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Re: La scuola e i gggiovani di oggi e quelli di ieri e l'altro ieri.

27/10/2022, 19:09

Aggiungo che ogni classe è un "organismo" a sé stante, che si evolve di anno in anno. Le dinamiche interne, poi, mutano a una velocità prossima a quella della luce.

Per quanto riguarda la mia esperienza da studente, la situazione era piuttosto imbarazzante: ho visto gente che portava in classe il proprio motorino, per dirne una. Insomma non penso che la mia generazione fosse migliore di quella attuale.

Re: La scuola e i gggiovani di oggi e quelli di ieri e l'altro ieri.

28/10/2022, 11:50

Ho frequentato medie e superiori negli anni 70, a parte i 4 anni di università non sono sono mai veramente uscita dalla scuola fino all'anno scorso che sono andata in pensione.
I ragazzi sono cambiati, non c'è dubbio, ma con gli anni si impara a gestirli e grossi problemi con loro non ne ho mai avuti. Più difficili da gestire sono stati i genitori perché se sono cambiati i ragazzi, sono cambiati anche i genitori, però di genitori che difendono a spada tratta i figli ce ne sono sempre stati.
Ricordo una volta, anni '90, ho telefonato a casa di uno studente perché lo avevo visto scendere dall'autobus, ma non era in classe per il compito. La madre mi ha riempito di insulti, dicendomi che stressavo troppo il ragazzo e che non erano fatti miei perché il comportamento del figlio era un problema suo.
Altra scena, anni 2000, una madre arriva a scuola (eravamo verso fine aprile) inviperita, mi trova all'ingresso e me ne dice di tutti i colori, perché non avevamo ancora aperto il ricevimento genitori del secondo quadrimestre. Solo che il ricevimento era aperto da due mesi. Il figlio aveva modificato la pagella del primo quadrimestre, mettendosi tutte sufficienze. Per non farsi scoprire continuava a comunicare ai genitori che il ricevimento era ancora sospeso.
Altro caso, anni '10, ricevimento genitori. Mostro al padre di un ragazzo il compito, quasi in bianco, solo con un po' di cose fuori contesto. Il padre mi toglie il compito di mano e comincia ad appallottolarlo, intanto mi aggredisce verbalmente, ma, visto che a parole gli tenevo testa e continuavo a chiedere la restituzione dell'elaborato, butta il foglio appallottolato nel cestino e cerca di aggredirmi fisicamente, un collega di ginnastica ha capito la situazione e con un balzo si è messo in mezzo tra di noi.
Ultimi casi con i genitori, attorno agli anni '20, subito prima e durante la pandemia, la cosa più antipatica erano i gruppi Whatsapp delle mamme. Un giorno una signora, commessa di negozio, mi ha detto che mi spiegava lei come dovevo insegnare a sua figlia. Un'altra volta, quando ho dovuto telefonare a casa perché il figlio era stato bocciato, un padre me ne ha dette così tante che mi ha tenuto al telefono quasi un'ora. Quando gli ho messo giù il telefono ha richiamato lui, sentivo la sua voce anche da fuori della portineria, che avrebbe chiamato i carabinieri, la polizia, la guardia di finanza, i pompieri, il sindaco,... se non tornavo al telefono. Alla fine mi ha detto che non avrei più lavorato, mi sono messa a ridere e gli ho risposto: "Ha ragione, fra due giorni vado in pensione, credo che non lavorerò più." E ho messo giù il telefono definitivamente.

Re: La scuola e i gggiovani di oggi e quelli di ieri e l'altro ieri.

28/10/2022, 11:53

I genitori sono la cosa peggiore, io sono stato aggredito quasi un'ora in consiglio di classe dai rappresentanti genitori, perché ovviamente le insufficienze le diamo quasi solo noi di matematica e fisica.

28/10/2022, 15:19

Io se tornassi a scuola, per prima cosa mi farei denunziare per aggressione contro un genitore (maschio)!

...sono "persone" che perdono il senno e la ragione, il sogno e la fantasia, pur di difendere la prole dinanzi ai fatti quali compiti in bianco, assenze registrate e non giustificate, rissa (separati da me in una classe non mia...).

