marco.roc ha scritto:Concepita dal legislatore in maniera estremamente vaga, che quindi fornisce al collegio docenti potere assoluto su come declinarla. Questo nei fatti si traduce in un lavoro di facciata, raffazzonato, senza obiettivi didattici chiari.
Allora la traduzione è fatta male e va cambiato il vocabolario.
Il fatto di avere ampi margini decisionali, piuttosto che essere soggetti ad un irreggimentazione forzata, è un pregio mica un difetto...
Tu ed i tuoi colleghi avete la libertà di scegliere cosa più vi aggrada fare, come più vi aggrada di farlo e secondo gli obiettivi che più vi aggrada raggiungere.
C'è da sfruttare tutta questa libertà per rendere significativa l'attività, piuttosto che per lamentarsi di non aver già un percorso tracciato da altri.
marco.roc ha scritto:Chiaramente in questo caso l'approssimazione è inevitabile, ammetto che per me sarebbe impossibile riservare il rigore che pongo alla costruzione di un compito di matematica, a quello di "educazione civica".
Infatti nessuno ti obbliga a valutare questa parte del tuo insegnamento così come fai per l'altra.
[E poi sarei curioso di capire cosa significa per te "valutazione rigorosa"... Ma meglio non divagare!]
Quindi pensaci un po' su e vedi cosa ti conviene fare, dati gli obiettivi che ti sei posto.
Dipendendo dalla classe in cui sei e dal tempo che hai deciso (coi colleghi del c.d.c.) di dedicare ad EC, puoi fare molte cose, anche non strettamente di carattere matematico, ma che abbiano a che fare con la Matematica.
Un grande classico, come dicevano gli altri, è fare un po' di semplice analisi dati. Se hai qualche collega che, in occasioni particolari (e.g., in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne, tanto per dire), propone a studenti e famiglie qualche sondaggio su google forms, puoi usare le risultanze per fare elaborare autonomamente la rappresentazione grafica della distribuzione delle risposte e confrontarne la correttezza con quella proposta dal software.
Un altro grande classico è attingere dalla storia della Matematica argomenti collegati a ricorrenze del calendario civile; ad esempio, una bella ricerca sui Matematici espulsi dall'università dopo le Leggi Razziali, con annessa lettura di qualche articolo in proposito, o sui Matematici ebrei ai tempi dell'invasione nazista della Polonia, con un bel paragone con i Matematici che, dopo la persecuzione degli ugonotti in Francia alla fine del '500, migrarono in Inghilterra e diedero importanti contributi.
Oppure, una bella riflessione sul ruolo che la formazione scientifica e matematica in particolare dovrebbe avere (e non ha, o ha molto parzialmente) in ambito civico.
Insomma, cose di cui parlare con gli studenti e cose su cui farli riflettere ce ne sono a iosa... Devi solo metterti a studiare per capire cosa, come e quanto fare.