Il candidato tratti della linearità del valore attuale.

Ragazzi, qualcuno mi sa rispondere_ grazie

Ciao gianluca9490, benvenuto nel forum.
Dovresti specificare meglio la domanda, e il contesto.
Che si intende? La linearità rispetto agli importi futuri? Che intende per 'trattare'? Dimostrarla?
Ricorda la formula e caso mai scrivi qui quella che conosci e i dubbi che hai.
E ricorda che vuol dire 'lineare', innanzitutto.

Immagino che si volesse questo (immagino, eh). O, meglio, descrivo molto succintamente qui sotto cosa avrei "discusso", fosse toccato a me


Il "valore attuale" è una applicazione che, dato un elemento di $RR^n$ (stream di incassi/pagamenti) restituisce un numero, appunto il valore attuale.

Ovvero abbiamo $V_r:RR^n \to RR$, se supponiamo che i periodi siano fissi. E naturalmente $r$ è il tasso di sconto.

Questa applicazione è lineare (il discorso si complica se lasciamo ballerini, come numerosità, i periodi che vogliamo considerare; idem se consideriamo intervalli variabili tra un movimento di cassa e un altro).

Se volessimo considerare $V:RR^n \times RR \to RR$, definita come $V(x,r)=V_r(x)$, beh questa non è lineare nella variabile "$r$"

Indubbiamente, ma credo che si tratti di una prova di concorso, per cosa poi boh, e bisogna vedere che cosa uno ha studiato e che livello viene chiesto. E immagino che uno debba dire che significa lineare e fare dei calcoli con una formule specifica per dimostrarlo, boh.

Il fatto che in queste domande di concorso sono spesso domande in cui bisogna interpretare la psiche di chi ha scritto la domanda e sapere che cosa si chiede in genere e come sono i programmi.
Non credo siano programmi con grande matematica in cui uno sa scrivere le cose che scrivi tu, ma non so davvero. Non so nemmeno se uno sa trattare le sommatorie.

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sono spesso domande in cui bisogna interpretare la psiche di chi ha scritto la domanda e sapere che cosa si chiede in genere e come sono i programmi
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Mi hai fatto venire in mente la prima volta in cui sostenni l'esame per diventare imprenditore agricolo.

Non c'era programma.

E, in quanto alla psiche dei commissari, nessuno mi ha fatto una domanda cui non avessi saputo rispondere, né mi chiese chiarimenti, approfondimenti, niente di niente.

Uscii dalla stanza certo del superamento.
E invece ricevetti una pec in cui si diceva che no, non avevo passato l'esame.

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Ti capisco, è successo anche a me, alla Banca d'Italia.
Io ho sempre odiato i temi, in sé e perché alle volte il tema è nella psiche di chi lo ha scritto.

Andai, poco dopo la laurea, a fare lo scritto per il concorso alla Banca d'Italia. Uscì un tema di cui non capivo assolutamente il testo. Scrissi un po' a vanvera cose che immaginavo ci azzeccassero, ma ebbi un voto basso e non passai all'orale.
Per anni mi sono chiesta che volesse dire il testo del tema, e ancora adesso non l'ho capito. Mi chiedo tutta quella gente che stava al concorso cosa avesse scritto.

Invece, a distanza di pochi mesi sono entrata alla Banca d'Italia non tramite questo concorso normale, ma tramite il canale, difficilissimo, quattro persone in tutta Italia, del concorso per le borse di studio per l'estero Stringher (niente temi).

In quanto ai tuoi commissari, forse rispondevi a livello troppo alto e loro non capivano e stavano zitti, e ti hanno bocciato. Succede.

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La mia esperienza peggiore è stata forse in un esame orale di [lingua] nel 2003 dove la prima domanda è stata qualcosa come "Cosa pensi della relativa bellezza dei corpi nudi umani maschili e femminili?". Ho risposto qualcosa come "Cosa?".

La domanda successiva (più o meno - era 20 anni fa) "Cosa ne pensavano gli antichi greci?" "Non ho la più pallida idea."

Poi qualcosa come "Quante statue facevano delle donne nude?" "Non lo so"

"Quante statue greche di donne nude vedi nei musei?" "Nessuna. Non frequento i musei".

Poi fortunatamente l'esaminatrice ha cambiato argomento, in quanto era un esame di lingua e non di quanto sapevo delle statue greche. Ma insomma.

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Esaminatori fuori di testa non mancano.

Io all'esame di maturità portavo all'orale filosofia.
Il commissario di filosofia mi chiese: "Chi fu il primo esistenzialista?".
Io non sapevo che dire, dissi "Kierkegaard", perché si dice che sia stato un 'precursore' dell'esistenzialismo.
Il commissario disse "No" e restò in silenzio a fissarmi. Io non sapevo che pesci pigliare.
Dopo cinque minuti di silenzio il commissario disse: "GESÚ!!".

Fine dell'esame di filosofia.

Visto che siamo andati abbastanza fuori tema, ho fatto una passata di 'ot' ai messaggi precedenti, per cortesia verso l'OP. Tranne che per Fioravante Patrone, l'ho graziato, perché mi pare di ricordare che l'ot nascosto non gli piace

Visto che siamo andati abbastanza fuori tema, ho fatto una passata di 'ot' ai messaggi precedenti, per cortesia verso l'OP. Tranne che per Fioravante Patrone, l'ho graziato, perché mi pare di ricordare che l'ot nascosto non gli piace

Grazie
Visto che viene presa nota di ciò che scrivo, aggiungo che adoro il necroposting (per me è l'essenza di un forum).

Siamo OT? Se chi ha aperto questo thread ci ritorna, può leggere le risposte pertinenti e, ammesso che gli interessi, commentarle.