Penso che la scuola debba tornare ad essere una democratura, dove la platea scolastica abbia i suoi diritti e i suoi doveri ben chiari; esempi scemi: puntualità (docente o discente che sia), buona educazione reciproca, rispetto del proprio ruolo e di quello altrui; fermo restando, sempre ad esempio, che i voti sono decisi dalle\dai docenti, e le contestazioni debbano essere sempre argomentate da dati oggettivi e non da letture soggettive della realtà!

Re: La scuola e i gggiovani di oggi e quelli di ieri e l'altro ieri.

28/10/2022, 17:29

Ci tengo a sottolineare che in ogni caso non pensavo che i giovani di ieri fossero più buoni o in alcun modo migliori di quelli di oggi, figuriamoci. Penso che se io e la mia generazione fossimo giovani oggi, non saremmo di certo diversi dai "veri giovani", quelli di di oggi.
Il punto è proprio capire se ci sia una differenza sensibile in alcuni aspetti, ovviamente dovuta al modo in cui si cresce oggi e all'ambiente in cui si è immersi.

Da quello che capisco dalla maggior parte degli interventi un cambiamento in effetti c'è stato, anche se poi valutarne l'entità è molto soggettivo ed è diffcile generalizzare.
C'è da considerare anche che il paragone non va fatto soltanto pensando agli episodi peggiori di ieri e di oggi che probabilmente alla fine non sono così diversi, ma confrontando la frequenza di certi episodi (ammesso che ci sia una differenza in tal senso e che sia facile misurarla).

Notevoli comunque gli interventi e i racconti delle esperienze personali dei docenti intervenuti!

@j18eos non ho capito bene i contorni dell'esperienza personale di insegnamento che hai descritto, in particolare quale sia stata la causa dello smettere di comunicare e in cosa sia consistito questo, intendi dire che hai cancellato ogni dialogo che non fosse strettamente legato all'insegnamento della materia, senza alcuna concessione a altro?
Ovviamente se ti va di chiarire eh....

Comunque mi pare di notare che oggi sia anche diverso il rapporto con l'affettività e con il sesso, certi argomenti io mai avrei sognato di condividerli in famiglia, mentre invece adesso dal poco che mi capita di vedere, mi pare che questo sia affrontato in modo molto più naturale, almeno mediamente.
Non so se anche questo sia solo una mia impressione o abbia un oggettivo fondamento comunque.

28/10/2022, 18:24

@Faussone Io ho solo capìto che quelle due classi non volevano affatto dialogare, dato che, ripeto: dopo aver interrotto ogni forma di dialogo non didattico, non sapevano come contestarmi!

Nella classe prima andarono in tilt, peggiorando il casìno, mentre io stavo in cattedra a sorvegliarli come se fossero ore di supplenza; d'altra parte, nelle sedi ufficiali inoltrarono lamentele che io non spiegavo più, a cui seguitavo coll'affermare che gli obiettivi minimi previsti dal programma di matematica per il primo anno erano stato raggiunti, come certificato dai cómpiti in classe e dal regìstro di classe.

Nella classe seconda non ebbi alcuna reazione apparente; da parte mia mi limitai a rispondere ai saluti (se mi salutavano), e di non chiamarle\i "signorine"\"signori". Si sentivano soddisfatte\i... e io me ne sbattevo, tanto che in sede di scrutinio finale non ho speso una sola parola; per chiarezza, mi sono limitato a presentare i voti e basta. Avrei potuto spendere qualche parola buona, ma preso atto che il dialogo era un modo per attaccarmi: mi sono attenuto alle votazioni date (e in coscienza ho sempre dato voti il più giusti possibili!)

Sempre in coscienza, io ho sempre cercato di svolgere il mio dovere di docente, sempre, ovunque e comunque; ma ho dovuto prendere atto delle loro decisioni e mi sono adeguato ad esse. Se poi, dall'altra parte, non si sono trovate\i bene con la mia reazione: amen!

Re: La scuola e i gggiovani di oggi e quelli di ieri e l'altro ieri.

28/10/2022, 18:59

Faussone ha scritto:Da quello che capisco dalla maggior parte degli interventi un cambiamento in effetti c'è stato

Il problema più crosso è l'inserimento potente dei genitori. Questo ha avuto conseguenze, ovviamente, anche sugli alunni, che di per sé non credo siano diversi da come eravamo noi.

Re: La scuola e i gggiovani di oggi e quelli di ieri e l'altro ieri.

