Re: La censura negli Stati Uniti

Messaggioda Faussone » 06/06/2023, 18:06

Mi dispiace aver invaso questo thread con l'ennesima discussione su covid, vaccini ecc ecc, ma non posso trattenermi dal rispondere. Mi scuso, almeno metto sotto ot.

@utente __medio
Testo nascosto, perché contrassegnato dall'autore come fuori tema. Fai click in quest'area per vederlo.
utente__medio ha scritto:Certo! :lol:
Senza dimenticare poi la tendenza a ridicolizzare e sminuire il dissenso costruendo una narrazione di comodo facilmente criticabile e soffermandosi su di essa ignorando le questioni più spinose e pregnanti.
Per esempio nel caso specifico prima si parla in generale di fake news sul covid, poi se ne prendono alcune (scelte e formalizzate in modo del tutto arbitrario e fazioso) da criticare col risultato (e forse anche lo scopo) che i ragazzi ogni volta che sentiranno notizie a cui il mainstream avrà appiccicato l'etichetta di "fake" le relegheranno pavlovianamente nello scomparto delle bufale.

Insomma quali sono queste questioni spinose e pregnanti? Io ho detto che quanto riportato in quel link indicato dal testo non è stato affatto smentito e ho fatto l'elenco dei temi discussi lì.
Quindi quali di quelle risposte si sarebbero rivelate fake? O quali fake smentite da quelle risposte si sarebbero rivelate vere?
Sull'efficacia didattica di quell'esercizio ho già spiegato le mia perplessità invece, che non hanno a che fare con questi contenuti.


utente__medio ha scritto:Il punto è se quello che ha dichiarato Palù da Vespa sia vero o falso, e in tal caso come mai nessuno degli ospiti in studio, tra cui l'esuberante Bassetti, l'abbia interrotto stracciandosi le vesti come fa di solito o abbia manifestato la propria contrarietà scuotendo a favore di telecamera la testa come quegli animaletti che si mettono sul cruscotto.

Bassetti non lo prenderei come riferimento e come esempio di buona divulgazione, nè di onestà intellettuale. E' stato tra i peggiori di sicuro tra le cosiddette "viro-star" (espressione orribile ma efficace).
Vabbè che tra le viro-star personalmente salvo solo la Prof.ssa Viola e la Villa (la seconda non molto in tv, molto più in rete).

Riguardo Palù da Vespa ha espresso delle sue opinioni, del tutto personali e opinabili, e non capisco neanche cosa abbia detto di così sconvolgente in quella sede.
Vabbè anche lui cade nella narrazione "tachipirina e vigile attesa" che sarebbe stata imposta dal protocollo sanitario, narrazione falsa in quanto il protocollo prevedeva anche altro e non voleva dire "date tachipirina e fregatevene", anche sugli anti-infiammatori le cose erano diverse da come si raccontano da parte di qualcuno.

Poi a me cadono le braccia veramente: ci si dimentica la situazione in cui si era a quel tempo con i medici di famiglia e i pronto soccorso sovraccarichi e con le informazioni che scarseggiavano avendo a che fare con un virus nuovo e una malattia nuova, e persino con i tamponi che non c'erano per tutti.
Io lo ricordo bene visto che proprio a marzo/aprile 2020 sono stato male per un bel poco, non sapendo cosa avessi, con il medico di famiglia che non sapeva cosa dirmi (quando mi rispondeva al telefono) e senza poter fare un tampone perché stavo male ma non malissimo. Ricordo al telefono quando chiamai il numero della regione per vedere se potessi fare un tampone, almeno un medico poteva forse visitarmi, che mi risposero "sento che ancora respira bene e non è una persona anziana quindi non possiamo farle il tampone ci spiace".

