La trattazione generale del problema di trovare il massimo [o il minimo] di una funzione non lineare di più variabili soggetta a vincoli anch’essi non lineari è assai complessa e non esiste, almeno che io sappia, un metodo che garantisca la soluzione nella totalità dei casi. Se circoscriviamo il problema alle funzioni di due variabili [x e y] possiamo impostarlo nel seguente modo…
Trovare il massimo [o il minimo] di una funzione f(x,y) definita in un certo campo A sottoposta ad una serie di vincoli del tipo…
g1(x,y)>=0, g2(x,y)>=0,…,gk(x,y)>=0 [1]
L’insieme dei vincoli descriverà quella porzione del piano x,y nella quale si dovrà trovare il punto [xo,yo] che massimizza [o minimizza] la funzione f(x,y). Mentre nel caso lineare [ossia con la f e le g funzioni lineari di x e y] si sà che il punto cercato, se esiste, è un punto estremo [ossia è un punto in cui due dei vincoli si riducono a eguaglianze, in pratica in corrispondenza dell’angolo formato da due segmenti] nel caso non lineare la trattazione è un poco più complessa. Una strategia possibile è la seguente…
a)si trovano tutti i massimi [o minimi]relativi della funzione f(*) non vincolati
b)si determina quali dei massimi [o minimi] trovati in a) sono compatibili con i vincoli
c)si sceglie dei punti trovati in a) e b) quello al quale corrisponde il valore massimo [o minimo] di f(*) e lo si chiama [x*,y*]
d)per ognuno dei k vincoli, applicando il metodo dei moltiplicatori di Lagrange, si trova il valore di x e y che massimizza [o minimizza] f(*) con la condizione gi(x,y)=0 per i=1,2,...,k. Se tale punto di massimo [o minimo] esiste ed è compatibile con gli altri vincoli lo si indica con [xk,yk]
e)supposto k>1, per ognuna delle n=k*)k-1)/2 coppie di vincoli si calcolano i punti estremi, definiti come le soluzione delle coppie di eqiazioni gi(x,y)=0,gj(x,y)=o con i<>j e si consoderano solo quelli compatibili con gli altri vincoli. Tra queli punti così trovati si sceglie quello per cui f(*) ha il valore massimo [o minimo] e lo si indica con [xm,ym] per m=1,2,...,n
f)tra i vettori a due dimensioni [x,y] trovati in c),d) ed e) si sceglie quello al quale corrisponde il valore massimo [o minimo] di f(*). Se tale punto esiste, esso sarà la soluzione del problema…
Nel caso illustrato da mica81 [non particolarmente utile come esempio…] si ha…
f(x,y)= x^3+y^2
g1(x,y)=x-1/4
g2(x,y)=y^2-x^2+1 [2]
Il problema consiste nel trovare il valore che rende massima la funxione f(*)=x^3+y^2 nei punti del piano x,y che hanno ascissa…
¼<=x<=sqr (y^2+1) [3]
… e nessun limite per l’ordinata. La ricerca del massimo assoluto di f(*) senza vincoli rivela che essa non ha massimi né minimi in nessun punto del piano x,y. La ricerca eseguita sulla retta x=1/4 [g1(*)=0] rivela un solo punto di minimo [e non di massimo] per y=0 e in essa si ha f(*)=1/64. La ricerca eseguita sulla curva y=sqr(x^2-1) [g2(*)=0] rivela che vi è un punto di minimo [e non di massimo] in [1,0], e lì la fuznione vale 1. In conclusione la fuiznione non presenta massimi e si ha un minimo in [1/4,0] che vale 1/64. In effetti il problema proposto come esempio non è dei più interessanti. Ritengo però si possa certamente fare una scelta migliore…
cordiali saluti
lupo grigio