@utente __medio
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utente__medio ha scritto:Certo!
Senza dimenticare poi la tendenza a ridicolizzare e sminuire il dissenso costruendo una narrazione di comodo facilmente criticabile e soffermandosi su di essa ignorando le questioni più spinose e pregnanti.
Per esempio nel caso specifico prima si parla in generale di fake news sul covid, poi se ne prendono alcune (scelte e formalizzate in modo del tutto arbitrario e fazioso) da criticare col risultato (e forse anche lo scopo) che i ragazzi ogni volta che sentiranno notizie a cui il mainstream avrà appiccicato l'etichetta di "fake" le relegheranno pavlovianamente nello scomparto delle bufale.
Insomma quali sono queste questioni spinose e pregnanti? Io ho detto che quanto riportato in quel link indicato dal testo non è stato affatto smentito e ho fatto l'elenco dei temi discussi lì.
Quindi quali di quelle risposte si sarebbero rivelate fake? O quali fake smentite da quelle risposte si sarebbero rivelate vere?
Sull'efficacia didattica di quell'esercizio ho già spiegato le mia perplessità invece, che non hanno a che fare con questi contenuti.
utente__medio ha scritto:Il punto è se quello che ha dichiarato Palù da Vespa sia vero o falso, e in tal caso come mai nessuno degli ospiti in studio, tra cui l'esuberante Bassetti, l'abbia interrotto stracciandosi le vesti come fa di solito o abbia manifestato la propria contrarietà scuotendo a favore di telecamera la testa come quegli animaletti che si mettono sul cruscotto.
Bassetti non lo prenderei come riferimento e come esempio di buona divulgazione, nè di onestà intellettuale. E' stato tra i peggiori di sicuro tra le cosiddette "viro-star" (espressione orribile ma efficace).
Vabbè che tra le viro-star personalmente salvo solo la Prof.ssa Viola e la Villa (la seconda non molto in tv, molto più in rete).
Riguardo Palù da Vespa ha espresso delle sue opinioni, del tutto personali e opinabili, e non capisco neanche cosa abbia detto di così sconvolgente in quella sede.
Vabbè anche lui cade nella narrazione "tachipirina e vigile attesa" che sarebbe stata imposta dal protocollo sanitario, narrazione falsa in quanto il protocollo prevedeva anche altro e non voleva dire "date tachipirina e fregatevene", anche sugli anti-infiammatori le cose erano diverse da come si raccontano da parte di qualcuno.
Poi a me cadono le braccia veramente: ci si dimentica la situazione in cui si era a quel tempo con i medici di famiglia e i pronto soccorso sovraccarichi e con le informazioni che scarseggiavano avendo a che fare con un virus nuovo e una malattia nuova, e persino con i tamponi che non c'erano per tutti.
Io lo ricordo bene visto che proprio a marzo/aprile 2020 sono stato male per un bel poco, non sapendo cosa avessi, con il medico di famiglia che non sapeva cosa dirmi (quando mi rispondeva al telefono) e senza poter fare un tampone perché stavo male ma non malissimo. Ricordo al telefono quando chiamai il numero della regione per vedere se potessi fare un tampone, almeno un medico poteva forse visitarmi, che mi risposero "sento che ancora respira bene e non è una persona anziana quindi non possiamo farle il tampone ci spiace".
Poi vabbè fa ridere il sostenere che il covid non era così grave "visto che era in fondo una normale influenza con decorso grave rarissimo" e poi allo stesso tempo scagliarsi contro un protocollo provvisorio che non curava, peccato che le cure non esistevano all'inizio e si cercava per quanto possibile di evitare di sovraccaricare la sanità con ricoveri e assistenza quando non occorrevano. Falso ovviamente comunque che il covid non fosse così grave, visto che è vero che anche nelle prime ondate la percentuale di casi gravi che necessitavano assistenza ospedaliera tra i positivi, ma anche tra i malati, era bassa, però i contagiati erano tantissimi...
Detto questo ovviamente mancava un piano pandemico, molte cose potevano essere gestite meglio ecc ecc
Sul resto sinceramente ritengo non valga la pena perdere il mio tempo a analizzare le varie accuse che riporti, sono riproposizioni in altra forma dei soliti discorsi e delle solite robe che non cambiano la sostanza di nulla.
Ribadisco che ad oggi i vaccini somministrati sono miliardi nel modo e nell'ordine delle centinaia di milioni in Italia e questa catastrofe di effetti avversi la vedono soltanto i giornalisti di qualche testata e coloro che sono rimasti ferocemente novax.
Non esiste infatti alcuno studio serio che sia giunto con dati chiari alla conclusione che non valesse la pena vaccinare.
Per esempio nel caso delle famigerate miocarditi certo studi che hanno evidenziato aumenti di miocarditi nei vaccinati giovani ci sono, ma gli aumenti sono stati misurati come contenuti, e non hanno alterato neanche in quelle fascie di età, meno pericolose per gli effetti del covid, il rapporto rischi/benefici. Senza contare che rimane in dubbio anche quanto le miocarditi in fascia giovane siano state causate da covid e quanto da vaccino dato che è difficile una stima del genere, si sa per certo pure che il covid sia una causa di miocarditi infatti.
Poi ovvio che con il senno di poi si potevano fare scelte diverse anche sulla campagna vaccinale, non ho difficoltà a dire che secondo me, visto quello che è accaduto, i vaccini si potevano rendere obbligatori solo in alcune fasce di età e il green pass generalizzato poteva esser evitato, ma col senno di poi tutto è facile.
Difficile capire cosa fosse giusto fare quando gli ospedali erano pieni e quando non era chiaro quanto il vaccino potesse contribuire a contenere il numero di casi (alla fine il vaccino riesce a contribuire troppo poco a contenere il contagio per avere un effetto sensibile sul numero di casi, è invece prezioso nell'evitare la malattia grave soprattutto nelle fascie di età più esposte).
utente__medio ha scritto:P.S.
Gne gne gne...
Guarda personalmente preferisco di gran lunga questo gne gne esplicito di quegli altri di prima. Poi fa' come vuoi eh, anche il modo di scrivere e l'atteggiamento adottato qualificano l'autore, ognuno può trarre le proprie considerazioni.