Poi vabbè fa ridere il sostenere che il covid non era così grave "visto che era in fondo una normale influenza con decorso grave rarissimo" e poi allo stesso tempo scagliarsi contro un protocollo provvisorio che non curava, peccato che le cure non esistevano all'inizio e si cercava per quanto possibile di evitare di sovraccaricare la sanità con ricoveri e assistenza quando non occorrevano. Falso ovviamente comunque che il covid non fosse così grave, visto che è vero che anche nelle prime ondate la percentuale di casi gravi che necessitavano assistenza ospedaliera tra i positivi, ma anche tra i malati, era bassa, però i contagiati erano tantissimi...
Detto questo ovviamente mancava un piano pandemico, molte cose potevano essere gestite meglio ecc ecc

Sul resto sinceramente ritengo non valga la pena perdere il mio tempo a analizzare le varie accuse che riporti, sono riproposizioni in altra forma dei soliti discorsi e delle solite robe che non cambiano la sostanza di nulla.

Ribadisco che ad oggi i vaccini somministrati sono miliardi nel modo e nell'ordine delle centinaia di milioni in Italia e questa catastrofe di effetti avversi la vedono soltanto i giornalisti di qualche testata e coloro che sono rimasti ferocemente novax.
Non esiste infatti alcuno studio serio che sia giunto con dati chiari alla conclusione che non valesse la pena vaccinare.

Per esempio nel caso delle famigerate miocarditi certo studi che hanno evidenziato aumenti di miocarditi nei vaccinati giovani ci sono, ma gli aumenti sono stati misurati come contenuti, e non hanno alterato neanche in quelle fascie di età, meno pericolose per gli effetti del covid, il rapporto rischi/benefici. Senza contare che rimane in dubbio anche quanto le miocarditi in fascia giovane siano state causate da covid e quanto da vaccino dato che è difficile una stima del genere, si sa per certo pure che il covid sia una causa di miocarditi infatti.

Poi ovvio che con il senno di poi si potevano fare scelte diverse anche sulla campagna vaccinale, non ho difficoltà a dire che secondo me, visto quello che è accaduto, i vaccini si potevano rendere obbligatori solo in alcune fasce di età e il green pass generalizzato poteva esser evitato, ma col senno di poi tutto è facile.
Difficile capire cosa fosse giusto fare quando gli ospedali erano pieni e quando non era chiaro quanto il vaccino potesse contribuire a contenere il numero di casi (alla fine il vaccino riesce a contribuire troppo poco a contenere il contagio per avere un effetto sensibile sul numero di casi, è invece prezioso nell'evitare la malattia grave soprattutto nelle fascie di età più esposte).


utente__medio ha scritto:P.S.
Gne gne gne...

Guarda personalmente preferisco di gran lunga questo gne gne esplicito di quegli altri di prima. Poi fa' come vuoi eh, anche il modo di scrivere e l'atteggiamento adottato qualificano l'autore, ognuno può trarre le proprie considerazioni.
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Re: La censura negli Stati Uniti

Messaggioda utente__medio » 06/06/2023, 20:52

Faussone ha scritto:anche sugli anti-infiammatori le cose erano diverse da come si raccontano da parte di qualcuno.

Repubblica prima e Repubblica dopo.

Comunque inutile che io perda tempo a ripetere cose già dette più e più volte solo per prestarmi alla tua opera, non so quanto in buona fede, di banalizzazione, derisione, sminuimento, se non di completa ignorazione, degli argomenti da me portati.

Tornando al tema del topic mi avrebbe fatto piacere continuare la discussione anche con altri utenti e conoscere il loro punto di vista, ma sono scomparsi tutti.
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Re: La censura negli Stati Uniti

Messaggioda Faussone » 06/06/2023, 21:23

utente__medio ha scritto:
Faussone ha scritto:anche sugli anti-infiammatori le cose erano diverse da come si raccontano da parte di qualcuno.

Repubblica prima e Repubblica dopo.

Capisco che per te Repubblica sia uno dei giornaloni cattivi che identifichi col famigerato "mainstream", ma ti do una notizia, no Repubblica non è particolarmente affidabile neanche per me, e non mi stupiscono quei titoli ondivaghi.

