Rendimento adiabatico e politropico
Inviato: 17/10/2011, 10:57
Buongiorno,
è da una settimana ormai che cerco di chiarirmi questi due concetti, ma con scarso successo. Penso di aver capito la parte matematica e grafica, ma non le implicazioni pratiche. Provo a postare sul forum, nella speranza di trovare qualche consiglio
Ecco una breve descrizione del fenomeno, la metto come spoiler perchè probabilmente già lo conoscerete, conunque ho preferito farla perchè altrimenti la mia notazione potrebbe risultare poco chiara:
I rendimenti adiabatico e politropico in una compressione sono definiti come $\eta_{ad}=l_{ad}/l$ ed $\eta_{p}=l_{p}/l$.
Visto il contributo del termine di controrecupero risulterà $|l_{p}|>|l_{ad}|=>eta_{p}>eta_{ad}$
Tutta questa è teoria, dipende solo da come abbiamo definito le varie cose.
Ma questo cosa comporta in pratica, quale dei due rendimenti rispecchia veramente la bontà o meno della compressione?
Grazie, Lorenzo
è da una settimana ormai che cerco di chiarirmi questi due concetti, ma con scarso successo. Penso di aver capito la parte matematica e grafica, ma non le implicazioni pratiche. Provo a postare sul forum, nella speranza di trovare qualche consiglio
Ecco una breve descrizione del fenomeno, la metto come spoiler perchè probabilmente già lo conoscerete, conunque ho preferito farla perchè altrimenti la mia notazione potrebbe risultare poco chiara:
Testo nascosto, fai click qui per vederlo
Fissando le idee nello studio di una compressione reale, immaginiamo di partire da un punto che chiamerò $1$ (nel diagramma T-s) a pressione $p_1$, e di voler arrivare ad una pressione $p_2$. Nel caso ideale, con un compressione perfettamente adiabatica (isoentropica) si arriva nel punto $2_{ad}$, mentre in realtà la trasformazione che si verifica è una politropica ed il punto dove arriveremo è $2_{p}$.
Nella trasformazione adiabatica tutto il lavoro che fornisco al fluido viene immagazzinato in energia di pressione, e lo si denota con $l_{ad}$. Nella trasformazione politropica invece solo una parte del lavoro che fornisco al fluido viene veramente immagazzinata in energia di pressione, e la chiamerò $l_{p}$, perchè c'è una dispersione di lavoro sotto forma di attrito, che denoterò con $l_{a}$. la somma di questi ultimi due termini rappresenta il lavoro totale che deve essere fornita dall'esterno ($l$) affinchè si verifichi la compressione politropica, e perciò risulta $l=l_{p}+l_{a}$.
Fin quì tutto bene, resta solo da aggiungere che per comodità consideriamo il lavoro della politropica come se fosse composto da quello dell'adiabatica più un termine che chiameremo lavoro di controrecupero $l_{c}>0$, e per le convenzioni sui segni risulta $l_{p}=l_{ad}-l_{c}$.
Nella trasformazione adiabatica tutto il lavoro che fornisco al fluido viene immagazzinato in energia di pressione, e lo si denota con $l_{ad}$. Nella trasformazione politropica invece solo una parte del lavoro che fornisco al fluido viene veramente immagazzinata in energia di pressione, e la chiamerò $l_{p}$, perchè c'è una dispersione di lavoro sotto forma di attrito, che denoterò con $l_{a}$. la somma di questi ultimi due termini rappresenta il lavoro totale che deve essere fornita dall'esterno ($l$) affinchè si verifichi la compressione politropica, e perciò risulta $l=l_{p}+l_{a}$.
Fin quì tutto bene, resta solo da aggiungere che per comodità consideriamo il lavoro della politropica come se fosse composto da quello dell'adiabatica più un termine che chiameremo lavoro di controrecupero $l_{c}>0$, e per le convenzioni sui segni risulta $l_{p}=l_{ad}-l_{c}$.
I rendimenti adiabatico e politropico in una compressione sono definiti come $\eta_{ad}=l_{ad}/l$ ed $\eta_{p}=l_{p}/l$.
Visto il contributo del termine di controrecupero risulterà $|l_{p}|>|l_{ad}|=>eta_{p}>eta_{ad}$
Tutta questa è teoria, dipende solo da come abbiamo definito le varie cose.
Ma questo cosa comporta in pratica, quale dei due rendimenti rispecchia veramente la bontà o meno della compressione?
Grazie, Lorenzo