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Re: Facoltà di matematica: cosa è successo? (se è successo)

MessaggioInviato: 22/01/2024, 20:59
da hydro
megas_archon ha scritto:
xXStephXx ha scritto:A quei tempi frequentavo anche altri forum (scienze matematiche*, oliforum) dove cercavo di imparare a risolvere problemi, poi passavo qui e trovavo lunghi discorsi su formalismi, notazione, lessico ricercato, e poca partecipazione sui problemi di matematica (cosa che comunque ora trovo giustificabile, in fondo non lo faccio più manco io).

*ora sparito, ma ricorda ancora il nome della facoltà...

chi eri su scimat? Bei tempi, penso che da quei tempi in accademia siamo rimasti solo io e un altro...


no dai almeno 4-5 persone che io sappia...

MessaggioInviato: 23/01/2024, 17:34
da j18eos
I libri di studio degli ultimi anni (scolastici ed universitari) per la maggior parte sono decisamente peggiorati!

Sono d'accordo sul fatto che all'inizio il corpo docenti si sia trovato impreparato a dover spezzare i corsi di laurea in due cicli, e quindi ridstribuire tutto su due semestri anziché su una annualità; con conseguente casìno per la didattica della platea studentesca.

Si poteva tranquillamente lasciare il corso di studi a ciclo unico, magari aggiungere un anno; o se proprio si doveva spezzare in due cicli, dare delle indicazioni precise che guidassero questo passaggio complesso!

Re: Facoltà di matematica: cosa è successo? (se è successo)

MessaggioInviato: 24/01/2024, 15:55
da xXStephXx
megas_archon ha scritto:chi eri su scimat? Bei tempi, penso che da quei tempi in accademia siamo rimasti solo io e un altro...


Probabilmente lo stesso nick che uso qui. Ricordi pure in che anno venne chiuso?

Re: Facoltà di matematica: cosa è successo? (se è successo)

MessaggioInviato: 25/01/2024, 12:43
da xXStephXx
Alla Sapienza il problema dei libri non c'era perché già dal secondo anno di triennale si usavano soprattutto libri graduate in inglese. E anche le volte che ho visto libri italiani, a parte il bellissimo Topologia di Manetti, erano tutti libri vecchi. Il vero problema era sempre la mancanza di organizzazione centrale. Per dire, al primo anno di magistrale mi son trovato a fare la teoria degli operatori funzionali sia al corso di analisi funzionale sia al corso di istituzioni di fisica matematica, che si tenevano parallelamente.
Poi comunque anche il fatto di usare libri graduate già dal secondo anno, se da un lato è bello perché vuol dire che in Italia si spinge parecchio rispetto all'estero, dall'altro comportava che il prof prendesse sempre estratti dai capitoli rendendo il tutto fortemente vincolato agli appunti presi a lezione. Quindi tante dimostrazioni fatte con strumenti dati per buoni. Cosa che secondo me è un avanzamento un po' illusorio.

E, anche ammesso che un'università abbia libri e corsi pensati per 4 anni e poi quelli pensati per 3+2, ma davvero ci vogliono 15 anni per la conversione? In UK Matematica viene fatta in tante modalità diverse, allo stesso tempo, e tutte funzionanti. Bachelor di 3 anni, bachelor di 4 anni, bachelor + Master (4 anni), bachelor + PhD (7 o 8 anni). Quindi in particolare c'è chi fa il PhD dopo solo 3 anni di studio, e con un livello più basilare di una triennale italiana. Anche se lì non si fanno salti di programma, se un argomento non può essere contenuto per iscritto nelle dispense vuol dire che non si arriva a trattarlo. Un corso di geometria algebrica in UK ad esempio è tutta topologia di Zariski con esercizi sulle curve.