Sul tema covid e anti-infiammatori c'è un ottimo riassunto qui fatti alla mano.

utente__medio ha scritto:Comunque inutile che io perda tempo a ripetere cose già dette più e più volte solo per prestarmi alla tua opera, non so quanto in buona fede, di banalizzazione, derisione, sminuimento, se non di completa ignorazione, degli argomenti da me portati.

Sì dai anche io in fondo ti voglio bene. :heart:
:yawinkle:

utente__medio ha scritto:Tornando al tema del topic mi avrebbe fatto piacere continuare la discussione anche con altri utenti e conoscere il loro punto di vista, ma sono scomparsi tutti.

Purtroppo il tuo fascino funziona solo con me, mannaggia. Che ci vuoi fare? :lol:
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Re: La censura negli Stati Uniti

Messaggioda gugo82 » 06/06/2023, 21:29

Moderatore: gugo82

Avete rotto le scatole con questo OT...

Rientrate IT, please.


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Interessante come chi veda ovunque "cavalli di Troia" sia poi il primo ad usare un "cavallo di Troia".

È un po' che interpreto alcuni discorsi con questa chiave di lettura: c'è una generazione che racconta ossessivamente di sé quando parla degli altri, e racconta balle inaudite quando parla di sé... :lol:


@ gabriella127: Ecco, mi riferivo proprio a quello... Il fatto grave è che c'è chi punta a riprodurre lo stesso stile di contrapposizione (perché non si tratta di dibattito culturale, ma di sterile contrapposizione dialettica) anche alle nostre latitudini, con le stesse modalità da meme (avete presente "change my mind"?) piuttosto che come dialogo alto tra persone colte.

Per quanto riguarda il resto, non vedo ideologie, ma solo brutti esercizi (come usualmente accade nella gran parte dei libri americani)... Tra l'altro, quello del link in lingua non è nemmeno tanto brutto, quanto inutile.
Sono sempre stato, e mi ritengo ancora un dilettante. Cioè una persona che si diletta, che cerca sempre di provare piacere e di regalare il piacere agli altri, che scopre ogni volta quello che fa come se fosse la prima volta. (Freak Antoni)
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Re: La censura negli Stati Uniti

Messaggioda Faussone » 06/06/2023, 21:42

gugo82 ha scritto:

Moderatore: gugo82

Avete rotto le scatole con questo OT...

Rientrate IT, please.

Agli ordini.
La chiudo qui con quell'ot, già mi ero scusato, è che cado in tentazione.

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gugo82 ha scritto:Interessante come chi veda ovunque "cavalli di Troia" sia poi il primo ad usare un "cavallo di Troia".

È un po' che interpreto alcuni discorsi con questa chiave di lettura: c'è una generazione che racconta ossessivamente di sé quando parla degli altri, e racconta balle inaudite quando parla di sé... :lol

Bella, ma messa così è troppo alla Zarathustra, almeno per me, potresti chiarire meglio forse?
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Re: La censura negli Stati Uniti

Messaggioda gabriella127 » 06/06/2023, 22:31

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Anch'io non ho capito tanto il cavallo di Troia...
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Re: La censura negli Stati Uniti

Messaggioda gugo82 » 06/06/2023, 22:39

@ Faussone:
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Chi ha cominciato la discussione citando chi crede che i nuovi testi siano un "cavallo di Troia" per nuove "ideologie"?
Chi ha cominciato l'OT usando questo thread come "cavallo di Troia" per rinfocolare vecchie diatribe?


