da gabriella127 » 30/11/2023, 16:02
No, quello che dici fa confusione. E, se è vero che c'è una relazione tra depositi e riserve delle banche, non è una relazione fissa ma dipende dal comportamento delle banche, fermo restando la riserva obbligatoria. La riserva non obbligatoria può essere più o meno grande a seconda della scelta della banca, a parità di depositi.
Sono definizioni, non c'è molto da capire, e sono importanti perché bisogna distinguere vari tipi di aggregati monetari per capire le cose, anche la politica monetaria.
Da un punto di vista economico, teorico, la moneta è definita 'come qualsiasi cosa sia accettata come mezzo di pagamento', quindi dalla moneta legale, ai depositi, ai tappi di bottiglia, qualunque cosa sia accettata.
Poi, da un punto di vista istituzionale, si distinguono quelli che si chiamano 'aggregati monetari', ce ne sono vari e comprendono diversi tipi di attività finanziarie.
La base monetaria (anche detta a HIgh Powered Money, moneta ad alto potenziale) è fondamentale, perché è la base monetaria ad essere sotto il controllo della banca Centrale, e viene definita come la moneta legale più qualsiasi attività sia immediatamente convertibile in moneta legale di nuova creazione: non sono base monetaria i depositi perché, benché convertibili in moneta legale, non ne implicano nuova creazione.
La moneta, l'aggregato in genere detto M1, comprende invece, oltre il circolante nelle mani del pubblico, i depositi bancari:
$M1$= circolante+depositi
Poi ci sono vari altri aggregati, che comprendono varie attività, in genere classificate in base al grado di liquidità.
Sono cose parecchio complicate, e per averne una conoscenza più approfondita è necessario un libro di economia monetaria. Sono fatti istituzionali, e variano da paese a paese, per quanto riguarda noi bisogna guardare alle norme europee.
Ma per adesso l'importante è che ricordi questa distinzione tra moneta e base monetaria, anche perché poi credo che studierai il cosiddetto moltiplicatore monetario
In sintesi: la base monetaria è quella controllata dalla banca Centrale (i depositi no, dipendono dal comportamento di banche e pubblico) ed è quella che determina, dato il cosiddetto moltiplicatore monetario, la quantità di moneta nell'economia.
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