forma di saggio breve o articolo di giornale. Si tratta della tipologia preferita dai ragazzi, secondo i sondaggi, grazie al ricco set di documenti che viene fornito per lo svolgimento della prova.

Sul tema della “violenza e i due volti del Novecento” ci sono passi di George L. Mosse, Walter Benjamin, Hannah Arendt, Mohandas K. Gandhi e il famoso discorso di Martin Luther KING “I have a dream…”.

Hanno accompagnato la traccia di tecnologia i testi di Fabio Chiusi (L’Espresso), Massimo Gaggi (Corriere della Sera), Dianora Bardi (Il Sole 24 ORE) e Umberto Galimberti.

Il Miur conferma inoltre il suo amore per gli anniversari, con la traccia del tema storico, dedicata all’analisi delle differenze tra l’Italia del primo dopoguerra e l’Italia di oggi.

Molto interessante è il tema di ordine generale, il cui spunto nasce da un intervento firmato dal celebre architetto e senatore a vita, Renzo Piano, pubblicato sull’inserto “Domenica” del «Sole 24 Ore» del 26 gennaio scorso dal titolo «Il rammendo delle periferie». Ecco l’intervento: “Siamo un Paese straordinario e bellissimo, ma allo stesso tempo molto fragile. È fragile il paesaggio e sono fragili le città, in particolare le periferie dove nessuno ha speso tempo e denaro per far manutenzione […]”

Le tracce sono state diffuse online pochi minuti dopo la consegna agli studenti. In merito il Ministro Giannini non ha dichiarato preoccupazione. Una cosa è certa però, negli ultimi anni la maturità sembra diventata un “fatto social”, con tutte le implicazioni del caso, tanto che il Miur non potrà più stare fermo a guardare per molto tempo.

Potrete trovare le tracce integrali al seguente indirizzo: tracce Miur

 

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