Ma il punto non è questo... Piuttosto, il punto è che cercare di rispondere, sempre e comunque, a qualsiasi provocazione annebbia la vista e non fa analizzare la situazione per quel che è.
Il punto è che sentirsi sempre punto nel vivo, anche da commenti notoriamente amici come possono essere i miei, porta a reagire in maniera sproporzionatamente difensiva, anche quando è completamente inutile.
La prossima volta pensaci dieci volte prima di rispondere su certi argomenti e seguire sul lato oscuro quegli utenti che si sa dove vanno, ed impara a capire subito se hai di fronte un amico o no.
Grazie.
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Re: La censura negli Stati Uniti

Messaggioda Faussone » 06/06/2023, 23:37

@gugo82
Parola d'onore che questo è l'ultimo mio ot in questo thread.
Testo nascosto, perché contrassegnato dall'autore come fuori tema. Fai click in quest'area per vederlo.
Riconosco che a volte rispondo ben sapendo che è inutile e che potrei evitarmelo e evitarlo a chi frequenta il forum, riconosco meno di farmi annebbiare la vista dalle provocazioni quando rispondo in quei frangenti. Ho sempre infatti prestato attenzione a contrabattere senza esagerazioni e ne sono abbastanza soddisfatto, rileggendo discussioni passate difficilmente trovo di aver "svaccato". Ok il mio "eloquio scritto" spesso non è un granché lo so bene. E comunque quello orale è peggio. :shock:


Sul discorso dei commenti degli amici e del sentirsi punto nel vivo, non sono certo abbia capito a cosa ti riferisci sinceramente, se avesse a che fare con la domanda che ti ho fatto qui no non mi sentivo attaccato, proprio non capivo e ero curioso.

Sul discorso degli amici e non, ne approfitto anzi per ribadire che guarda che ritengo, come forse ho già avuto modo di dire mi pare, che tra me e te c'è nella sostanza consonanza sulle cose che contano (credo intendi questo col termine amicizia in questo contesto). Spesso abbiamo avuto attriti anche aspri sul contorno, ma erano aspetti non sostanziali per quanto mi riguarda, sebbene abbiano indisposto entrambi.

Riguardo ai nemici, seguendo la accezione di cui sopra come opposta ad amici, trovo il discutere coi nemici più stimolante, sebbene so che spesso non sia producente e raramente porta a qualcosa. Cercherò comunque di fare autocritica in futuro per evitare di esagerare nel numero di risposte...per quanto riuscirò.
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Re: La censura negli Stati Uniti

Messaggioda utente__medio » 07/06/2023, 02:49

Testo nascosto, perché contrassegnato dall'autore come fuori tema. Fai click in quest'area per vederlo.
Faussone ha scritto:Sì dai anche io in fondo ti voglio bene. :heart:
:yawinkle:

D'altronde dopo esserci beccati per tutto questo tempo è pure normale che sia sviluppato una sorta di legame, ma purtroppo a livello di scala di valori, di sensibilità e di chiavi di lettura della realtà siamo davvero agli antipodi! :(


gugo82 ha scritto:Interessante come chi veda ovunque "cavalli di Troia" sia poi il primo ad usare un "cavallo di Troia".

Non sarò sveglissimo, ma credo che la frecciatina nei miei riguardi sia abbastanza evidente...
In ogni caso relativamente al "cavallo di Troia" quale sarebbe il post incriminato, questo? In pratica linkando quell'esercizio scolastico sulle fake news avrei lanciato un'esca e aspettato pazientemente che qualcuno abboccasse per poi avere modo di poter tornare a parlare di temi sui quali io stesso ho poi detto di non aver alcuna voglia di ritornarci? Non è forse più plausibile che abbia riportato quel compito sui vaccini senza alcuna oscura premeditazione, ma soltanto a titolo d'esempio relativamente all'indottrinamento scolastico da me paventato? E che il breve scambio che ne è seguito sia il risultato del fatto che entrambe le parti, magari anche andando un po' OT, abbiano cercato semplicemente di far valere le proprie ragioni?
Se invece il tema del covid non c'entra nulla, allora non so di cosa mi stai accusando... preferiresti forse che mi astenessi dall'esporre le mie idee?

gugo82 ha scritto:È un po' che interpreto alcuni discorsi con questa chiave di lettura: c'è una generazione che racconta ossessivamente di sé quando parla degli altri, e racconta balle inaudite quando parla di sé...

