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gabriella127 ha scritto:@Super Squirrel
Comunque, visto che sono stata interpellata, dò una risposta, che posso dare così su due piedi, di carattere generale, alla questione specifica che mi poni:
Super Squirrel ha scritto: .
... ritieni che il modo in cui rispondere a questa crisi economica indotta sia una scelta prettamente politica oppure esistono dei vincoli tecnici e materiali per cui un ricorso massiccio al QE non sarebbe fattibile?
Intervengo per l'ultima volta su questo tema, perché mi sta venendo il mal di testa a capire di che stiamo parlando...
Scherzi a parte, intervengo di nuovo, perché credo che nel discorso ci siano stati dei fraintendimenti e una confusione tra temi diversi.
Leggendo gli interventi successivi, mi è venuto il dubbio che la mia risposta a Super Squirrell non era relativa a ciò che Super Squirrell intendeva. Super Squirrel nella sua domanda parlava di QE, cioè di politica monetaria, e io ho risposto a quello.
Cito però uno scambio successivo al mio post:
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Super Squirrel ha scritto: "Faccio presente che in Italia dall'inizio dell'epidemia, decine (se non centinaia) di migliaia di aziende sono fallite, cosa che sarebbe potuta essere evitata iniettando nel sistema la quantità di liquidità necessaria...
Faussone ha scritto: ... aumentando a dismisura il deficit, e quindi il debito, più di quanto sia stato fatto, cosa che allo stato delle cose non possiamo fare come altri Paesi che non hanno il nostro gigantesco debito."
Il tema è quindi quest'ultimo e non la politica monetaria e il QE, mi pare, se non ho il cervello in fumo...
E sono stata fuorviata dal fatto che si parlava di QE.
Si parla invece del discorso di spendere per dare sostegno alle aziende in crisi e all'econonia reale, eventualmente finanziando la spesa con emissione di moneta, e questa è tutta un'altra cosa... non c'entra con la politica monetaria e il QE.
Questa domanda non ha una risposta univoca.
Sicuramente con la creazione della BCE gli stati europei hanno perso la sovranità monetaria, e le Banche centrali nazionali non dispongono più della possibilità di creare autonomamente moneta.
Questa è una limitazione alle loro possibilità di politica economica, non c'è dubbio, mentre banche centrali come quelle statunitensi, britanniche o giapponesi hanno questa possibilità, quindi hanno strumenti in più, che ad esempio secondo alcuni hanno fatto la differenza in Giappone nell'affrontare la crisi economica del loro ventennio nero.
E in più ci sono i vincoli al deficit provenienti dal trattato di Maastricht.
Se queste limitazioni di sovranità, se l'Europa, se la moneta unica, portino vantaggi superiori a questi svantaggi, è una questione enorme su cui ci sono opinioni diverse, com'è noto.
Sul tema particolare di sussidi all'economia in questo periodo di crisi, è probabile che si sarebbe dovuto fare di più, e che le regole europee non abbiano aiutato. Io tendo a pensare di sì, si doveva fare di più.
Basta pensare che si è parlato di 'elicopter drop', che è un'idea del 1959 di Milton Friedman (premio Nobel, destra liberale), che significa semplicemente dare direttamente denaro in mano ai cittadini e agli operatori economici, ed è stato fatto ora negli Stati Uniti contro la crisi per la pandemia.
Sull'elicopter drop gli economisti hanno opinioni diverse, ma non è affatto un tabù. Ne' appannaggio di sovranisti e sinistrorsi, basta pensare che è stata sostenuta in Italia da Guido Tabellini, ex rettore della Bocconi, considerata la roccaforte del rigorismo.
Quanto al debito pubblico e la sua sostenibilità, è ovviamente un grosso problema, e nessun economista serio pensa di spendere e spandere senza considerarlo. Ma anche su questo le posizioni sono diverse, e il tema della sostenibilità del debito pubblico è oggetto di una vastissima letteratura.
In genere il limite ultimo della sostenibilità del debito pubblico viene visto nel fatto che a un certo punto bisogna monetizzare per sostenerlo, e questo crea inflazione.
Ma, per citare di nuovo Keynes, nei periodi di grave depressione, paventare i rischi dell'inflazione "è come paventare i rischi dell'obesità a qualcuno che sta morendo di fame".
Ma, ripeto, c'è una vastissima letteratura in materia, dove si spera si trovi un equilibrio tra spendere in modo irresponsabile e il paventare scenari da Venezuela, dove si va in giro con carriole piene di banconote che non valgono niente, non appena si aumenti di 5 euro la quantità di moneta...
Qui mi fermo, spero di non avervi annoiato roppo, e spero di avere messo a fuoco i termini della questione... nonostante il cervello in fumo.
Easy reading is damned hard writing. (Nathaniel Hawthorne, The Scarlet Letter)