16/06/2023, 16:04
17/06/2023, 10:08
E' più complicato di così secondo me: parte dello stato di cose attuale (l'ingresso di sempre più matematica in sempre più discipline che non sono matematica pura) è un effetto del bourbakismo, oltre che della spinta a generalizzare/astrarre per massimizzare l'efficienza delle soluzioni a problemi concreti. Il punto è che i frutti di un'idea sono usati molto raramente per lo scopo per cui l'inventore di quell'idea l'aveva creata. Due esempi: Serre scrisse un libro di teoria della rappresentazione per insegnarla a dei chimici, ma essendo Serre l'autore quello che accadde è che scrisse un libro avanzato per matematici puri, e finalmente uno leggibile (lo è parecchio e si percepisce che non è lo stile di Serre, se provate a leggere invece "Arbres" https://link.springer.com/book/10.1007/ ... 42-61856-7 ).Lo situazione attuale mostra fino a che punto Bourbaki si è sbagliato!
Credo non ce lo veda nessuno che sa un po' di matematica o che perlomeno comprende il momento storico in cui Bourbaki e questo tipo di filosofia si sono imposte. Periodo storico che mi interessa molto, e nel corso degli anni penso di aver accumulato molti aneddoti o letture. La matematica, e la filosofia della matematica, di Bourbaki ha molti limiti e altrettanti pregi, penso che possa solo far bene sviluppare una prospettiva "post-bourbakista" (locuzione che fu usata dal mio relatore per descrivere me... non credo di meritarla a tutt'oggi) che separa il grano (precisione pressoché assoluta nel compilare uno "stato dell'arte" delle conoscenze matematiche attuali) dal loglio (una forte parzialità in cosa è matematica e cosa no; lo stile espositivo lontano dall'intuizione tattile -e il fatto che la definizione di funtore in Bourbaki è sbagliata https://link.springer.com/book/10.1007/ ... 62-49361-8 )per la verità tutto questo elitismo e disprezzo non ce l'ho visto
17/06/2023, 12:34
megas_archon ha scritto:E' più complicato di così secondo me: parte dello stato di cose attuale (l'ingresso di sempre più matematica in sempre più discipline che non sono matematica pura) è un effetto del bourbakismo, oltre che della spinta a generalizzare/astrarre per massimizzare l'efficienza delle soluzioni a problemi concreti. Il punto è che i frutti di un'idea sono usati molto raramente per lo scopo per cui l'inventore di quell'idea l'aveva creata. Due esempi: Serre scrisse un libro di teoria della rappresentazione per insegnarla a dei chimici, ma essendo Serre l'autore quello che accadde è che scrisse un libro avanzato per matematici puri, e finalmente uno leggibile (lo è parecchio e si percepisce che non è lo stile di Serre, se provate a leggere invece "Arbres" https://link.springer.com/book/10.1007/ ... 42-61856-7 ).Lo situazione attuale mostra fino a che punto Bourbaki si è sbagliato!
megas_archon ha scritto:Credo non ce lo veda nessuno che sa un po' di matematica o che perlomeno comprende il momento storico in cui Bourbaki e questo tipo di filosofia si sono imposte. Periodo storico che mi interessa molto, e nel corso degli anni penso di aver accumulato molti aneddoti o letture. La matematica, e la filosofia della matematica, di Bourbaki ha molti limiti e altrettanti pregi, penso che possa solo far bene sviluppare una prospettiva "post-bourbakista" (locuzione che fu usata dal mio relatore per descrivere me... non credo di meritarla a tutt'oggi) che separa il grano (precisione pressoché assoluta nel compilare uno "stato dell'arte" delle conoscenze matematiche attuali) dal loglio (una forte parzialità in cosa è matematica e cosa no; lo stile espositivo lontano dall'intuizione tattile -e il fatto che la definizione di funtore in Bourbaki è sbagliata https://link.springer.com/book/10.1007/ ... 62-49361-8 )per la verità tutto questo elitismo e disprezzo non ce l'ho visto
17/06/2023, 20:22
megas_archon ha scritto: La matematica, e la filosofia della matematica, di Bourbaki ha molti limiti e altrettanti pregi, penso che possa solo far bene sviluppare una prospettiva "post-bourbakista" (locuzione che fu usata dal mio relatore per descrivere me... non credo di meritarla a tutt'oggi) che separa il grano (precisione pressoché assoluta nel compilare uno "stato dell'arte" delle conoscenze matematiche attuali) dal loglio (una forte parzialità in cosa è matematica e cosa no; lo stile espositivo lontano dall'intuizione tattile -e il fatto che la definizione di funtore in Bourbaki è sbagliata https://link.springer.com/book/10.1007/ ... 62-49361-8 )
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