Non ti preoccupare, a rigore dovrebbero essere domande di matematica per l'economia, diciamo più teoria e modelli, ma non siamo così fiscali, visto che le domande di economia qui sono poche.
Diciamo che l'insieme degli economisti qui sul Forum, oltre a te, almeno quelli stabili, si riduce a un singleton: io
.
Speriamo che arrivi qualcun altro, chi sa che questi tuoi post non servano a attirare qualche studente/economista.
Per quanto riguarda la bilancia dei pagamenti, io in contabilità nazionale sono una capra, l'ho sempre detestata, insieme alla ragioneria, e studiata, per quel poco che ho fatto, sotto tortura.
Comuque il succo è che di fronte a un acquisto di beni o altro dall'estero (importazioni) c'è un movimento finanziario: compro un bene e dò soldi o simili o mi indebito, e queste transazioni sono registrate con segni opposti, in base al principio della partita doppia.
Per cui vale l'identità
conto delle partite correnti + conto dei movimenti di capitale+ conto finanziario =0
Se vuoi divertirti a approfondire la contabilità prova su
https://it.wikipedia.org/wiki/Bilancia_dei_pagamenti o su qualche slide o dispensa universitaria (a me sono sembrate poco chiare).
O meglio, per un esposizione semplice, perché la contabilità è un casino, guarda un manuale di macroeconomia dove c'è una spiegazione, tra quelli che conosco Blanchard o Dornbush/ Fisher (ma in genere i manuali undergraduate ce l'hanno) che per esempio scrive:
"Se un paese registra un disavanzo in conto corrente perché spende all'estero più di quanto ricavi dalle vendite al resto del mondo , il deficit deve essere finanziato vendendo attività oppure ottenedo prestiti dall'estero. Queste operazioni di vendita o di indebitamento si traducono in un avanzo del conto finanziario per il paese in esame etc. ect. etc. etc."
Tieni presente che le importazioni sono registrate, per regola, per convenzione, con il segno negativo, e la controparte finanziaria con il segno positivo.
E viceversa per le esportazioni.
Easy reading is damned hard writing. (Nathaniel Hawthorne, The Scarlet Letter)