I casi sono tre:
1. Ci sono università dove la definizione di funzione viene data sbagliata (non mi stupirebbe, non mi stupisce piu nulla ormai);
2. Hai letto male la definizione;
3 C'è un errore in quello che hai letto, perché il tuo docente è un essere umano che copia dal
Libro.
Anzi, quattro: hai scritto una cosa, ti sembra di aver detto quello che intendevi, ma in realtà intendevi un'altra cosa.
Come ti ho detto, poi, nessuna biiezione tra il piano e la retta può essere continua: non hai alcuna speranza di scriverla combinando funzioni "elementari".
Sia come sia, \(g\) non è una funzione: chi è \(b\)? Un fissato elemento di \(\mathbb R\)? E allora come fa \(g\) a essere suriettiva? Se, invece, intendi che \(x\) viene mandato nell'insieme di
tutti gli elementi della forma \((x,b\)\), allora ad un elemento di \(\mathbb R\) ne corrispondono un'infinità (esattamente tanti quanti gli elementi di \(\mathbb R\)). In questo caso, \(g\) non è una funzione.
"In verità le cose che nella vita sono tenute in gran conto si riducono a vanità, o putredine di nessun valore; botoli che si addentano, bambocci litigiosi che ora ridono, poi tosto piangono." (Lotario conte di Segni)