La sezione Generale è esistita da sempre, che io sappia, ed è stata introdotta, immagino, dal fondatore del Forum, Antonio Bernardo. Che avrà avuto le sue motivazioni.
Nella sezione Generale si è in passato parlato di tutto, con discussioni anche chilometriche, anche accese, dal referendum di Renzi, al Covid (in era pre-utente_medio
), alla musica, all'elenco di stupidate fatte nella vita, alle citazioni preferite, e simili, che ora non ricordo a memoria. Qualcuna pure finita a pesci in faccia e con porte sbattute.
Quindi o si decide che in Generale ci vanno solo certe discussioni, e si mettono paletti, tipo che bisogna parlare solo di matematica (ma poi a che serve Generale?), o si lascia continuare così come in passato.
O si elimina la sezione Generale, ma penso che sarebbe un grosso danno per il Forum.
Una sezione Generale (anche se certe perplessità come quelle di megas_archon e di australopitechio sono comprensibili) anche in un Forum di matematica, ha l'utilità di permettere uno scambio più personale tra utenti, che possono così conoscersi meglio, rafforzando la natura di 'comunità' di Matematicamente, natura che è scritta proprio nella definizione fondativa del Forum.
Comunità certo
in primis fondata sulla matematica, ma non solo tramite la matematica si rafforza questo aspetto.
Senza contare che esiste un aspetto di 'piacevolezza' nel partecipare a un Forum, mica siamo asceti immolati sull'altare della matematica, e la sezione Generale può anche in questo favorire la partecipazione complessiva.
Credo che questo essere 'comunità' sia una caratteristica importante che differenzia Matematicamente da altri siti, in particolare da siti di Question &Answer, e penso che una conoscenza nel tempo tra utenti favorisca il dibattito e la comprensione reciproca anche nei temi matematici. E questa diversità è cruciale, altrimenti Matematicamente diventa una cosa come altre, e finisce probabilmente male.
Credo che sia importante non rischiare di snaturare la natura del Forum, rischiando di farlo con paletti e cambiamenti di esito incerto.
Easy reading is damned hard writing. (Nathaniel Hawthorne, The Scarlet Letter)