Dipende, in genere si parla della domanda così come l'hai rappresentata, con $P$ sulle ordinate, se si parla del grafico, che viene chiamata la 'funzione di domanda inversa', poi detto una volta nella vita 'inversa' ci si scorda e non si dice più, perché è scontato.
In altri contesti si parla della funzione di domanda vera e proria, quella con $P$ come variabile indipendente.
Ma comunque è in genere chiaro dal contesto.
Bisogna solo ricordarsi di questa cosa quando si studiano certe cose come l'elastictà, o appunto vuoi fare la derivata e bisogna ricordarsi la derivata di che.
Andando avanti queste cose ti sembreranno molto naturali e ti sembrerà strano il contrario.
Non è solo una motivazione storica, è che quella rappresentazione è evidentemente sembrata migliore.
D'altra parte pensa ad alcuni grafici, se hai fatto microeconomia, come l'equilibrio in monopolio: che razza di casino sarebbe con la funzione di domanda con il prezzo sull'asse delle $x$ e la quantità sull'asse delle ordinate?
Ma comunque sei libero di considerarla peggiore, solo che andando avanti queste cose che stai studiando adesso te le scorderai e ne vedrai altre, e il tutto di apparirà diversamente.
Non sono d'accordo che in tutte le scienze ci deve stare lo stesso modo di rappresentazione nei grafici, il grafico è uno strumento, la scienza è un'altra cosa, è tutto quello che ci sta intorno, e cerca di usare gli strumenti specifici più opportuni. Ma qui andiamo sulla filosofia della scienza, quindi calo un velo pietoso
Comunque non ho detto che non tutti usano questa convenzione
attualmente! Ho detto che
nell'800 non tutti la usavano.
Easy reading is damned hard writing. (Nathaniel Hawthorne, The Scarlet Letter)