Analisi psicologica eccessivamente presuntuosa, quanto in fondo così banale da scadere nel cliché sociale oltre ad essere assolutamente fuori contesto.


P.S.
Tutta la questione invece sugli "amici" e i "nemici" proprio non l'ho capita.


gugo82 ha scritto:Per quanto riguarda il resto, non vedo ideologie, ma solo brutti esercizi (come usualmente accade nella gran parte dei libri americani)... Tra l'altro, quello del link in lingua non è nemmeno tanto brutto, quanto inutile.

Ok, quindi non ci vedi alcuna progettualità? Quell'esercizio sui vaccini non è indottrinamento? L'insegnamento dell'agenda 2030 nelle scuole, che da quanto ho capito ha sostituito la vecchia educazione civica, non è indottrinamento? I riferimenti all'ideologia woke, al "Critical Race Theory" e all'apprendimento socio-emotivo riportati nei link in inglese sono solo paranoie? Inoltre negli stessi articoli vengono riportate anche accuse di fare propaganda sul covid e di dare il cambiamento climatico (nel senso "mainstream" del termine) come qualcosa di assodato. E mettiamoci pure la riforma scolastica spagnola di cui avevo parlato in un altro topic.
Tutto normale? Bastava dirlo dall'inizio senza inutili giri di parole. Io ovviamente non sono d'accordo e ritengo che si debba essere abbastanza miopi (per usare un eufemismo) per non accorgersi del problema... o quantomeno del fenomeno non volendo per forza connotarlo in maniera negativa.
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Re: La censura negli Stati Uniti

Messaggioda gugo82 » 07/06/2023, 04:05

utente__medio ha scritto:
gugo82 ha scritto:Per quanto riguarda il resto, non vedo ideologie, ma solo brutti esercizi (come usualmente accade nella gran parte dei libri americani)... Tra l'altro, quello del link in lingua non è nemmeno tanto brutto, quanto inutile.

Ok, quindi non ci vedi alcuna progettualità? Quell'esercizio sui vaccini non è indottrinamento? L'insegnamento dell'agenda 2030 nelle scuole, che da quanto ho capito ha sostituito la vecchia educazione civica, non è indottrinamento? I riferimenti all'ideologia woke, al "Critical Race Theory" e all'apprendimento socio-emotivo riportati nei link in inglese sono solo paranoie? Inoltre negli stessi articoli vengono riportate anche accuse di fare propaganda sul covid e di dare il cambiamento climatico (nel senso "mainstream" del termine) come qualcosa di assodato. E mettiamoci pure la riforma scolastica spagnola di cui avevo parlato in un altro topic.
Tutto normale? Bastava dirlo dall'inizio senza inutili giri di parole. Io ovviamente non sono d'accordo e ritengo che si debba essere abbastanza miopi (per usare un eufemismo) per non accorgersi del problema... o quantomeno del fenomeno non volendo per forza connotarlo in maniera negativa.

Come già detto:
gugo82 ha scritto:l fatto grave è che c'è chi punta a riprodurre lo stesso stile di contrapposizione (perché non si tratta di dibattito culturale, ma di sterile contrapposizione dialettica) anche alle nostre latitudini, con le stesse modalità da meme (avete presente "change my mind"?) piuttosto che come dialogo alto tra persone colte.

Ad esempio, se parlassi con cognizione di causa, sapresti che l'affermazione sull'Agenda 2030 è apodittica.
Quando ti andrà di discutere senza pregiudizi, per cercare di capire sul serio quello che c'è fuori della tua bolla, invece che di spiattellare tue certezze (che derivano da non si sa cosa) in maniera che sa unicamente di propaganda, fai un fischio e se ne riparla... Anche se, da quel po' che ho visto in anni di forum, so che ciò non accadrà.
Buona giornata.
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