28/10/2022, 19:50

Faussone ha scritto:Ci tengo a sottolineare che in ogni caso non pensavo che i giovani di ieri fossero più buoni o in alcun modo migliori di quelli di oggi, figuriamoci. Penso che se io e la mia generazione fossimo giovani oggi, non saremmo di certo diversi dai "veri giovani", quelli di di oggi.
Il punto è proprio capire se ci sia una differenza sensibile in alcuni aspetti, ovviamente dovuta al modo in cui si cresce oggi e all'ambiente in cui si è immersi.

Vista la mia lunga esperienza in classe, 40 anni non sono bruscolini, posso limitarmi all'esperienza da docente. Primi anni supplente in scuole varie, poi 24 anni ai geometri e infine 11 al Liceo.
Ho cominciato che, quando entravo, i miei studenti si alzavano in piedi e dicevano Buongiorno, e ho finito che, quando entravo, i miei studenti si alzavano in piedi e dicevano Buongiorno.
Il cambiamento più grosso è stata la necessità di controllare l'uso degli smartphone in classe, distinguendo il lecito dall'illecito. Abbiamo fatto esperimenti di laboratorio con i telefonini, li usavamo in classe quando dovevo distribuire esercizi diversi da quelli del libro, ma, soprattutto con le classi prime del Liceo non scientifico, bisognava fare molta attenzione che non filmassero o fotografassero cose non autorizzate, tipo la compagna che scoppia in pianto dopo un'insufficienza o l'insegnante che si arrabbia per mancate consegne o perché la classe disturba.
La cosa più deleteria è il desiderio di apparire nei social mettendo filmati, cose che si traducono in operazioni di vero e proprio bullismo spinto all'estremo.
Le classi peggiori per me sono sempre state quelle tutte o quasi femminili. Le problematiche sono le stessa, ma amplificate dai social. Ho iniziato in un Liceo linguistico con alcune classi tutte femminili e ho terminato con alcune classi dello Scientifico e una classe del Linguistico quasi tutta femminile (28 ragazze su 30). La mia lotta, sia nel primo anno di insegnamento che nell'ultimo, è stata quella di contrastare il bullismo femminile contro quelle ragazze che non erano particolarmente brave e non avevano le scarpe giuste, il trucco giusto, i vestiti giusti. Il problema era lo stesso identico, ma i risvolti, attraverso i social, diventano più devastanti per le bullizzate. I cattivi comportamenti maschili sono più facili da individuare e da punire, i cattivi comportamenti femminili sono più subdoli e difficilmente individuabili.
Lo dicevo anche alle mie studentesse: "Dai 13 ai 18 anni avete tutti i difetti delle bambine e tutti quelli delle donne, senza avere le doti delle une e delle altre. Il mio lavoro, oltre ad insegnare matematica e fisica, è quello di aiutarvi a crescere tirando fuori da ciascuna di voi le doti della donna che è in lei."

Re: La scuola e i gggiovani di oggi e quelli di ieri e l'altro ieri.

28/10/2022, 20:46

Penso che si tratti di una discussione molto interessante, una cosa che magari in tanti ci siamo chiesti. Non discuto delle vostre tesi - sono un impiegato in mezzo a tanti insegnanti :D - e credo di aver letto molti spunti interessanti.
Voglio solo aggiungere che, quello che mi ha colpito di più, è questo passaggio in cui credo ci sia una verità
Faussone ha scritto:Ci tengo a sottolineare che in ogni caso non pensavo che i giovani di ieri fossero più buoni o in alcun modo migliori di quelli di oggi, figuriamoci. Penso che se io e la mia generazione fossimo giovani oggi, non saremmo di certo diversi dai "veri giovani", quelli di di oggi.
Il punto è proprio capire se ci sia una differenza sensibile in alcuni aspetti, ovviamente dovuta al modo in cui si cresce oggi e all'ambiente in cui si è immersi.

è che quando andavo alle superiori io (primi anni 2000, vedere numero sul nick per l'età :P ) eravamo teste calde ma la trasgressione più grande che ci permettevamo era di fumare nei bagni, spacciare sigarette o organizzare gare di salto in alto con le sedie e/o i banchi nelle ore di buca. Oggi si gira armati e/o si organizzano guerriglie e atti vandalici di chissà quale tipo con i social che fungono da catalizzatori del lato peggiore di noi.
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