Ormai sono, da un paio di mesi, a contatto con la materia umana... L'aspetto più sorprendente è la scarsa attenzione da parte degli studenti, non riferita alla matematica in particolare, ma generalizzata. Per esempio se faccio correggere un esercizio alla lavagna, metà classe si limita a ricopiare, senza cercare di capire. Se l'esercizio è particolarmente semplice e richiedo solo il risultato a voce è molto comune che lo studente successivo non stesse ascoltando il precedente. Anche solo indicare la pagina degli esercizi diventa problematico, tanto che devo scriverlo ogni volta alla lavagna.
Se riesco a prenderne uno per uno vedo anche lampadine che si accendono e occhi soddisfatti, ma nell'insieme della classe mi sembra che l'attenzione sia scarsissima per almeno metà studenti.
Questo nelle (due su tre) classi che non hanno problemi disciplinari.
Io non ho ricordi dei miei studi nella scuola media, quindi mi rimane anche difficile fare un paragone, magari è perfettamente normale che sia così.
Dal punto di vista didattico sono ancora in fase di sperimentazione... A volte mi spingo a fare cose "più avanzate" per vedere come reagiscono gli studenti, e in genere reagiscono malissimo
Per esempio, l'altro giorno, nell'esercizio:
2^5 : 4^2=
Ho provato a fargli notare che 4 può essere scritto come 2^2, e che i calcoli sarebbero potuti essere semplificati sfruttando le proprietà delle potenze... Diciamo che la risposta da parte degli studenti non è stata entusiasmante
Io mi aspetterei che fare "passettini avanti" stimolasse la curiosità, ma forse mi sbaglio.
Io non sono mai stato uno studente perfetto, ho sempre studiato veramente solo ciò che mi interessava (con risultati deleteri a latino (per fare un esempio). E anche nelle materie scientifiche ero quello che passava le selezioni di istituto dei giochi di Archimede e poi
schiantava senza pietà alle provinciali.
Però nonostante venissi (e venissimo) trattati come scarti organici al PNI ho timore che lo studente medio (o mediano) italiano sia molto diverso da come eravamo noi.